ANTIOCHIA
J. Balty
(gr. 'Αντιόχεια; turco Antakya)
Città della Turchia meridionale, capoluogo della prov. di Hatay (territorio di Alessandretta), sulla riva sinistra dell'Oronte. Dell'impianto urbano [...] , Ḥamā) o a Cipro (Kerynia), non si può attribuire con certezza nessun pezzo alla produzione della metropoli, neppure il famoso calice detto 'di Antiochia' (New York, Metropolitan Mus. of Art), forse del sec. 6°, la cui autenticità, in passato più ...
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MESOGEIA, Pittore della
L. Banti
Ceramografo attico, attivo alla fine dell'VIII e inizio del VII sec. a. C. È uno dei pittori che segnano il passaggio fra i vasi geometrici (v. geometrica, arte) e quelli [...] su vasi contemporanei al pittore, come l'anfora del Metropolitan Museum a New York, inv. 10.218.8 e una tazza a calice, ambedue attribuite al Pittore dell'Avvoltoio e l'idria alla quale il Pittore di Analatos deve il suo nome.
L'attività del pittore ...
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KROMMYON (Κρομμυών)
G. Gualandi
Ninfa eponima della località, dove si svolse la seconda impresa giovanile di Teseo, l'uccisione della scrofa, compiuta durante il viaggio da Trezene ad Atene. K. era una [...] J. D. Beazley, Red-fig., p. 739, n. 4; Ch. Dugas-R. Flacelière, Thésée. Images et Récits, Parigi 1958, tav. 16. Cratere a calice a figure rosse 1937. 983 di Oxford: J. D. Beazley, in Am. Journ. Arch., xliii, 1939, p. 618, tav. 12; J. D. Beazley, Red ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] circa le origini dell'ornato trasennale che in esse si scorgeva. Le più interessanti questioni sono state sollevate a proposito del calice di Antiochia attribuibile all'arte siriaca, in un'epoca non più antica del III secolo, né più recente del V ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] . Tasso, La Madonna con Bambino di S. Maria in Strada a Monza, Studi monzesi, 1994, 9, pp. 31-38; G. Longoni, Novità sul calice visconteo del Tesoro del Duomo di Monza, ivi, pp. 43-66; R. Cassanelli, in Duomo di Monza, itinerario barocco, a cura di R ...
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GRASSI, Giovannino de'
Marco Rossi
Non si ha alcuna notizia certa per stabilire la sua data di nascita; i documenti attestano che era figlio di Guglielmo e abitava a Milano, prima nella parrocchia di [...] , Milano 1993, pp. 149-151; L. Castelfranchi Vegas, ibid., pp. 303-321; F. Tasso, ibid., pp. 417-419; G. Longoni, Sul calice visconteo del Tesoro del duomo di Monza, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, XXIV (1994), pp. 709-728; M. Rolih ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] meraviglia e l'enorme valore economico di decorazioni e arredi, quali ammirevoli pitture dai colori preziosi, dossali e pulpiti eburnei, calici e croci ornati di perle.In precedenza era stata affrescata la volta della cappella V. in S. Eustorgio, con ...
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Aniconica, Arte
V. H. Elbern
La definizione di arte a. va riferita alle opere che si servono esclusivamente o prevalentemente di mezzi rappresentativi di tipo non figurato, rinunciando a raffigurazioni [...] tertium commune sta non nell'immagine, bensì nella reliquia conservata in un filatterio o nel contenuto eucaristico del calice e della patena. La nuova realtà supera i limiti naturali e rende significanti elementi apparentemente distinti, allo stesso ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (v. vol. iii, p. 219-230)
B. Palma
Gli scavi sono stati ripresi dall'Istituto Archeologico Austriaco nel 1954 e proseguiti in campagne successive fino ad [...] parete di fondo del vestibolo, sopra la porta della cella, era collocato un rilievo con una donna seminuda emergente da un calice d'acanto. La cella era coperta da una vòlta a botte e le pareti rivestite di marmo; la decorazione interna è scomparsa ...
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Vedi PESTANI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PESTANI, Vasi
A. D. Trendall
La localizzazione a Paestum di una piccola ma importante fabbrica di vasi di stile molto caratteristico che fu identificata e discussa [...] metà del IV sec. sono Assteas e Python l'uno noto per la sua firma, come pittore, su sei vasi (crateri a calice: Berlino F. 3044, Villa Giulia 50279, Madrid 11094, Napoli 3412; cratere a campana: Napoli 3226; squat-lè-kythos: Napoli 2873), l'altro ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...