Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] gli sköphoi. Mancano i gutti, i vasi configurati e quelli plastici. Fra i vasi sicuramente c. è assente il cratere a calice (che è presente però nel gruppo "atticizzante" e in quello "siciliano"), mentre tipica ed esclusiva della ceramica campana è l ...
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BAVARI
M. Martin
Le prime fonti storiche e archeologiche relative al popolo germanico dei Baiobari o Baiovari e concernenti le province romane di confine, Rezia II e Norico, tra i fiumi Lech ed Enns, [...] semplificati in linee e fasce - o zoomorfo, la cui testimonianza più significativa è rappresentata dal c.d. calice di Tassilone, donato appunto dal duca Tassilone III al monastero di Kremsmünster (Kremsmünster, tesoro dell'abbazia).
Bibl.:
Fonti ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] si configurò con proprie caratteristiche.
Arti applicate
Nei sec. 5° e 6° ebbe grande diffusione l’oreficeria siriaca (calice di Antiochia, piatti d’argento da Kerynia); laboratori celebri furono a Costantinopoli e ad Alessandria, di cui si ha ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] , di età tardoantica (Boyd, 1988, pp. 195-196). A questo tipo di l. è stato proposto di ascrivere anche il c.d. calice di Antiochia (New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters), coppa d'argento del sec. 6° a corpo ovoide espanso e piede di ...
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PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] canonica, quella dei vegliardi seduti, barbuti e incoronati, con in mano uno strumento musicale e un recipiente (coppa o calice).Il grande p. con figure, che non conobbe un particolare sviluppo in Italia e ancora meno nei territori dell'impero ...
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STATUA (εἰκών, ἄγαλμα, ἀνδριάς; signum)
E. Paribeni
L. Moretti
Nelle civiltà artistiche dell'antichità, soltanto quella greca si pose, e risolse in piena autonomia il problema della S. come rappresentazione [...] la presenza divina reale e operante viene opposta al simbolo distaccato e immobile della S. nel tempio. Già nel cratere a calice con Ilioùpersis del Pittore dei Niobidi, da Spina, Elena si trova come incuneata tra un piccolo simulacro di Apollo su ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] Giove-Marduk è raffigurato, nelle formelle del campanile di S. Maria del Fiore a Firenze, nelle vesti di un monaco con un calice e una croce in mano. Infatti Giove-Marduk, secondo il Picatrix, è il patrono dei cristiani: "umile e modesto porta l ...
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CARLO MAGNO, Imperatore
F. Mütherich
Primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, nacque nel 742; nel 768 successe al padre con il fratello Carlomanno, che fino alla sua morte (771) regnò sulla porzione [...] stretta dipendenza dall'arte insulare, al punto che si potrebbe parlare di una scuola irlandeseanglosassone sul suolo germanico: il calice di Tassilone, donato al monastero di Kremsmünster (tesoro dell'abbazia; 777 ca.), ne è un tipico esempio. Un ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] , 30) e perdura costante oltre i limiti del Medioevo - alle immagini figuranti in una pisside eburnea di Berlino e nel discusso 'Calice di Antiochia', per lo più datato oggi al sec. 6° (Frazer, 1979; Mundell Mango, 1986).La tematica prospettica e il ...
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ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] in Westfalia, dell'epoca di Druso, i cui ritrovamenti si datano all'ultimo decennio prima di Cristo, fu trovato un calice firmato da Pantagathus C. Anni, la cui attività viene appunto ad esser datata in questo periodo. Nel "grande accampamento" di ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...