(pers. Darbànd) Città della Russia, nella repubblica autonoma del Daghestan. Per la sua posizione strategica – gli antichi la chiamarono Porte Caspiche e gli Arabi Porta delle Porte – fu ambito obiettivo [...] Nord e da Sud: Cazari e Persiani Sasanidi, Arabi, Turchi.
Fondata nell’8° sec., dopo un periodo di diretto dominio califfale, fece parte dello Stato degli Shirvānshāh, poi dei Mongoli e dei Safawidi di Persia e loro vassalli. I Russi la conquistarono ...
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al-Mu'tadid
al-Mu‛tadid
Califfo abbaside (n. 860 ca.-m. 902). Figlio del reggente e principe abbaside , prese il potere nell’892, dopo la deposizione del figlio dell’inetto califfo al-Mu‛tamid, suo [...] zio. Dotato del carisma militare paterno, contrastò efficacemente la disintegrazione dell’impero nelle regioni orientali, sebbene fosse costretto a delegare gran parte dell’autorità califfale a dinastie militari locali. ...
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. Secondogenito del califfo ‛Alī e di Fāṭimah, figlia di Maometto. Nacque il 4 o il 5 dell'ègira (626-627 d. C.). Quando ‛Alī fu ucciso (40 èg., 661 d. C.) e il suo rivale Mu‛āwiyah assunse il califfato, [...] fondando la dinastia degli Omayyadi e ottenendo da al-Ḥasan (primogenito di ‛Alī) la rinunzia a ogni aspirazione califfale, le speranze dei partigiani degli ‛Alidi si rivolsero ad al-Ḥusain, che per loro era il legittimo sovrano (imām). All'avvento ...
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Merinidi
Dinastia berbera tribale, appartenente alla confederazione Zanata, che fra il sec. 13° e la metà del 15° regnò sul Marocco, avendo come capitale Fez e dominandolo ancora, fino alla metà del [...] almohade, i M. ne occuparono le regioni più occidentali giungendo, nel 1269, a conquistare Marrakech. Eredi del titolo califfale almohade, i sovrani merinidi non ne eguagliarono però le ambizioni religiose e politiche e il loro regno ebbe portata ...
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MURCIA
A. Contadini
Città della Spagna sudorientale, capoluogo dell'omonima provincia, attraversata dal fiume Segura.M. visigota fu conquistata dalle truppe musulmane guidate da ῾Abd al-῾Azīz intorno [...] 852), sotto il cui prospero regno si diede il via a un'alacre attività costruttiva. Lo scenario delle arti durante il periodo califfale fu però dominato da Córdova e da Madīnat al-Zāhira e non molto è pervenuto da Murcia. Fonti storiche tramandano la ...
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sultano Titolo del sovrano dell’Impero ottomano (fino al 1922) e di altri principi orientali.
Il termine, usato per la prima volta come titolo ufficiale nell’875 d.C., quando il califfo al-Mu‛tamid lo [...] indicare la carica di governatore autonomo, subordinata però alla figura del califfo. Tuttavia, già in epoca abbaside l’autorità califfale aveva perduto la sua universalità e l’appellativo di sulṭān fu attribuito ai sovrani Gasnavidi (sec. 10°-12°) e ...
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taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] prima fase, fino alla metà del sec. 11° ca., i re di t. pretesero perlopiù di governare in nome di un’ipotetica investitura califfale; nella seconda fase, e fino alla fine, i più forti fra di loro – i re di Siviglia, Toledo e Granada in particolare ...
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al-Mu'izz
al-Mu‛izz
Quarto califfo fatimide (al-Mahdiyia 931-Il Cairo 975). Salito al trono nel 952, si dedicò a rafforzare il dominio nordafricano contro i ribelli berberi e contro il califfo di al-Andalus, [...] , il suo generale, Jahwar al-Siqilli, condusse a termine la conquista dell’Egitto (969), dove fu trasferita la sede califfale, lasciando il dominio nordafricano nelle mani di signori vassalli. L’ulteriore conquista di Palestina e Siria e del Hijaz ...
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Fondatore della setta giudaica dei Caraiti (v.), la quale ripudia la dottrina tradizionale rabbinica ed accetta come base della vita religiosa la sola Bibbia. Verso il 760 ‛A. aspirava alla carica di esilarca [...] minore. I suoi partigiani, seguaci in gran parte di sètte antirabbiniche, lo proclamarono antiesilarca. Accusato di ribellione al decreto califfale, ‛A. per salvarsi allegò che la religione di cui egli era il capo era una religione diversa da quella ...
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al-Mu'tamid, Ibn 'Abbad
al-Mu‛tamid, Ibn ‛Abbad
Ultimo sovrano dei Banu ‛Abbad (Siviglia 1040-Aghmat 1095). I Banu ‛Abbad regnarono su Siviglia fra il 1023 e il 1095, nel periodo della storia di noto [...] abile e spietato, e ne continuò la politica di espansione, fino alla conquista di Cordova (1071), antica capitale califfale. Negli stessi anni, tuttavia, il re di Castiglia Alfonso VI costringeva al tributo le principali taifas, fra cui Siviglia ...
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