Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] di Baghdad), dagli abitanti dello Hiǧāz e scritta dal filosofo mistico andaluso Ibn Sab῾īn, che riconosceva l'autorità califfale di al-Mustanṣir, definendolo "al-Mahdī", titolo già detenuto da Ibn Tūmart. Al-Mustanṣir portò avanti una politica di ...
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islamismo
Termine usato, in contesto religioso, quando si vuole indicare la religione fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto (Muhammad), e in contesto sociopolitico quando si fa riferimento al sistema [...] forte discriminazione nei confronti dei musulmani, come unica soluzione di tutti i problemi. Sul piano politico però l’idea califfale non ebbe concreto sviluppo e il problema di rapportarsi al nazionalismo e al modello di Stato-nazione rimase aperto ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] ’infiltrazione di elementi arabi attraverso il limes, sboccò nella conquista armata nel 7° secolo. Nel 661 ci fu l’avvento al trono califfale della dinastia omayyade, il cui capostipite Mu‛āwiya ibn Abī Sufyān, fissò in S. la sua sede e, per quasi un ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] corsiva accanto a un cufico che è ora complesso e ricco di intrecci.
La tradizionale manifattura tessile di epoca califfale continuò anche con gli A., cosicché dalle officine di Siviglia, Granada e Almería furono ancora prodotti tessuti dai colori ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] Muḥammad Ibn ῾Abbād (v. Mirabetto), in data sconosciuta, divenne il capo della ribellione. Assunse quindi il titolo califfale di amīr al-muslimīn ('principe dei musulmani'), d'ispirazione almoravide, e batté moneta: dei denari modellati su quelli ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] è che vi furono produzioni di ceramica e di metalli e che i tessuti preziosi continuarono la tradizione degli ateliers califfali, come pure le scatole e i cofanetti d'avorio riccamente scolpiti. Tuttavia in molti casi la datazione di tali oggetti ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] sopravvissuta fino al X sec., ma con il nome di Ḫizānat al-Ma᾽mūn. Si sarebbe quindi staccata dall'istituzione califfale, rimanendo però legata al nome del califfo sotto il quale era fiorita. In seguito ai cambiamenti politici e religiosi che ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] ’ e non di Cesare o imperatore. Il sultano si considera erede unico dell’Impero romano, oltre che detentore del titolo califfale, e in nome della discendenza ‘romana’ legittima anche l’espansione ottomana a Occidente63, come spiega bene Giovio: «Ho ...
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