Dinastia shī‛ita, che dominò su gran parte dell'Africa settentrionale, dell'Egitto e della Siria dal sec. X al XII.
Sorta nel territorio degli emiri Aghlabiti (v.) per opera di un emissario del movimento [...] in conflitto coi Bizantini, mentre le varie dinastie autonome della Siria, che riconoscevano l'autorità del califfodiBaghdād, non cessavano di contrastare loro i possessi già conquistati. Più grave si fece la situazione, quando i Selgiuchidi, verso ...
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. Dinastia islamica che dominò l'Egitto, la Siria, la Mesopotamia e l'Arabia meridionale nella seconda metà del secolo XII e nella prima del XIII. Il suo nome risale ad Ayyūb (forma araba del nome biblico [...] rese rapidamente padrone, abolendo o riducendo a condizione di vassallaggio le varie dinastie di atābeg, e assunse, sempre sotto l'alta sovranità nominale del califfodiBaghdād, i titoli di sultano e di re (malik), che i suoi successori continuarono ...
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NICEFORO I imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Fu portato al trono nell'802, da una rivoluzione militare che abbatté Irene. Era nato nella Pisidia (secondo le fonti orientali la sua famiglia era di [...] politica estera. Nel 798 Irene per avere la pace in Oriente si era impegnata a pagare un annuo tributo al califfodiBaghdād, Hārūn ar-Rashīd. N., appena salito al trono, rifiutò il tributo. Si riaccese la guerra e, nonostante il disordine provocato ...
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Generale bizantino. Cognato dell'imperatore Giovanni Zimisce, sconfisse presso Arcadiopoli Sviatoslao, che con le sue orde russe si era spinto fino ad Adrianopoli (970); e sopravvenuta la ribellione di [...] ribelle ora richiamato in servizio da Basilio II. Rifugiatosi presso il califfodiBaghdād, è tenuto otto anni in prigione; uscitone nel 987 si presenta a capo d'un esercito di disertori a Melitene come pretendente al trono, quando anche il rivale ...
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Celebre famiglia principesca armena, e dinastia gloriosa di re. Capostipite leggendario è Sempad, il quale sarebbe stato un ebreo (emigrato nell'Armenia durante la cattività babilonese); uno dei suoi discendenti [...] il loro territorio e la potenza nel piccolo Caucaso. Asciod I (885-890) ebbe la corona reale da Bisanzio e dal califfodiBaghdād.
Oltre la dinastia nazionale armena ereditaria nel ramo principale della discendenza, i Bagratidi ebbero anche i reami ...
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Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi [...] al CaliffodiBaghdād, che concesse loro rispettivamente i titoli di ‛Imād ad-dawlah, Rukn ad-dawlah e Mu‛izz ad-dawlah (245 d. C.). Essi e i loro discendenti, ora d'accordo, ora con alterne lotte, riuscirono ad essere, divisi in tre rami, gli ...
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MALIKSHĀH
. Sultano selgiuchide, il terzo dei "grandi Selgiucchi" che tennero nel sec. XI uno e integro il territorio conquistato con Togrul Beg entro la parte orientale dell'impero islamico, mentre [...] i Bizantini, il sultano ebbe al suo fianco quale fidato ministro il visir Niẓām al-Mulk (v.). I rapporti col califfodiBaghdād, verso di cui i sultani erano in formale dipendenza e in effettiva supremazia, furono nel complesso buoni; nel 479-1086, M ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] si ha dopo l’invasione mongola del 13° sec., che spazza via l’ultimo resto del califfatodiBaghdad (1258) e sanziona l’avvento al potere di elementi non arabi, soprattutto turchi, negli Stati del Vicino Oriente (come i Mamelucchi d’Egitto). Questo ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] a Mossul, la calligrafia, la miniatura, la tessitura del broccato in Baghdād, la ceramica invetriata e d'altri tipi ad ar-Rayy, il mosaico arabi e berberi, affermandosi dopo la fine del califfatodi Cordova. Se ne distinguono due periodi: la prima ...
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SULTANO
Francesco Gabrieli
. Vocabolo arabo (sultān) di origine siriaca, dal prevalente significato originario di "potestà, autorità, potere sovrano". In tal senso esso compare nel Corano, nel ḥadīth [...] I, certo da Maometto II. La distruzione del califfatodiBaghdād (1258) aveva troncato praticamente la questione della fonte d'investitura del titolo di sultano, e del rapporto di questo verso il califfato, trattata sino al sec. XIII dai giuristi ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...