(o Buidi, arabo Banū Buwaih) Dinastia persiana sciita del 10°-11° sec., che in vari rami dominò la Persia sud-occidentale e l’Iraq, dove alcuni suoi membri ebbero dal califfo abbaside il titolo di Amīr [...] al-umarā (comandante in capo) ed esercitarono con esso l’effettivo governo a Baghdad. Il loro potere crollò alla metà dell’11° sec., dinanzi ai Turchi Selgiuchidi. ...
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NESTORIO e NESTORIANI
Michelangelo Guidi
. N., patriarca di Costantinopoli dal 428 al 432, morto nel 451 nel suo esilio della Grande Oasi (oggi di Khārga) e le cui dottrine furono condannate dal concilio [...] fino a ridurli, come i copti, a una piccola minoranza.
Il "cattolicato", sotto gli Abbasidi, fu trasferito a Baghdād, e i califfi, pieni di zelo per il progresso delle scienze, tennero in grande pregio i dotti nestoriani che ebbero tanto merito, come ...
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ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] La moda letteraria alla corte degli ‛Abbāsidi a Baghdād venne anche prestissimo in aiuto, ché la traduzione la traduzione di estratti dai libri IV, V, VI delle Enneadi di Plotino, posti sotto il nome di Teologia d'Aristotele, durante il califfato d'al ...
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SINDBAD (Sindibād) il Marinaio
F. G.
Eroe di un ciclo di racconti leggendarî di viaggi, che compaiono inclusi nella raccolta novellistica araba delle Mille e una notte (v.; notti 536-566 nelle edizioni [...] precedente avventura, fa ritorno ad al-Baṣrah e a Baghdād. Queste avventure sono tra le più svariate: nel con doni al califfo Hārūn ar-Rashīd. Col settimo viaggio, infine, egli giunge su una zattera di legno di sandalo al paese di un mercante che ...
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NŪR ad-DĪN
Giorgio Levi Della Vida
N Epiteto onorifico (laqab), significante letteralmente "luce della religione", col quale viene comunemente designato sia presso gli storici musulmani sia presso quelli [...] Damasco, Ḥimṣ e altre città della Siria agli Ortoqidi e facendo sentire la propria autorità anche a Baghdād, alla corte del califfo. Signore di tutta la Siria, continuò con successo la lotta contro il territorio dei crociati, già iniziata dal padre ...
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HUNAIN ibn Ishaq
Michelangelo Guidi
Ioannitius del Medioevo occidentale; cristiano, medico e traduttore di opere filosofiche e mediche greche in siriaco e in arabo; nato in al-Hīrah, di famiglia nestoriana [...] ), indi passò a Baghdād, forse nell'826 d. C., dove, favorito dal califfo al-Ma'mūn, nella famosa Bait al-Hikmah (biblioteca e accademia da quel califfo fondata) ebbe agio di continuare la sua opera di traduttore di opere filosofiche e mediche ...
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SĀGIDI
Francesco Gabrieli
GIDI Dinastia musulmana che regnò nell'Azerbaigian tra la fine del sec. IX e il principio del X d. C. Suo fondatore è il turco Abū 's-Sāǵ Dīwdāt ibn Yūsuf Dīwdast, generale [...] allargò i suoi possessi nell'al-Gibāl, si ribellò al califfo, e dopo alterni successi fu fatto prigioniero e spedito a Baghdād; ma nel 310/922 era di nuovo liberato e confermato al governo di ar-Rayy e dell'Azerbaigian. Fu ucciso combattendo contro i ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] 'Astrologo (attivo nel 775 ca.), cui è attribuito un oroscopo della nascita dell'Islam, e Teofilo di Edessa (m. 785), astrologo al servizio del califfo al-Mahdī. Ciò significa che una certa pratica astronomica fu mantenuta, in particolare l'uso delle ...
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L'archeologia dell'Iran. Il mondo degli imperi iranici
Bruno Genito
Peter Calmeyer
Rémy Boucharlat
Pierfrancesco Callieri
Marco Loreti
Antonio Invernizzi
Gennadij A. Košelenko
Domenico Faccenna
Carlo [...] fortuna agli inizi dell'epoca islamica, come testimoniano, ad esempio, la vicina città di Darabgird (inizi VIII sec.), originariamente di pianta triangolare, la Baghdad del califfo Mansur e la fatimide Sabra, presso Kairouan. Essa ha un diametro ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] Mashreq, il Maghreb e al-Sawad, cioè il territorio della capitale, Baghdad. Queste tre aree erano divise in province e queste, a sua volta necessità di mantenere il controllo delle terre, ritenute in gran parte bottino di guerra. I califfi omayyadi ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...