IMAH Figlia di Maometto e moglie del cugino di lui, ‛Alī (v.), quarto califfo. Le notizie autentiche sulla sua vita sono molto scarse, e quanto di lei racconta la tradizione, con evidenti fini di edificazione [...] religiosa e di rivendicazione politica, è da ritenersi in massima parte leggendario. Di sicuro non vi è che la notizia del matrimonio con ‛Alī, avvenuto, a quanto pare, uno o due anni dopo lo stanziamento ...
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Musicista italiano (Modugno 1891 - Bari 1955). Studiò con Ottorino Respighi; appartenne al movimento futurista. Opere principali: Il gobbo del califfo (1929), Le astuzie d'amore (1936), Salammbô (1948); [...] compose pezzi per orchestra, balletti, pantomime e negli ultimi anni musiche per film ...
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Uomo di stato arabo (m. 743 d. C.) dell'epoca omayyade. Fu a lungo governatore dell'Iraq sotto il califfo Hishām (724-743), e lo resse con abile energia finché non perse i favori del sovrano. Alla morte [...] di Hishām, il successore di questo, Walīd II, lo fece perire tra i tormenti ...
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Bait al-Māl Denominazione («casa del tesoro») dell’erario nello Stato musulmano. La sua istituzione è fatta risalire al califfo ‛Omar; i proventi consistevano nelle imposte fondiarie (kharāǵ), nel testatico [...] (gizya), nell’elemosina legale (zakāt), nel quinto del bottino (khums) e in cespiti minori ...
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ḤAMDĀNIDI
Francesco Gabrieli
. Dinastia musulmana con tendenze sciite, che nel sec. IV dell'ègira (X d. C.) ebbe un breve ma brillante dominio in Mesopotamia e in Siria. Nel 292 èg. (904 d. C.), un [...] Abū'l-Ḥaigiā' figlio di Ḥamdān, della tribù araba dei Banū Taghlib, fu dal califfo ‛abbāside al-Muktafī nominato governatore di Mossul e del territorio relativo. Un suo figlio, al-Ḥasan, col titolo onorifico di Nāṣir ad-dawlah (morto nel 358 èg., 968 ...
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Appellativo arabo di colui che ha guidato una delle più importanti sommosse del Khorāsān (m. 780 d. C.), all'epoca del califfo omayyade al-Mahdī (775-785). La sua dottrina, di successive incarnazioni della [...] con una corrente di idee eterodosse (sciite estreme, e in più punti del tutto al di fuori dell'Islam), che prima e dopo al-M. ebbero in Persia un fecondo campo di sviluppo. Dopo avere tenuto a lungo in scacco le truppe del califfo, si uccise. ...
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Uno dei primi compagni di Maometto (m. 639 d. C.); comandante in capo del corpo di spedizione musulmano, sotto il califfo ῾Omar, conquistò Damasco, Ḥimṣ, Antiochia, Aleppo, ecc.; in questa campagna morì [...] di peste ...
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'Abd Allah ibn al-Zubayr
‛Abd Allah ibn al-Zubayr
Capo politico arabo (Medina 622 ca.-la Mecca 692). Ribellatosi al califfo omayyade Yazid I (680), s’impadronì della Mecca e di altri territori, proclamandosene [...] califfo. Fu combattuto dall’omayyade Marwan I, che ne ridusse il potere al solo Hijaz. Morì durante l’assedio della Mecca condotto da al-Hajjaj, sotto il califfato di ‛Abd al-Malik ibn Marwan. ...
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Musa ibn Nusair
Generale e governatore arabo (n. 640-m. 716 ca.), conquistatore del Maghreb occidentale e di per conto del califfo omayyade . Accusato di malversazione, dovette lasciare la Siria e trasferirsi [...] lo stretto di Gibilterra e iniziò la conquista di al-Andalus, poi condotta a termine da M. ibn Nusair. Tornato in Siria con un ingente bottino da presentare al califfo, M. ibn N. fu poco dopo destituito dal successore di al-Walid, Sulaiman. ...
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Ibn Fadlan
Viaggiatore musulmano del sec. 10°. Autore di una relazione in arabo sul viaggio dell’ambasceria inviata (921) dal califfo abbaside al-Muqtadir al principe dei bulgari del Volga, ricca di [...] preziosi materiali etnografici sulla Russia meridionale ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...