amīr Capo, principe, comandante («emiro»). Figura in molti titoli propri della civiltà musulmana, come Amīr al-mu’minīn «principe dei credenti», portato dal Califfo quale capo supremo della comunità musulmana. ...
Leggi Tutto
Famiglia di medici di origine siriaca, nestoriani, così chiamati da un B., il cui figlio Giorgio nel 765 fu chiamato a Baghdād dal califfo al-Manşūr; medici di corte furono pure B. (m. 801) figlio di Giorgio, [...] il figlio di questo Gabriele, e B. figlio di Gabriele; la vedova di ῾Ubaidallāh, figlio di questo, ebbe in seconde nozze Gabriele (m. 1007), il cui figlio, Abū Sa῾īd ῾Ubaidallāh, lasciò alcuni scritti ...
Leggi Tutto
Imām degli Sciiti duodecimani (745-799), settimo della dinastia; figlio di Gia'far aṣ-Ṣādiq. Morì in carcere, dove era stato gettato dal califfo abbaside Hārūn ar- Rashīd. La sua tomba, in un sobborgo [...] di Baghdād, insieme a quella del nipote Muḥammad al-Giawād, è un santuario assai venerato dagli Sciiti, e ha dato a tutta quella località sulla riva destra del Tigri il nome di al-Kāẓimain ("i due Kāẓim") ...
Leggi Tutto
Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione [...] al califfato per mezzo di un arbitrato. Ebbero parte importante nella storia politica e religiosa dell’islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi Abbasidi, sia con lo svolgimento delle loro idee teologiche, che ...
Leggi Tutto
Dinastia musulmana, che regnò nel Marocco dal 788 al 985 d. C. Prese il nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib, che, dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo [...] di ribellione contro gli Abbasidi, trovò accoglienza e aiuto presso la tribù degli Awrabah, a Walīlī nel Marocco centrale, e lì si costituì uno stato. Alla sua morte nel 792, gli successe dopo varie vicende ...
Leggi Tutto
Marj Rahit
Nome di una piana nei pressi di Damasco, teatro di una storica battaglia (18 agosto 684) fra i Kalbidi, fedeli al califfo omayyade Marwan ibn al-Hakam e i Qaisidi che sostenevano il diritto [...] al califfato di ‛Abd Allah ibn al-Zubayr. La vittoria di Marwan permise la sottomissione della Penisola Arabica e stabilì l’egemonia del suo lignaggio nel califfato omayyade. ...
Leggi Tutto
Guerriero arabo (m. 704), nel 700 si mise nel Sigistān a capo di una rivolta contro il governatore dell'Iraq al-Ḥaggiāǵ e il califfo stesso Abd al-Mālik. Battuto nell'Iraq a Dair al-Giamāgim (701), si [...] rifugiò presso un regolo del Sigistān, ma, consegnato da questo ad al-Ḥaggiāǵ, si uccise ...
Leggi Tutto
Dinastia musulmana che dominò l'Egitto dall'868 al 905 d. C. Prende il nome da Aḥmad ibn Ṭūlūn, che, inviato a governare dal califfo abbaside, vi stabilì un potere autonomo, poi trasmesso ai due figli [...] e ai due nipoti. Nell'877 egli annesse ai suoi dominî la Siria. Il breve periodo tulunide è importante sia dal punto di vista politico, per essere stato il primo principato musulmano d'Egitto indipendente ...
Leggi Tutto
Capo arabo dei ribelli kharigiti (m. 698 circa), della frazione degli Azraqiti, ostinati oppositori dei califfi omayyadi nelle regioni orientali dell'Impero musulmano. Proclamato califfo dai suoi seguaci [...] (688 circa), fu ucciso dieci anni dopo in combattimento contro le truppe governative. Intransigente nel suo credo kharigita, valoroso ed eloquente, incarnò il vero tipo del sayyid arabo, cavaliere, brigante ...
Leggi Tutto
Generale e governatore arabo (sec. 8º); condusse importanti campagne degli Arabi in Persia; si pose a capo (720) nell'Iraq di una rivolta contro il califfo Yazīd II, ma fu vinto e costretto a fuggire in [...] India dove fu ucciso ...
Leggi Tutto
califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...