Ikhshididi
Dinastia musulmana che regnò sull’Egitto fra il 935 e il 968. Suo fondatore fu il turco Muhammad ibn Tughj, al quale il califfo abbaside accordò il titolo iranico di ikhshid («principe») e [...] che regnò indipendente, col solo riconoscimento formale della sovranità abbaside. A lui successero due suoi figli, sotto la tutela di un ex schiavo nero, Kafur, che dal 966 si proclamò sovrano ed è contato ...
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GIAWHAR Ibn ‛Abdallāh
Generale musulmano del secolo IV dell'ègira (X d. C.). Originario dell'impero bizantino, capitò come paggio e schiavo al servizio del califfo fatimita al-Manṣūr, fu affrancato dal [...] ègira (969 d. C.) contro l'Egitto: questo paese, conquistato agli Ikhshīditi, divenne da allora centro e sede del califfato fatimita. Diresse nel 961 e 976 le operazioni per la conquista della Siria, senza però ottenere decisivi successi. Morì nel ...
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Scrittore siriaco giacobita (m. 845). È autore di una cronaca che va dall'ascesa al trono dell'imperatore Maurizio alla morte dell'imperatore Teofilo e del califfo al-Mu῾taṣim, cioèdal 582 all'842. Dell'opera [...] rimangono solo estratti, riassunti e citazioni presso autori più recenti ...
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Città dell’Iraq sud-occidentale (600.000 ab. nel 2007), sulle rive del lago omonimo, 50 km a O del fiume Eufrate.
Fondata nell’8° sec. d.C. dal califfo Hārūn ar-Rashīd, deve la sua fama e il suo sviluppo [...] all’essere ritenuta luogo di sepoltura del califfo ‛Alī: la moschea sepolcrale, eretta su tale presunta tomba, è veneratissima meta di pellegrinaggio sciita. Capoluogo dell’omonimo governatorato (28.824 km2 con 1.081.200 ab. nel 2007). ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] e a sinistra: vi si trovavano tutti i depositi delle mercanzie e gli opifici della città. Secondo al-Bakri era stato il califfo omayyade Hisham ibn Abd al-Malik (724-743) a ordinare che il mercato di K. fosse costruito in questo modo. Nella città ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] La gestione autorevole e indipendente del potere da parte di Abū Hafs e dei suoi figli scatenò la censura del primo califfo almohade ῾Abd al-Mu'min e dei suoi successori, che a più riprese sottrassero alla famiglia hafside il controllo sull'Ifriqiyya ...
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al-Thaqafi, Muhammad bin Qasim
Generale omayyade (n. 695-m. 715). Grazie all’appoggio dell’influente zio e suocero divenne in giovane età governatore della Persia. Fu poi inviato dal califfo a conquistare [...] il Sindh (711), ove creò una nuova provincia con capitale ad al-Mansurah. Richiamato dal nuovo califfo Sulaiman, fu imprigionato e torturato a morte. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] fatimide nel 1171, subito dopo la morte senza eredi dell’imam al-‘Adid.
Da tutto questo complesso e dinamico quadro i califfi abbasidinon possono trarre vantaggi, costretti anzi a subire tra il 945 e il 1055 l’umiliante tutela degli sciiti Bùyidi (o ...
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Ottavo imām degli sciiti imamiti o duodecimani (Medina 765 circa - Ṭūs, od. Mashhad, 818). Vissuto a Medina per gran parte della sua vita, si recò a Marw (816) dietro invito del califfo al-Ma'mūn, che [...] suo erede, contro il volere di ar-R., probabilmente nel tentativo di guadagnare maggiori consensi e legittimare la sua figura di califfo. Sulla strada per Baghdād il futuro erede morì, secondo fonti sciite, avvelenato. Ar-R. è sepolto a Mashhad, dove ...
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Primate (m. 823), cioè katholikòs, della Chiesa nestoriana sotto gli Abbasidi, autore in siriaco di opere di diritto canonico, astronomia, filosofia. Di una presunta sua disputa teologica col califfo di [...] Baghdād, al -Mahdī, è rimasta una relazione in arabo, probabilmente spuria e di età più tarda ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...