´nus Astronomo arabo d'Egitto (m. 1009). La sua grande opera d'astronomia, giunta a noi solo parzialmente, è intitolata az-Zīǵ al-ḥākimī ("Le tavole astronomiche hakimite"), dal nome del califfo fatimida [...] al-Ḥākim cui è dedicata ...
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Medico e chirurgo arabo di Spagna, nativo od oriundo di az-Zahrā' presso Cordova, fiorito a Cordova sotto il califfo omayyade ‛Abd ar-Raḥmān III (300-350 èg. 912-961 d. C.) e morto dopo il 400 ègira (1009-1010 [...] d. C.); chiamato Abulcasis, Albulcasis, Bulchasin, Alsaharavi dagli scrittori europei. Fu il più celebre degli scrittori arabi di chirurgia, e il suo libro, per quanto in gran parte fatto sugli autori ...
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al-Mansur, ibn Abi Amir
Reggente di al-Andalus dal 978 al 1002, l’Almanzor delle fonti cristiane (Algeciras 938-Medinaceli 1002). Di stirpe araba, ascese la burocrazia civile fino a diventare ciambellano [...] . Dopo aver trasferito l’amministrazione nella sua nuova residenza nei pressi di Cordova, governò al-Andalus come vicario del califfo, costringendo al tributo i signori cristiani, che sconfisse nel corso di una serie di fortunate campagne nel Nord ...
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IKHSHĪDITI
Francesco Gabrieli
. Dinastia musulmana che regnò sull'Egitto nel sec. X d. C. (323-358/935-968). Suo capostipite fu un Muḥammad ibn Ṭughǵ, che nel 326/937 si fece conferire dal califfo ‛abbū-āside [...] di Ikhshīd (domestico"? "re dei re") e da allora regnò praticamente indipendente, solo riconoscendo formalmente l'alta sovranità del califfo di Baghdād. Morto nel 334/946 l'Ikhshīd, gli successero due suoi figli, sotto la tutela ed effettivo governo ...
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Dinastia musulmana sunnita dello Yemen (1229-1454), successiva a quella degli Ayyubiti. L'eponimo fu Muḥammad ibn Hārūn, che acquisì il soprannome di Rasūl ("Messaggero") per la sua fedeltà ad un califfo [...] abbaside (sec. 12º). Con i R., lo Yemen conobbe un periodo di notevole benessere: grazie alla stabilità politica, grande impulso ebbero il commercio, con Aden come porto principale, e l'architettura, che ...
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Abu 'Abd Allah al-Shi'i
Abu ‛Abd Allah al-Shi‛i
Fondatore del regno fatimide in Nordafrica (m. 911). Propagandista sciita ismailita, si alleò con il mahdi ‛Ubayd Allah, futuro califfo fatimide, per [...] diffonderne il credo fra le tribù berbere, combattendo vittoriosamente gli Aghlabidi in nome del nuovo potere. Lo stesso mahdi, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece tuttavia uccidere ...
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al-Afshin
Titolo regale col quale è noto Khaidar (9° sec.), figlio dell’ultimo signore della Transoxiana prima dell’islamizzazione. Comandante dell’esercito musulmano nella guerra contro i bizantini [...] condotta dal califfo abbaside al-Mu ̓tasim, diresse la repressione della rivolta religioso-sociale di Babak. Caduto in disgrazia e accusato di tradimento e d’apostasia, morì in carcere nell’841. ...
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Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi [...] , col titolo di Amīr al-umarā' (comandante in capo); cosa tanto più notevole in quanto i Buwayhidi, come è stato dimostrato, erano Sciiti (v. califfo). Il potere dei Buwayhidi crollò alla metà del sec. XI dinanzi ai Ghaznevidi e ai Selgiuchidi. ...
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Medico ebreo (Egitto 850 circa - Tunisi 932 o 941), considerato uno dei capiscuola della medicina araba; ebbe fama di insigne oculista. Visse alla corte degli Aghlabiti di Qairawān, e poi del primo califfo [...] fatimida ῾Ubaidallāh al-Mahdī (909-34). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale, che furono molto diffuse fino alla fine del Rinascimento. Notevoli anche i suoi interessi filosofici testimoniati ...
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. Nome della moneta fondamentale d'argento nel sistema monetario musulmano del Medioevo. Il nome e la moneta, già noti agli Arabi prima dell'islamismo, erano venuti a questi ultimi dalla Persia, che a [...] sua volta aveva preso la denominazione dal greco δραχμή. Già il califfo ‛Omar I (13-23 èg., 634-644 d. C.) fece battere questa moneta, la quale tuttavia ebbe un conio prettamente arabo soltanto con la riforma monetaria di ‛Abd al-Malik nel 77 èg. ( ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...