ÜR Soprannome (laqab; propr. "colui che è stato fatto vincitore per mezzo di Dio"), col quale sono noti, meglio che con il loro nome personale, alquanti personaggi musulmani, dei quali i principali sono: [...] il nome di al-ManŞūriyyah. al-ManŞūr Muḥammad b. ‛Abdallāh Abū ‛Åmir Ibn Abī ‛Āmir, Almanzor nelle fonti spagnole, fu ministro dei califfi omayyadi di Cordova al-Ḥakam II e Hishām II, sottti il quale ultimo (salito al trono nel 366/976) egli, che da ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di [...] ' (comandante in capo), che fu portato dai capi militari della guardia turca alla corte di Baghdād, nel periodo di decadenza del califfato ‛abbāside, con un potere effettivo che è stato paragonato a quello dei maires du palais sotto i re Merovingi. ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] genero di Maometto e quarto califfo ‛Alī (v. alidi). In particolare l'epiteto viene applicato anche ai seguaci di varie sette di musulmani sciiti esagerati, che talora sono da considerarsi addirittura fuori dell'islamismo ed hanno quale ...
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visir
(o vizir) Voce derivata dall’ar. wazir, usato già nella poesia araba preislamica e nel Corano nel senso di fido aiutante o vicario. Il suo uso per indicare il funzionario plenipotenziario, vicario [...] del sovrano, fu introdotto dal califfo abbaside al-Saffah e durò sino alla fine della dinastia. Carica e titolo furono rimessi in vigore dai sultani ottomani, per indicare una gerarchia politica che andava dal «Gran v.» ai v. minori, addetti a ...
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⟨-ʒʒ-⟩ (o Iazidi; anche Iezidi o Yezidi; arabo Yazīdī, pl. Yazīdiyyūn, nella pronuncia curda Ezidi o Izidi o Izdi; nome arabo collettivo Yazīdiyya). - Gruppo di popolazioni di stirpe e lingua curda, con [...] circa le origini, sembra difficile prescindere dalla tradizione musulmana e yazidica stessa, che connette la setta con il califfo Yazīd. Accusati dall’ortodossia islamica di eresia, in aggiunta alla nazionalità curda, nel corso della storia gli y ...
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Eretico musulmano ribelle (sec. 9º d. C.), capo della setta dei Khurramiyya. Postosi a capo di un movimento sociale e religioso iranico, che ebbe il suo centro nell'Arrān (Azerbaigian orientale), tenne [...] per più anni in scacco le truppe del califfo abbaside al-Mu῾taṣim, comandate da Afshīn. Catturato infine nell'838, fu condotto a Samarra nell'Iraq e giustiziato. Nel suo movimento confluivano fermenti nazionalistici e religiosi. ...
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. Nome portato da molti scrittori arabi e persiani, significante "il nativo di Baihaq" (distretto presso Nīsābūr). Se ne citano qui sotto i più noti:
1. Ibrāhīm ibn Moḥammed al-Baihaqī fiorì al tempo del [...] califfo cabbāside al-Muqtadir; compose una nota raccolta letteraria intitolata Kitāb al-Maḥāsin wa'l-Masāwī, edita da F. Schwally, Giessen 1902.
2. Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn Zaid al-Baihaqī, detto anche Ibn Funduq, scrisse una monografia sul distretto di ...
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Dinastia araba, originaria della tribù dei Banū Mazyad che, migrata dall'Arabia nell'Iraq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, e nel sec. 11º riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, [...] sottraendoli al diretto dominio del califfo di Baghdād. Il quarto principe della dinastia, Ṣadaqa (1086-1108), fondò la città di al-Ḥilla sull'Eufrate, che divenne la capitale, ed ebbe una notevole prosperità commerciale e artistica. I M. promossero ...
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Generale arabo (m. 691 d. C.), fratello dell'anticaliffo 'Abdallāh che, per un certo periodo, resse la Mecca contro gli Omayyadi. Resosi per qualche tempo padrone dell'Iraq per conto del fratello, fu sconfitto [...] e ucciso a Dair al-Giāthālīq dal califfo 'Abd al-Malik. ...
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Tribù araba, che sin dalla fine del 5° sec. d.C. appare stanziata alla Mecca, con una posizione di supremazia sociale e politica fondata su un’attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita dei Banū Hāshim [...] nacque Maometto; il principio che ‘il califfo dovesse appartenere alla tribù dei Quraish’ rimase saldo nell’Islam sunnita: Omayyadi, Abbasidi e Alidi furono tutti ugualmente quraishiti. In seguito le sorti dei Q. si confondono con quelle della classe ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...