Fondatore della setta giudaica dei Caraiti (v.), la quale ripudia la dottrina tradizionale rabbinica ed accetta come base della vita religiosa la sola Bibbia. Verso il 760 ‛A. aspirava alla carica di esilarca [...] salvarsi allegò che la religione di cui egli era il capo era una religione diversa da quella a cui il califfo aveva preposto suo fratello. Assolto, raccolse tutti gli elementi delle piccole sètte antirabbiniche preesistenti in un'unica grande sètta ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] e Grecia, è tuttavia probabile che l'origine dell'istituzione ospedaliera e della sua etimologia sia sasanide. Si ritiene che il califfo omayyade al-Walīd I (r. 705-715) sia stato il primo monarca del mondo islamico a edificare un ospedale dotato di ...
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Emiri omayyadi di Cordova. Il lungo emirato di M. I (852-886) vide soprattutto svilupparsi nella Spagna musulmana il contrasto fra il potere centrale e le forze centrifughe degli emirati locali (rivolta [...] di Ibn Ḥafṣūn, ecc.). M. II assunse per pochi mesi titolo e autorità di califfo nel 1009-10, nel periodo di dissoluzione del califfato cordovano. ...
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TOLONTOT
Ernst KUHNEL
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Dinastia musulmana che dominò praticamente indipendente l'Egitto dal 254 al 292 ègira, 868-905 d. C. Prende il nome dallo schiavo d'origine turca Ṭūlūn, il cui figlio Aḥmad [...] si prefisse il compito di trapiantare in Egitto lo stile ‛abbāside sviluppatosi a Baghdād e alla corte dei califfi a Sāmarrā impiegandolo ovunque nella costruzione della sua nuova residenza al-Qaṭā'i‛. Questa tendenza artistica gli fu particolarmente ...
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Nome di tre califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. Yazīd I, figlio di Mu῾āwiya, regnò dal 680 al 683; sotto di lui avvenne la ribellione e l'uccisione a Karbalā' del nipote di Maometto al-Ḥusain, [...] di cui la tradizione sciita fa responsabile il califfo; per questo e altri episodî delle lotte civili, una certa tradizione storica lo descrive come sovrano empio e leggero, mentre fu in realtà non privo di energia e saggezza. Yazīd II, figlio di ῾ ...
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al-Qadisiyya, battaglia di
Scontro decisivo fra gli eserciti musulmano e sasanide, avvenuto fra il 16 e il 20 novembre 636 ad al-Q., situata in prossimità dell’attuale Kufa. La sconfitta dell’esercito [...] imperiale di Yazdajird III consegnò l’Iraq ai musulmani, retti dal califfo ortodosso ‛Umar, ma il conflitto fra i due Stati fu concluso solo dalla successiva battaglia di Nihavand (641). ...
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(gr. Μαρδαΐται) Antica popolazione della zona di frontiera tra la Siria e la Cilicia. Ricordati nelle fonti bizantine, sono forse da identificare con i Giarāgima degli storici e geografi arabi. Originari [...] della città di Gurgūm, invasero il Libano (7° sec.) contrastandone l’occupazione araba al tempo del califfo Mu‛āwiya (661-80). ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] governatore Moḥammed ibn Ṭughǵ al-Ikhshīd e i suoi discendenti regnarono da sovrani autonomi (935-969) ancorché non del tutto staccati dal califfato di Baghdad. Nel 969 la dinastia dei Fatimidi si impossessò dell’E. per mano di Giawhar, generale del ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , ma anche industriale), fastosa per costruzioni e per il tono culturale; l’apice della potenza politica fu toccato, sotto il califfato di Hishām II (976-1008), con il generale al-Manṣūr, che invase il regno di León e conquistò Barcellona, giungendo ...
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Muhammad 'Abdullah Hassan detto Mad Mullah
Muhammad ‛Abdullah Hassan
detto Mad Mullah Capo religioso e politico somalo (Buuhoodle 1856-Imi, Ogaden, 1920). Terminati gli studi coranici a Berbera, conobbe [...] alla Mecca shaikh Muhammad ibn Salah al-Rashid, fondatore della confraternita Salihiyya, (1894), di cui divenne califfo in Somalia (1897). La sua predicazione riformata si scontrò con l’incipiente colonialismo europeo, ma anche con la scuola rivale ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...