MANIACE (Maniakes), Giorgio (Georgios)
Francesca Luzzati Laganà
Figlio di Goudelios, di discussa discendenza nobiliare microasiatica - ovvero homo novus, secondo un'altra interpretazione - nacque presumibilmente [...] vendetta del patrizio Stefano: questi, riconosciuto reo di aver lasciato scampo - dopo Draghinai - ad ‛Abd-Allā'h, figlio del califfo di Kairouan, aveva subito dal M. l'umiliazione di una pubblica rimostranza. Con l'accusa di alto tradimento, nello ...
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BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] Adriana Lecouvreur e Cavalleria rusticana, e prese parte alle prime esecuzioni, al Teatro Reale dell'Opera di Roma, del Gobbo del califfo di F. Casavola (4 maggio 1929)e della Vigna di G. Guerrini (7 marzo 1935).Considerato "l'ultimo romantico... con ...
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di Eugenio Dacrema
Bashar al-Assad è un uomo fortunato. Lo è perché, dopo essere rimasto a lungo soltanto un secondogenito in ombra, si è visto regalare la presidenza da un incidente stradale che ha tolto [...] qualche ragione, dichiarano l’impossibilità di poter portare a termine con successo l’offensiva contro le forze dell’autoproclamato califfato senza la coordinazione con il regime di Damasco e le sue forze armate. Un riconoscimento di fatto finora ...
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Isola del Mediterraneo orientale, a S della costa turca, a O di quella siriana. Dal 1974 è di fatto divisa in due Stati: la Repubblica di Cipro e la Repubblica turca di Cipro del Nord, stato non riconosciuto [...] della diocesi d’Oriente nell’Impero bizantino, fu occupata in parte dagli Arabi nel 649, e divenne loro possesso sotto il califfo Hārūn ar-Rashīd (785-809). Ripresa e ripersa più volte dai Bizantini, rimase sotto il governo di Costantinopoli sino al ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] , 5 marzo 1818). Seguì un nuovo periodo di lavori mediocri, alcuni dei quali però fortunati all'epoca: Adina o Il Califfo di Bagdad (comica; rappr. a Lisbona solo nel giugno 1826); Riccardo e Zoraide (seria; Napoli, 3 dic. 1818), applauditissima ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] , il grande trattato di Tolomeo rivive per merito degli Arabi nella traduzione che, all'inizio del nono secolo, ne ordinò il califfo al-Ma'mūn, figlio di Hārūn ar-Rashīd; e il nome Almagestum, che serve tuttora a designare l'opera tolemaica, deriva ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] metà del sec. VIII d. C. la rivoluzione ‛abbāside venendo dalla Persia distruggeva la dinastia omayyade, riportava la sede del califfato islamico nel ‛Irāq, a Kūfah e poi a Baghdād, e poneva così fine alla posizione di preminenza della Siria entro l ...
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(A. T., 116-117).
Sommario: Nome, delimitazione, estensione (p. 220); Suddivisioni regionali storiche (p. 220); Esplorazione (p. 220); Geologia (p. 220); Struttura fisica e configurazione del suolo (p. [...] dagli Arabi; e tra i gruppi di isole e scogli è famosa la Grande Dahlac, già luogo di confine durante il califfato degli Omayyadi dove si trovarono esiliati politici qualche volta illustri (come il poeta al-Ahwas relegato nella "terra di spine" di ...
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GEODESIA (gr. γεωδαισία da γῆ "terra" e δαίω "divido")
Ubaldo BARBIERI
Corradino MINEO
Scienza che abbraccia tutte le teorie che concernono la figura del corpo terrestre, così nell'insieme, come nelle [...] , per trovare altra determinazione degna di nota, occorre passare all'anno 827 d. C., epoca in cui gli Arabi, sotto il Califfo Al-Ma'mūn, compiono nella pianura di Singiār, alla latitudine di 36°20′ una misura di grado. Secondo l'olandese Snellius ...
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ṢAN'Ā' (A. T., 91)
Elio MIGLIORINI
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
' Capitale del regno yemenita, centro culturale, economico e politico del paese, posta al centro d'un vasto altipiano (largo 20 [...] eg. (869 d. C.) la signoria di Moḥammed ibn Ya‛fur, della tribù yemenita dei Dhū Ḥawāl, governatore del Yemen per molti califfi ‛abbāsidi. Il potere degli Ya‛furidi sulla città fu poi minacciato dagli Zaiditi, che dominavano, come è detto sopra, a Sa ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...