Amida
A. Iacobini
Y. Demiriz
(gr. ῎Αμιδα; turco Kara Amid; od. Diyarbakır)
Identificata con la stazione Ad Tygrem della Tabula Peutingeriana, A., oggi Diyarbakır, capoluogo della prov. del Diyār Bakr [...] musulmani, A. fece parte per un breve periodo dei domini della piccola dinastia shaybanide per poi cadere nelle mani del califfato abbaside durante il regno di al-Mu'taḍid. Presa poi dai Buwahidi (978), la città fu oggetto di numerosi attacchi ...
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MONTANARI, Fausto
Luca Lombardo
– Nacque a Viterbo, l’11 maggio 1907, da Giovanni Carlo e da Emma Sestini.
Compiuti gli studi liceali a Pavia, dove si era trasferito con la famiglia da Mantova nel 1918, [...] Biagio Pascal (ibid. 1945), opera estremamente fortunata, come testimoniano le numerose edizioni e ristampe; In memoria del califfo Omar, saggi di morale letteraria (Padova 1946); Una strana dolcezza (Genova 1979), versione riveduta e accresciuta di ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] i Copti a distinguersi dai musulmani con speciali foggie del vestito. L'editto più celebre che le impose è quello del califfo al-Mutawakkil (842-847 d. C.). Le misure furono variamente applicate, evitate spesso dai Copti con pagamenti, abolite da ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] di tre o quattro grandi famiglie.
Ma, nella Grande Armenia, la potente dinastia dei Bagratidi, che parteggiava per il califfo, ne ricevette varî privilegi e una specie di vicereame. Dopo le concessioni di Maurizio, esisteva una gerarchia armena anche ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] zero.
Dagl'Indiani è fama che gli Arabi abbiano appreso il sistema di numerazione, che noi diciamo arabico. Sappiamo che il califfo al-Ma'mūn (il cui regno incominciò l'anno 813) incaricò il matematico persiano, Muḥammad ibn Mūsà al-Khuwārizmī (v ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] estese anche ad altre regioni, senza giungere però a raccogliere in modo durevole sotto il suo comando la stirpe berbera. Quando il califfo al-Mu‛izz nel 972 abbandonò l'impero magrebino e si recò a regnare in Egitto, i paesi berberi restarono quasi ...
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Città della provincia di Salerno, situata nella parte meridionale della penisola sorrentina, allo sbocco di una stretta valle, detta "dei Mulini", e in un tratto di costa ripidissima, per cui le case sono [...] di Montecassino (1071). Circa il 1020, alcuni mercanti di Amalfi, a capo dei quali era fra' Gerardo da Scala, ottennero dal califfo d'Egitto la facoltà di poter costruire presso il S. Sepolcro un ospedale dedicato a S. Giovanni ed una chiesa dal ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] Malaparte (Du côté de chez Proust, Das Kapital, Anche le donne hanno perso la guerra). Giuseppe Marotta e Belisario Randone (Il Califfo Esposito, Bello di papà, Veronica e gli ospiti), Alberto Perrini (Non si dorme a Kirkwall, Come le ali hanno le ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] Egitto, nella prima metà del secolo scorso, esse furono poste sotto analoga sorveglianza dello sheikh al-Bakrū (discendente del califfo Abū Bakr), nominato dal sovrano; gli ultimi regolamenti in materia sono quelli del 5 giugno 1903 e del 12 aprile ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] mettevano in pericolo l'Islàm, e definiva il suo operato come un intervento in difesa della fede. L'idea che il califfato ottomano fosse diventato corrotto ed empio, e che un Islàm rinnovato sarebbe sorto nella penisola arabica, terra del Profeta e ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...