HĀRŪN AR-RASHĪD ("Aronne il ben guidato")
Francesco Gabrieli
D Quinto califfo della dinastia degli ‛Abbāsidi, nato ad ar-Rayy, probabilmente nel muḥarram 149 èg. (febbraio 766 d. C.), morto a Tūs nel [...] , divenendo una delle più rappresentative figure della civiltà musulmana. Certo con lui, e col figlio al-Ma'mūn (v.) il califfato ‛abbāside toccò l'apice della grandezza, per iniziare subito dopo una rapida decadenza.
Bibl.: G. Audisio, La vie de ...
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al-Amin, Muhammad
Califfo abbaside (n. 787-m. 813). Figlio di Harun al-Rashid, regnò dall’809. Il suo tentativo di privare il fratello al-Ma’mun del diritto a succedergli scatenò una guerra civile, nel [...] corso della quale A., assediato in Baghdad dalle truppe favorevoli al fratello, fu ucciso mentre cercava di fuggire ...
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Attahiru Ahmadu
Ultimo califfo indipendente di Sokoto (m. 1903). Nel corso della conquista britannica, mentre il potere califfale era indebolito dalla progressiva avanzata inglese, A.A. riparò con molti [...] seguaci verso il Sudan. Inseguito dall’esercito britannico guidato da F. Lugard, A.A. fu sconfitto e ucciso dopo una lunga resistenza ...
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al-Muktafi, Abu Muhammad
Califfo abbaside, figlio di al-Mu‛tadid, riuscì, durante il suo breve regno (902-908), a rallentare la crisi del califfato, ristabilendo per breve tempo l’autorità abbaside in [...] Egitto, dove pose fine al regime dei Tulunidi, e proseguendo con energia la guerra contro e bizantini ...
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al-Hakim
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria [...] tradizione dinastica –, per l’eccentricità della sua condotta personale e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente per l’assassinio ordinato da membri della sua ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] (706) e di al-Andalus (711) toccò la massima estensione. Egli si dedicò particolarmente a una grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana ...
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al-Muqtadi, Abu al-Qasim
Califfo abbaside, regnò dal 1075 al 1094 dopo il nonno al-Qa’im, al tempo della massima potenza dei Selgiuchidi. Sotto l’influenza di Malikshah, al-M. fu ridotto a esserne il [...] garante politico, vedendosi riconosciuto un ruolo solo spirituale, e ne dovette sposare la figlia. Alla morte di Malikshah, riuscì brevemente, grazie anche al suo abile vizir Nizam al-Mulk, ad affermare ...
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Califfo ottomano (1922-1924), il primo e l'ultimo ch'ebbe tale titolo senza l'altro di sultano. Nato il 30 maggio 1868, secondogenito del sultano ‛Abd ul-‛Azīz; fu eletto "Califfo dei musulmani" dalla [...] e venne in Svizzera, poi in Italia (S. Remo), quindi si stabilì a Nizza. Egli non ha rinunciato al suo titolo di califfo, benché soltanto i suoi intimi glielo riconoscano.
Bibl.: Oriente moderno (rivista mens. dell'Ist. per l'Oriente di Roma), II-VII ...
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al-Mu'tadid
al-Mu‛tadid
Califfo abbaside (n. 860 ca.-m. 902). Figlio del reggente e principe abbaside , prese il potere nell’892, dopo la deposizione del figlio dell’inetto califfo al-Mu‛tamid, suo [...] zio. Dotato del carisma militare paterno, contrastò efficacemente la disintegrazione dell’impero nelle regioni orientali, sebbene fosse costretto a delegare gran parte dell’autorità califfale a dinastie ...
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. Secondogenito del califfo ‛Alī e di Fāṭimah, figlia di Maometto. Nacque il 4 o il 5 dell'ègira (626-627 d. C.). Quando ‛Alī fu ucciso (40 èg., 661 d. C.) e il suo rivale Mu‛āwiyah assunse il califfato, [...] di al-Ḥ., personalità in sé di assai poco rilievo, e ha votato all'esecrazione presso Sciiti e molti Sunniti la figura del califfo Yazīd I, che probabilmente non aveva né ordinato né voluto l'uccisione.
Bibl.: H. Lammens, Le califat de Yazid I (estr ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...