ALBERICI, Ottobono
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Genovese, fratello di Nuvolone, fra il 1158 ed il 1159 partecipò a numerose società di traffici marittimi con l'Italia meridionale e Costantinopoli, investendovi cospicui capitali. [...] trattato commerciale della durata di quindici anni, in cui si riconosceva ai Genovesi il libero transito in tutto il territorio del califfato e si limitava il dazio sulle loro mercanzie all'otto per cento del valore, ad eccezione del porto di Bugia ...
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BOTTACCI, Ranieri
Silio P. P. Scalfati
Figlio di Bernardo, nacque in Pisa probabilmente nel primo decennio del sec. XII da nobile famiglia. Nel 1129, quando il suo nome compare per la prima volta nelle [...] degli Arabi dopo uno scontro armato (da due documenti, l'uno del visir Telai-ibn-Rizzîk [1155], l'altro del califfo Faizi [forse attribuibile al 1156], risulta che il numero dei cittadini pisani rilasciati grazie ai buoni uffici del B. salì in ...
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SAWDAN
Berardo Pio
SAWDĀN. – Nulla sappiamo delle origini familiari di questo abile e risoluto capo militare musulmano che intorno all’857, a seguito dell’uccisione di Mufarrağ ibn Sallām, prese il [...] polizia in Egitto, vale a dire al ministro che vigilava sull’operato dei governatori delle province, per ottenere dal califfo abbaside la nomina a wālī, ovvero a governatore legittimo della nuova provincia conquistata, con la motivazione che solo in ...
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BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] . 73 s.). La vicinanza dell'eremo alla vecchia e alla nuova capitale dell'Egitto musulmano e il favore di Maria e del califfo verso i cristiani spiegano come la fama di santità di B., alimentata da un'ascesi severissima, giungesse alla corte e ve lo ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] della sua giovinezza.
Il 4 luglio 925 l'emiro Gia‛fār ibn ‛Ubayd conquistò Oria, togliendola ai Bizantini in nome del califfò fatimida ‛Ubayd Allāh al-Mahdī. D., a quell'epoca dodicenne, fu catturato dai Saraceni: fra i dieci "dottori" e gli altri ...
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CICONI, Teobaldo
Sergio Cella
Nacque a San Daniele del Friuli (Udine) il 20 dic. 1824, figlio dell'avv. Pietro e Teresa Perusini. Nel 1835-42 compì gli studi ginnasiali al collegio civico di Udine, [...] .
A San Daniele, il C. aveva fatto rappresentare ancora adolescente due lavori drammatici: Il mussulmano e Rondello e il califfo; a Padova egli presentò nel '45 la Speronella, una tragedia in versi di scarso effetto scenico; compose puxe malinconici ...
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BERTA di Toscana
Carlo Guido Mor
Figlia naturale di Lotario II re di Lotaringia (nata fra l'860 e l'865), era stata data in matrimonio al conte lorenese Teobaldo (avanti l'880: Ann. Bertiniani, p.151), [...] l'8 marzo 925, pochi mesi prima dello scoppio della rivolta.
Un lato caratteristico della politica di B. riguarda i suoi rapporti col califfo di Baghdäd, al-Mü'ktafï. è l'anno 293 dell'egira (2 nov. 905-21 ott. 906), proprio l'anno in cui Berengario ...
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LANCIA (Lanza), Corrado
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, trasferitasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, nacque presumibilmente verso la metà del secolo XIII. [...] del Regno di Valenza e a luglio gli affidò il comando di quattro galee armate a Valenza, per convincere il nuovo califfo di Tunisi, al-Ouathiq, a pagare al Regno d'Aragona un tributo, considerato in realtà dagli Hafsidi un dono spontaneo. Secondo ...
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TOTTOLA, Andrea Leone
Saverio Lamacchia
TOTTOLA, Andrea Leone. – Non sono note la data di nascita (verso il 1780?) né la famiglia d’origine.
Un parente, se non addirittura il genitore, potrebbe essere [...] parlati in luogo dei recitativi (Jacobshagen, 2010, p. 30).
Sono presenti i dialoghi parlati anche nel «melo-dramma» Il califfo di Bagdad (teatro del Fondo, 1813), memorabile anche per la palese influenza che esso esercitò su Almaviva o sia L’inutile ...
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ADALBERTO di Toscana
Gina Fasoli
Figlio di Adalberto I e di Rottilde, è documentato quale marchese di Toscana dall'884 al 915. Era soprannominato "il ricco", non solo per le proprietà fondiarie, ma [...] 66, 67, 69, 73, 90, 97, 100, 103, 104; II, ibid. 1953, pp. 67-94; G. Levi Della Vida, La corrispondenza di Berta di Toscana con il Califfo Muktafi, in Riv. stor. ital., LXVI (1954), pp. 24, 34; C. G. Mor, Intorno ad una lettera di Berta di Toscana al ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...