Nome di varî personaggi dell'antica Grecia tra cui: 1. Callia, figlio di Ipponico e parente di Aristide, ricchissimo cittadino ateniese (n. circa il 511 a. C.); prese parte alla battaglia di Maratona (490), [...] autore di una γραμματικὴ τραγῳδία, una grammatica per le scuole, in forma di tragedia, della fine del 5º sec. a. C. 4. Callia di Calcide, influente uomo politico dell'Eubea tra il 350 e il 340 a. C.; propugnò una lega delle città dell'isola attorno a ...
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Ateniese, figlio di Callia, stratego alla battaglia di Platea (479 a. C.) e poi nel 458, quando vinse i Corinzî (ma alcuni distinguono il M. di Platea da uno più recente). Di nuovo stratego nel 457, vinse [...] la lega beota a Enofita. Non riuscì invece a ristabilire l'influenza ateniese in Tessaglia dove era stato inviato con un corpo di spedizione ateniese (forse primavera 454). Nei Demi (412) Eupoli immagina ...
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Filosofo, discepolo di Socrate. Compose una serie di dialoghi di cui sette (Milziade, Callia, Assioco, Aspasia, Alcibiade, Telauge, Rinone) erano considerati autentici dagli antichi, e di cui restano solo [...] frammenti. In essi egli cercò di rappresentare la figura umana e intellettuale del maestro ...
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Ricco ateniese (n. 470 a. C. circa - m. poco prima del 421), figlio di Callia. Fu daduco in Eleusi, poi stratego (427); detto "il più ricco fra i Greci". ...
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Scultore greco (sec. 5º a. C.), forse originario della Beozia, attivo soprattutto in Beozia, ad Atene e ad Olimpia. Le fonti ricordano 12 opere fra cui l'Afrodite Sosandra (dedicata da Callia, genero di [...] Cimone, nei propilei dell'Acropoli, identificata in un tipo noto in 24 copie, generalmente usato come statua-ritratto di dame romane del 2º sec. d. C.), la statua di Apollo Alexìkakos (che era nel Ceramico ...
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Nome di tre re della dinastia degli Achemenidi (v.): 1. A. I Longimano (regnò dal 465 al 424 a. C.), successore di Serse; soffocò una rivolta scoppiata in Egitto, capeggiata da Inaro; venne a trattative [...] con Atene riuscendo a concludere la cosiddetta pace di Callia (449) che pose fine alle guerre persiane; fu sconfitto due volte da Megabizo, satrapo ribelle della Siria che aveva in precedenza sconfitto Inaro. 2. A. II Mnemone (regnò dal 404 al 358 a. ...
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Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, [...] Cizio e Timone di Fliunte. I suoi scritti, secondo Diogene Laerzio, erano nove dialoghi: Aristotele, Tolomeo, Aristippo, Callia, Mosco, Cherecrate, Epigene, Anassimene, Alla propria figlia. Oltre ai motivi critici contro l'idealismo platonico, comuni ...
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Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l'ostracismo [...] il ribelle Inaro contro la Persia, finì disastrosamente (458-452); pochi anni dopo (449) si concludeva la pace di Callia con la Persia, pace che, mentre segnava la fine della politica ateniese di espansione in Oriente, svuotava di contenuto la ...
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1. Padre di Milziade II; avversario di Pisistrato, visse quasi sempre lontano da Atene. Ottenne tre vittorie in gare equestri in Olimpia (532; 528; 524). 2. Nipote, sembra, del precedente (circa 510-449), [...] (461), C. fu richiamato in patria nel 452 dopo la catastrofe della spedizione ateniese in Egitto. Morì mentre assediava Cizio nell'isola di Cipro (449): la pace tra Atene e la Persia seguì immediatamente (pace di C. o, più comun., di Callia). ...
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Pittore greco, che risulta attivo tra il 470 e il 450 a. C. Collaboratore di Polignoto, prese parte, ad Atene, alla decorazione pittorica del tempio dei Dioscuri (Anàkeion), raffigurandovi una spedizione [...] della ceramica del sec. 5º dipendono probabilmente per tipi, schemi e aggruppamenti dalle pitture di M. e di Polignoto. Fu anche scultore: ci resta la base, con firma, della statua bronzea di Callia vincitore del pancrazio nel 472 a. C. a Olimpia. ...
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call
‹kòol› s. ingl. (pl. calls ‹kòol∫›), usato in ital. al masch. – Richiesta, chiamata. Entra come componente in varie locuzioni usate, anche in Italia, nel linguaggio econ., comm. e delle telcomunicazioni: call loan (propr. «prestito...
calla1
calla1 s. f. [variante di calle], ant. – 1. Apertura, passo, varco: la c. onde salìne [= salì] Lo duca mio (Dante). 2. Apertura munita di cataratta, in un corso d’acqua; pescaia. ◆ Accr. callóne, con sign. partic. (v.).