Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] quasi religioso della scrittura, come dono rivelato all’uomo da Dio, portò a una speciale predilezione per l’arte della calligrafia. La più antica scrittura d’arte araba fu il kufico, adoperato nei manoscritti (coranici e profani), su monumenti e ...
Leggi Tutto
In calligrafia e in paleografia, scrittura eseguita con i singoli tratti ben distinti tra loro e quasi disegnati più che scritti, con prevalente orientamento diritto, con speciale riguardo alla bellezza [...] e perfezione della forma ...
Leggi Tutto
ta‛līq Calligrafia araba in uso tra il 12° e il 13° sec. in Persia. Si trasformò verso la fine del 14° sec. nella scrittura corsiva detta nasta‛līq (naskhī + ta‛līq). Dalla Persia si diffuse in India e [...] in Turchia ...
Leggi Tutto
TALIQ
Ernst KUHNEL
TA‛LĪQ - Calligrafia araba, che, derivata dalla rotonda (naskhī), si diffuse sin dal sec. XIII circa in Persia, sviluppandosi però solo più tardi. Ha una tendenza piuttosto al corsivo, [...] XIV nella scrittura corsiva detta nasta‛līq, di cui si considera l'inventore Mīr ‛Alī di Tebriz; vi si distinsero più tardi calligrafi celebri, quali il sultano ‛Alī di Meshhed, Mir ‛Alī di Herāt, ‛Imād el-Ḥusnī e molti altri. Dalla Petsia si diffuse ...
Leggi Tutto
Tipografo (sec. 15º); sacerdote, maestro di calligrafia e miniatore a Lucca, esercitò a Venezia l'arte tipografica. Suo è il De medicinis universalibus di G. Mesuè, del 1470 (o 1471). ...
Leggi Tutto
Educatore (Saint-Just, Oise, 1745 - Parigi 1822), fratello di René-Just. Insegnando calligrafia a Parigi, incominciò, con un sistema di caratteri mobili in rilievo, a educare un ragazzo cieco; i risultati [...] furono così soddisfacenti che ottenne una casa e i mezzi per educare dodici ragazzi ciechi; primo nucleo dell'attuale Institution nationale des jeunes aveugles. Fu chiamato a fondare istituti analoghi ...
Leggi Tutto
GIARRÈ (Giarré), Marianna
Fulvio Conti
Nata a Firenze il 10 luglio 1835, ereditò dal padre, professore di calligrafia, la passione per l'insegnamento. Fu perciò allieva maestra nelle scuole normali [...] di Firenze e, dopo essersi diplomata, cominciò a insegnare privatamente alle fanciulle di alcune fra le famiglie più agiate. Più avanti fu ammessa come insegnante d'italiano nella classe detta allora preparatoria ...
Leggi Tutto
PAVESI, Pietro
Alessandro Volpone
PAVESI, Pietro. – Nacque a Pavia il 24 settembre 1844, primogenito di Carlo Giuseppe, maestro di calligrafia originario di Pieve del Cairo, e di Luigia Farina.
Compì [...] la sua formazione di base brillantemente. All’Università studiò scienze naturali nella sua città, laureandosi nel 1865. Si dedicò sin da subito all’attività didattica e alla ricerca. Nel 1866 si recò in ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Teramo il 1 gennaio 1800, morto a Napoli il 2 aprile 1851. Maestro di calligrafia nel R. Collegio della sua città nativa, fu destituito nel 1820, perché caribonaro, e nella primavera del [...] 1822 si recò a Napoli a studiare prima architettura, poi pittura in quell'accademia di belle arti, dove ottenne varî premi e s'affermò tra i migliori. Dal 1837 espose nelle mostre ufficiali, esordendo ...
Leggi Tutto
calligrafia
calligrafìa s. f. [dal gr. καλλιγραϕία, comp. di καλλι- «calli-» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. a. L’arte, affine al disegno, che insegna a tracciare la scrittura in forma elegante e regolare: lezione, esercizî di c.; studiare calligrafia....
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...