GIUNTA PISANO
A. Tomei
(o di Capitino)
Pittore attivo in Italia centrale tra Toscana, Umbria e, forse, Roma nella prima metà del 13° secolo.La vicenda biografica di G. è parzialmente ricostruibile soprattutto [...] , da Cimabue prima e Giotto poi. Il tramite di tale resa è un ductus improntato a un serrato e coerente calligrafismo, comunque attento all'espressività dei volti dei personaggi e al loro trattamento in un tentativo di effettiva verosimiglianza. Il ...
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Vedi BOSCOREALE dell'anno: 1959 - 1994
BOSCOREALE
A. de Franciscis*
L'attuale località di B. sita a N della antica Pompei e digradante sulle prime pendici del Vesuvio, è tra le zone dell'agro pompeiano [...] ma, specialmente nei panneggi, si nota, in grado ancor maggiore che nel fregio della Villa dei Misteri, uno sciatto calligrafismo che farebbe supporre una copia per le singole figure, adattate dal copista al sistema decorativo dell'ambiente.
La Villa ...
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BIDUINO
V. Ascani
Scultore operante in Toscana nell'ultimo quarto del 12° secolo. La supposta origine ticinese (Merzario, 1893), o più genericamente lombarda (Schmarsow, 1890; Toesca, 1927), non è confermabile [...] la composizione, poi, il ricordo della scultura classica appare meno vivo che a Settimo, mentre il maggiore plasticismo e calligrafismo dei rilievi farebbe situare il portale di S. Leonardo in anni di poco successivi alla pieve di S. Casciano, nel ...
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DONGHI, Antonio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Roma il 16 marzo 1897 da Ersilia De Santis, romana, e da Lorenzo, un commerciante di stoffe originario di Lecco. Dopo l'infanzia trascorsa in collegio si [...] I, pp. 38 ss.; L. Trucchi, D. alla Sylvia, in Momento sera, 3 nov. 1968; L. Sinisgalli, Il fisco uccise il pittore calligrafo, in IlTempo, 23 nov. 1968; G. Sangiorgi-J. Recupero, A. D. (catal., Ente premi Roma), Roma 1971 (con antologia della critica ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] al di là dell'edificio. Il lavoro non raggiunge un livello formale unitario, indugiando nel trapasso tra il calligrafismo di alcune soluzioni formali della facciata (portale, finestre basse), in cui ritornano modi decorativi delle prime opere, e ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] Liserani, 1982; Ericani, 1984), sulla probabilità di una doppia esecuzione delle parti scultoree e a smalto e sul maggiore calligrafismo di queste - ben inquadrabili viceversa nei termini di una produzione vicina all'orafo stesso, a lui coeva, quando ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] sembra accennare "a un modo di propagazione comunicativa per via di sinestesi", così che ricche "di un sontuoso calligrafismo" le tavole marmoree trascendono a figure animate, a straordinari tableaux-vivants (Ulivi, 1978, p. 13).
Bibl.: G. Martinelli ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Mus. Calouste Gulbenkian, L.A. 143) e della Cité des Dames (Roma, BAV, Pal. lat. 1989) -, usano un calligrafismo convenzionale, un'eloquenza astratta lontani da una vera caratterizzazione del personaggio. Proprio invece a una forte, espressiva - alle ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] e indiretta; rari sono infatti i cineasti che osano uscire dai binari della commedia, del film di genere, del calligrafismo più vieto. Nell'intero arco degli anni Cinquanta pochissimi sono i tentativi di cinema ''eversivo'': L. Berlanga (Bienvenido ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] dal problema della sua rappresentazione grafica, materiale. Petrarca desidera una "littera castigata et clara" che superi il calligrafismo decorativo della gotica e sia quindi più atta alla lettura: la trova in un esemplare di Agostino, in ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità formale, trascurando o curando poco...
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...