Predicatore francescano (Lecce 1425 circa - ivi 1495). Dapprima osservante, poi (dal 1454) conventuale, nel 1457 fu inviato da Callisto III a predicare la Crociata in Lombardia e nel Monferrato; predicò [...] poi nel Veneto, a Bologna, a Genova e dal 1470 sempre più nell'Italia meridionale (specialmente a Napoli e a Lecce), dove strinse stretti legami con la casa d'Aragona. Nel 1475 Sisto IV lo creò vescovo ...
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BORGIA, Andrea
Gaspare De Caro
Appartenente ad un ramo minore della grande famiglia valenciana illustrata dai pontificati di Callisto III e di Alessandro VI, ramo trapiantato nello Stato ecclesiastico [...] sin dal principio del secolo XVI, nacque a Palestrina nel 1601.
Destinato alla carriera ecclesiastica, il B. seguì dapprima i corsi giuridici dello Studio romano della Sapienza, e qui si addottorò in diritto ...
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Architetto e intagliatore (Firenze 1428 - ivi 1495), fondatore della scuola fiorentina di tarsia. A Roma (1458) lavorò al catafalco per Callisto III in S. Pietro e negli appartamenti di Pio II. Nel 1474 [...] eseguì gli stalli del duomo di Pisa. Dal 1475 al 1480 lavorò insieme con Giuliano da Maiano in Palazzo Vecchio. Nel 1485, collaborò alla fortificazione di Pietrasanta. Costruì (dal 1491) la fortezza di ...
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Prelato e diplomatico (n. Venezia - m. ivi 1493). Protonotario apostolico, vicecamerario del papa, fu nominato (1458) arcivescovo di Creta da Callisto III. Inviato poi da Pio II come legato a Giorgio di [...] Poděbrady re di Boemia (gennaio 1462), riuscì a concludere con quel sovrano un effimero accordo. Legato ancora in Boemia e poi in Polonia (1469), non trascurò le cure della sua arcidiocesi, celebrando ...
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URBANO I, santo
Federico Fatti
I soli dati storici sicuri relativi a U. si riducono a quanto attesta Eusebio nell'Historia ecclesiastica: successe a Callisto nel 222, e fu a capo della Chiesa di Roma [...] -Âge, Paris 1908, pp. 44, 102, 334, 428, 482; G. Wilpert, La cripta dei papi e la cappella di Santa Cecilia nel cimitero di Callisto, Roma 1910, pp. 15, 17-8, 25, 33-4, tav. II, 8; E. Caspar, Geschichte des Papsttums, I, Tübingen 1930, pp. 23, 35, 42 ...
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BORGIA, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Játiva, presso Valenza, da Pedro Guillen Lanzol de Romani, barone di Villalonga, e da Juana Borja, nipote di Alonso, poi papa Callisto III, e sorella di Rodrigo, [...] famiglia materna e si spiega non con un atto formale di adozione, ma con l'uso, divenuto generale tra i collaterali di Callisto III e di Alessandro VI. La data di nascita è da collocare presumibilmente nel 1446. Secondo l'Oliver y Hurtado - ma anche ...
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ANGELO da Bolsena
Riccardo Pratesi
Nato a Bolsena (Viterbo), entrò tra i frati minori dell'Osservanza nella provincia romana. Il 3 sett. 1455 Callisto III lo designò nunzio e collettore delle decime [...] della provincia romana. Chiamato l'1 febbr. 1457 a Roma per rendere conto delle somme raccolte per la crociata, ricevette da Callisto III molte lodi per la diligenza e l'abilìtà dimostrate nell'adempiere a quest'uffizio (13 luglio 1457) e alcune ...
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Ingegnere e scrittore militare (n. Siena 1381 - m. 1458 circa). Secondo alcuni autori preparò un progetto di difesa di Roma per papa Callisto III, fondato sul sistema bastionato. Un suo trattato rimasto [...] manoscritto, De machinis libri decem, contiene interessanti disegni ed è della massima importanza per lo studio della storia delle armi da fuoco ...
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BENIGNI, Fortunato
Gian Franco Torcellan
Nato il 6 giugno 1756 a Montecchio, oggi Treia (Macerata), da famiglia benestante e colta (i fratelli Giovan Callisto e Telesforo furono letterati di una certa [...] , per quanto riguarda il Giornale delle arti e commercio, che l'Amaduzzi assegna soprattutto, Per l'aspetto redazionale, a Callisto Benigni; cfr. anche G. Gasperoni, Settecento italiano. I. L'Ab. Giovanni Cristoforo Amaduzzi, Padova 1941, pp. 73, 134 ...
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Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] per la spietata vendetta che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso ...
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catacomba
catacómba s. f. [lat. tardo catacumbae, prob. adattam. della locuz. gr. κατά κύμβας «presso le grotte», usata a Roma fin dal 4° sec. per indicare una località della via Appia nella quale sorge oggi la basilica di S. Sebastiano]....