Le sostanze di maggiore interesse attuale sono i fosfati e i fosfonati alchilici. Esistono essenzialmente tre categorie di derivati e cioè cianfosfati (I), fluorofosfati (II) e fosfonati (III) alchilici:
I [...] il cloridrato dell'ammina, la quale ultima a sua volta reagisce a caldo coll'eccesso di ossicloruro completando la reazione:
Il calore sviluppato nel primo stadio viene utilizzato nel secondo.
Il dicloruro dell'acido dimetilamminofosforico, ottenuto ...
Leggi Tutto
SILICONI
Adolfo QUILICO
. Derivati organici macromolecolari del silicio che, per quanto di recente introduzione, hanno già trovato importanti applicazioni in svariati campi della tecnica e dell'industria [...] anche in questo caso, in seguito allo svolgersi direazioni secondarie, a una miscela dei tre clorosilani, con calore, bassissima tensione di vapore, e vengono perciò utilizzati come lubrificanti per organi di macchine soggetti ad un alto regime di ...
Leggi Tutto
. Composto noto fin dagli inizî del 1800, fu preparata infatti la prima volta da A. Thenard nel 1818; trovò molto più tardi impiego come sbiancante e disinfettante, ma ha assunto importanza industriale [...] passato veniva ottenuta dalla reazione dell'acido solforico sul perossido di bario:
ma il metodo è stato abbandonato a favore di quelli elettrolitici nei quali si fa l'elettrolisi di una soluzione di acido solforico o di solfato ammonico o potassico ...
Leggi Tutto
ISTAMINA
Umberto SERAFINI
. L'istamina (o istammina), scoperta da G. Barger e H. Dale e da F. Kutscher nella segala cornuta, di cui è uno dei principî attivi, è una sostanza estremamente tossica, che [...] calore in ambiente acido, mentre viene facilmente distrutta in ambiente alcalino. I metodi biologici di determinazione dell'istamina, di cui il più noto è il metodo di intradermica di istamina con tre manifestazioni (reazione triplice di Lewis): ...
Leggi Tutto
Tra gli antidetonanti che sono stati sperimentati il piombotetraetile, (C2H5)4 d Pb, è l'unico che ha oggi una importanza commerciale nel mondo intero (v. anche carburante, App. I, p. 361). A 25 anni dall'inizio [...] , in un refrigerante a ricadere e in un condensatore.
La reazione si inizia riscaldando a 35°; ha luogo con sviluppo dicalore tanto che occorre raffreddare per impedire che la temperatura salga al di sopra del valore optimum, che è tra 60° e 70 ...
Leggi Tutto
energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] per la trasformazione, parziale o totale, di e. non termica in calore, e nell'ambito dell'e. termica, per la trasformazione dicalore a una certa temperatura in calore a temperatura minore; degradazioni di e. di questo tipo, la cui fase ultima è ...
Leggi Tutto
CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] e per la biochimica; è oggi universalmente nota come "reazionedi Cannizzaro".
Il C. proseguì poi le ricerche sull'alcool del calore, in Nuovo Cimento, VI (1857), pp. 428-430; Sunto di un corso di filosofia chimica fatto nella R. Università di Genova ...
Leggi Tutto
equilibrio
equilìbrio [Der. del lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»] Termine che, per lo più con opportuna specificazione, indica una situazione particolare di un sistema, [...] in una reazione chimica (reagenti e prodotti): v. termodinamica degli equilibri chimici: VI 147 c. E. di materia: , in tutti i punti del sistema o anche che non vi sono scambi dicalore nel sistema o che, se vi sono, essi si compensano globalmente: v. ...
Leggi Tutto
Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] formare sostanze carcinogene, nel corso direazioni metaboliche dipendenti dalla presenza di specifici sistemi enzimatici. Nonostante di filtrabilità, di lunga conservabilità in glicerina al 50%, di inattivabilità al calore (61 °C per 30 minuti) e di ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica e la chimica intorno al 1900
John L. Heilbron
La fisica e la chimica intorno al 1900
Il secolo compreso tra il 1870 e il 1970 rappresenta [...] al 'teorema del calore' (1906) da lui stesso formulato. Il teorema, che Nernst amava chiamare il 'terzo principio della termodinamica' e che presentò come soluzione dell'urgente problema di calcolare la velocità delle reazioni chimiche a partire da ...
Leggi Tutto
calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...