MARIN, Biagio
Poeta, nato a Grado il 29 giugno 1891; fece gli studî a Vienna e a Firenze, dove strinse amicizia con alcuni scrittori della Voce, e a Roma, ove si laureò in filosofia; ha per parecchi [...] Udine 1951, che comprendono la sua produzione di un quarantennio; Sénere colde, Roma 1953; L'estadela de San Martin, Caltanissetta-Roma 1958; El fogo del ponente, Venezia 1959), egli evoca, in dialetto gradese, e con modi insieme popolari e raffinati ...
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MONCADA, Guglielmo Raimondo
Elvira Vittozzi
– Nacque presumibilmente nel secondo quarto del sec. XIV, primogenito di Matteo; fu sua matrigna Allegranza di Arrigo Abbate e di Alvira d’Arbes, di famiglia [...] privilegio concesso a un suo avo da Federico III d'Aragona re di Sicilia. Fu, inoltre, conte di Agata, Adernò, Caltanissetta, Sclafani, barone di Fiumesalato, Curcuraci, Sortino e di Castelluccio dal 1391.
Era uno dei più potenti signori di Sicilia ...
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MARCELLINO d'Atri (al secolo Liberatore Canzani)
Dario Busolini
Nacque ad Atri il 3 giugno 1659 da Giuseppe Canzani e Francesca Greco. Prima dell'ingresso nell'Ordine dei frati minori cappuccini, avvenuto [...] a cura di F. Bontinck, Louvain-Paris 1970, ad ind.; Il Congo agli inizi del Settecento nella relazione di p. Luca da Caltanissetta, a cura di R. Rainero, Firenze 1974, ad ind.; P. Amat di S. Filippo, Biografia dei viaggiatori italiani…, I, Roma 1882 ...
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VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] come allievo del collegio massimo dei gesuiti di Palermo, per passare il 16 maggio dell’anno successivo a Caltanissetta. Completato il biennio di noviziato, emise la professione semplice e frequentò il biennio letterario. Ritornato a Palermo dopo ...
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matto
Lucia Onder
Si rilevano nell'uso di questo aggettivo due diverse gradazioni d'intensità. La più forte dà m. nello stesso grave significato con cui D. usa ‛ folle ' (v.), cioè " contrario alla [...] spera che nostra ragione / possa trascorrer la infinita via / che tiene una sustanza in tre persone. Ma il Bosco (D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 56 n. 1 e 63 n. 5) propende a credere che il termine valga semplicemente " sciocco ".
In If XI 82 ...
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Città agricola della Sicilia meridionale, nella provincia di Agrigento, disposta ad anfiteatro fra ridenti colline nell'alta valle del Naro, a 470 m. s. m. Conta 30.513 ab.: il comune, del quale è capoluogo, [...] , del cui castello rimangono ancora i ruderi. Il territorio del comune (kmq. 57,30) è coltivato a cereali, mandorli ed ulivi. Stazione ferroviaria delle linee per Agrigento, Caltanissetta e Licata e di un tronco in costruzione per Piazza Armerina. ...
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FOLCO, Carlo
Giulio Boi
Nacque a Savona il 29 genn. 1866 da Antonio e da Filomena Delle Piane. Terminati gli studi medi, frequentò la Scuola degli ingegneri di Torino, ove conseguì la laurea in ingegneria [...] 1908 ritornò in Italia ed assunse la direzione delle miniere Testasecca-Giordano della Société générale des soufres, presso Caltanissetta. Nello stesso anno insegnò nella Scuola mineraria di quella città e concorse alla cattedra di coltivazione delle ...
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mascella
Nei tre luoghi dell'Inferno in cui ricorre, il sostantivo è in senso proprio; ma mentre nel primo non ha particolare rilievo - Chirón prese uno strale, e con la cocca / fece la barba indietro [...] al rallentatore; tre versi lenti e solenni per descrivere il liberarsi, che Chirone fa, della barba per parlare " (D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 248) - evoca un'immagine drammatica nel gesto di Pier da Medicina, che puose la mano a la mascella ...
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Popule mee, quid feci tibi?
. Incipit (da Mich. 6, 3) di una lettera perduta che D., secondo quanto affermato da L. Bruni nella Vita di D., avrebbe scritto tra varie altre, da Verona, durante i primi [...] del reggimento " di Firenze, " ma ancora al popolo ". Vedi Epistole. Il passo biblico, che continua con le parole " aut quid molestus fui tibi? ", è stato ricordato a proposito di Farinata: cfr. U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 175 nota. ...
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Comune della Sicilia centrale (fino al 1927 Castrogiovanni; 358,7 km2 con 26.368 ab. nel 2020), capoluogo della omonima provincia. È situata su un terrazzo (931 m s.l.m.) che domina l’alta valle del fiume [...] gennaio 1927 con il circondario di Nicosia, della prov. di Catania, e con quello di Piazza Armerina, della prov. di Caltanissetta. Unica provincia siciliana senza sbocco al mare, si estende a cavallo dei Monti Erei e per breve tratto sulle pendici ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...