Cerulli, Enrico
, Orientalista (n. a Napoli nel 1898), alto funzionario dell'amministrazione statale italiana, poi ambasciatore a Teheran (1950-1954), indi consigliere di Stato; socio nazionale dell'Accademia [...] morali, storiche e filologiche, presso l'Acc. dei Lincei, Roma 1957, 275-294.
Bibl. - B. Nardi, Pretese fonti della D.C., in Dal Convivio alla Commedia, Roma 1960, 351-370; U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 197-212 (bibl. a p. 198). ...
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L'attività editoriale, italiana ed estera, in questi ultimi anni è sinteticamente espressa nelle tabelle 1, 2 (in base alle rilevazioni statistiche della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e 3.
Le [...] (1955), opere di carattere letterario, storico, filosofico e sociologico. Palmaverde (1949), opere di filologia romanza.
Caltanissetta. - Sciascia (1947-49) di Salvatore Sciascia, opere di letteratura, filosofia, poesia, collana "Aretusa", saggi ...
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MANGANO, Vincenzo
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo, il 2 marzo 1866, da Francesco Paolo e da Isabella Clima.
Il padre, magistrato, ricoprì importanti cariche presso il tribunale di Palermo, divenendo [...] con la partecipazione di L. Sturzo, Torregrossa, N. Licata di Sciacca, M. Sclafani di Girgenti, A. Gurrera di Caltanissetta, P. Scrimali di Licata. I successivi sviluppi organizzativi portarono alla nascita, nel 1901, dell'Unione cattolica del lavoro ...
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VENTIMIGLIA, Simone I
Orazio Cancila
– Nacque nel 1485 da Enrico III, marchese di Geraci, e da Eleonora de Luna e Cardona.
Successe al fratello primogenito Filippo nel marchesato di Geraci ufficialmente [...] quello della restituzione di una parte della dote alla cognata Isabella Moncada, figlia di Guglielmo Raimondo Moncada, conte di Caltanissetta e di Adernò nonché maestro giustiziere del Regno di Sicilia. Fu risolto grazie al matrimonio nel 1502 con la ...
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FALCHI, Isidoro
Filippo Delpino
Penultimo di diciassette figli, nacque a Montopoli in Val d'Arno (Pisa) il 26 apr. 1838 da Luigi di Giuseppe e da Bibiana Grazzini. Alla morte del capofamiglia (1849) [...] imbarcò per Palermo con i volontari toscani comandati da V. Malenchini inviati a rinforzo della spedizione dei Mille; destinato a Caltanissetta come aiuto medico, si ammalò e sul finire dell'anno fu rimpatriato. Nel luglio 1862, in seguito a concorso ...
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NOGARA, Gino
Vincenzo Caporale
NOGARA, Gino. – Nacque a Vicenza il 18 giugno 1921 da Guglielmo, orefice, e da Stella Beato.
Frequentò le elementari in una scuola di religiosi e, dopo «un’infanzia vivace [...] 8), in cui a dominare era il legame del poeta con la propria terra. Seguirono le poesie di Oro di paglia (Caltanissetta 1959), ispirate dal «rimpianto per una giovinezza che in realtà non ci fu, o prematuramente troncata da un brusco e duro risveglio ...
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GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] .
Il G. morì a Palermo nel 1607.
Al G. viene attribuita la croce astile del principio del Seicento, già in S. Croce a Caltanissetta e oggi nel Museo diocesano (Di Natale, 1989): l'Accascina (1974, p. 182) aveva notato una stretta rispondenza tra la ...
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MARTORETTA, Giandomenico
Maria Antonella Balsano
MARTORETTA (La Martoretta), Giandomenico. – Nacque a Mileto, in Calabria, intorno al 1515. La distruzione delle fonti archivistiche locali a causa del [...] al 1540 egli fosse in contatto con i più autorevoli esponenti della vita musicale.
Nel 1548 il M. era a Caltanissetta al servizio del conte Francesco Moncada, appartenente a una delle famiglie più potenti della Sicilia, la cui corte emulava per ...
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barbaro
Enrico Malato
Due volte è usato nella Commedia, sempre con valore di sostantivo e con preciso riferimento storico. La prima in Pg XXIII 103 Quai barbare fuor mai, quai saracine, / cui bisognasse, [...] negativa sul piano culturale - e nel primo caso anche morale - di coloro che storicamente vengono definiti ‛ barbari ' proprio e soltanto perché fuori della civiltà romana e cristiana.
Bibl. - U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 164-165. ...
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scalzo
Domenico Consoli
" Senza calzature ". Rinunziare alle calzature per amore di povertà rientra tra i precetti di Cristo agli Apostoli: " Nolite possidere aurum neque argentum neque pecuniam in [...] Pietro e Paolo due " francescani avant-la-lettre; anch'essi non solo magri e scalzi, ma persino elemosinanti " (U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 341; ma v. anche le pp. 338-340).
Con alzi e rincalzi s. è l'unico esempio di rima in -alzi ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...