RICCI, Leonardo
Daniela Di Cioccio
Architetto, nato a Roma l'8 giugno 1918, morto a Venezia il 29 settembre 1994. Laureatosi nel 1941 all'università di Firenze, affiancò all'attività di architetto quella [...] di Carrara (1955); nella costruzione di un centro sperimentale per le aree depresse a Monte degli Ulivi a Riesi (Caltanissetta, 1963), e in numerosissimi altri progetti, concorsi e realizzazioni, tra cui la costruzione di civili abitazioni a edilizia ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] successo la sua ascesa nelle istituzioni, sostenuto da Magliani e De Sanctis, assumendo la carica di presidente dei tribunali di Caltanissetta e di Lanciano. Diventò poi anche consigliere della Corte d’appello di Potenza e, infine, di Roma. Svolse un ...
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RICCARDI, Raffaello
Alessio Gagliardi
RICCARDI, Raffaello. – Nacque a Mosca il 4 febbraio 1899, da Nazzareno, un pittore edile emigrato in Russia alla ricerca di lavoro, e dalla russa Sofia Vassilievna.
Dopo [...] pubblicamente decretato la condanna a morte. Per sfuggire all’arresto per omicidio volontario si trasferì a Roma e poi a Caltanissetta, grazie all’aiuto di Michele Bianchi, con un incarico nel sindacato fascista e con l’identità fittizia di Amedeo ...
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MIGNOSI, Pietro
Alessandra Tarquini
– Nacque a Palermo il 28 giugno 1895 da Giacomo, funzionario pubblico, e da Carolina Fileti. Frequentò il ginnasio nel capoluogo siciliano e trascorse la giovinezza [...] direttore di Nuovo Romanticismo. L’attività di insegnante lo portò a Petralia Sottana nel 1920, a Corleone nel 1921 e a Caltanissetta nel 1922. Alla fine del 1923, dopo un primo tentativo non riuscito, vinse il concorso per la cattedra di filosofia e ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] in partic. pp. 33-34 n. 1); ID., Il canto XI del Paradiso, in Lect. Scaligera III 389-414 (ora in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 316-341); F. Tateo, Teologia e " arte " nel canto X del Purgatorio, in Questioni di poetica dantesca, Bari 1972, 137 ...
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CESSI, Camillo
Piero Treves
Nacque a Rovigo da Riccardo e Clementina Moretti il 23 luglio 1876, in una famiglia "umanistica" donde insieme, con lui dovevano emergere, fra i numerosi suoi firatelli gli [...] medio, tosto iniziata nel 1899 al ginnasio di Mistretta, e poi di Siracusa nel 1900 (donde passò ai licei di Caltanissetta e di Siracusa, dell'Aquila e di Ferrara), concedesse poco agio al suo lavoro scientifico. Operosissimo collaboratore, in quel ...
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CARACCIOLO, Edoardo
Giorgio Ciucci
Figlio di Lorenzo e di Maria Serafina Vitanza, nacque a Palermo il 30 nov. 1906; si laureò presso l'università di quella città in ingegneria civile nel 1930 e, l'anno [...] , Palermo 1954; dall'altro, in un'attività professionale indirizzata prevalentemente nella redazione di piani regolatori generali: Caltanissetta (1943), Trapani (1944 e 1958), Palermo (1955: vedi Urbanistica, XXV [1955], 1516, pp. 132 ss.), e ...
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urlare
Andrea Mariani
Nell'italiano antico, in stretto rapporto col latino ululare, si riferiva al verso del lupo; si veda per es. il commento del Boccaccio a If VI 19 (Urlar li fa la pioggia come cani): [...] del dolore… esse si preparano a urlare nell'aspettativa del castigo... contorcono le bocche nell'urlo che verrà " (D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 167). Benvenuto pensa che nell'uso del verbo ci sia un velato accenno al fatto che le Fiorentine ...
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snello (isnello)
Emilio Pasquini
L'aggettivo, di base germanica ‛ snells ', tedesco schnell), resta affidato all'orizzonte lessicale della Commedia anche nella forma alterata, in funzione affettiva, [...] , / com'io vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua.
Bibl. - U. Bosco, Il canto dei centauri [1937], poi in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 243-246; E. Pasquini, Il canto di Gerione, in " Atti e Mem. Accad. Arcadia " s. 3, IV (1967) 366. ...
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aspro
Lucia Onder
Conserva il valore etimologico di " irto ", " ruvido al tatto ", in particolare di " pungente ", riferito agli sterpi (If XIII 7) della selva dei suicidi e, detto di un luogo accidentato, [...] ) che è aspro cavaliere, " inflessibile ", " gagliardo ".
Bibl. - B. Nardi, Dal " Convivio" alla " Commedia", Roma 1960, 14; U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 29 ss.; G. Varanini, Il Canto XXXII dell'Inferno, in Lect. Scaligera 11131. ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...