superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] farfalla, / che vola a la giustizia sanza schermi? (vv. 124-125): quello che l'atterrisce, osserva il Bosco (D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 68-69), è la superbia " che spinge l'uomo a sopravvalutare sé stesso, dimenticando Dio; a seguire il ...
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benedire e benedicere
Fernando Salsano
Dall'atto liturgico vero e proprio dell'impartire la benedizione con gesti e parole, deriva il significato di " invocare la protezione divina " su qualcuno e di [...] (per questo scompenso stilistico, si veda U. Bosco, Il canto VIII, ecc., Roma 1950, 14-15, poi in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 221-227). Così il mistico sogno di Beatrice morta conserva al termine tutte le sue risonanze religiose, in Vn XXIII ...
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disdegnoso
Vincenzo Valente
. Aggettivo proprio del linguaggio amoroso, riferito alla filosofia in un gruppo di passi che stanno a commento di Cv III Amor che ne la mente 76 (ella la chiama fera e disdegnosa), [...] disprezzo (" amaricatus gustus ex indignatione ", Benvenuto) delle accuse dei suoi rivali (v. DISDEGNO; e cfr. U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 264-267).
Detto dell'Arno che torce disdegnoso il suo corso dal territorio aretino (Pg XIV 48 ...
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Mozzi, Rocco (o Rucco, Ruco) de'
Eugenio Chiarini
Sarebbe, per l'Ottimo, il Buti e altri, l'anonimo suicida che, trasformato in cespuglio nel secondo girone del settimo cerchio dell'Inferno (If XIII [...] 186), L. Spitzer (in Lett. dant. 223-248), E. Bonora (in " Cultura e Scuola " 13-14 [1965]), U. Bosco (in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 255 ss.), E. Paratore (in Atti del Convegno di studi su ‛ D. e la Magna Curia ', Palermo 1967, 250-263; rist ...
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Assisi (Ascesi)
Simonetta Saffiotti Bernardi
Città dell'Umbria, citata, in quanto patria di s. Francesco, in Pd XI 53. Il termine Ascesi che troviamo in D. era il toponimo dell'uso antico (anche Scesi), [...] infine sotto il governo assoluto della Chiesa.
Bibl. - E. Auerbach, Il canto XI del Paradiso, in Lett. Dant. 1565-1580; U. Bosco, Il canto XI del Paradiso, in Lect. Scaligera III 390-418 (rist. in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 316-341). ...
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gusto
Andrea Mariani
. Una sola volta, col valore originario di " senso del gusto ", in Cv III III 10 lo diletto... del gusto e del tatto, dove sono considerate le due cause principali per cui l'uomo [...] chiosano il Pietrobono e il Porena. Insomma... quello di Piero è lo sdegno di Romeo di Villanova, anch'egli benemerito del suo signore, anch'egli vittima dell'invidia cortigiana... ".
Bibl. - U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta - Roma 1966, 265-266. ...
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Zefiro
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Nella tradizione classica, che D. mantiene, Z. è uno dei quattro venti spiranti dai quattro punti cardinali: Austro da sud, Borea da nord, Euro da est, Z. da ovest.
Il [...] ., Tours du monde avec D., in " L'Alighieri " VI (1965) 1, 31-35; G. Buti, Italia paese dello Scorpione, ibid. VIII (1967) 2, 58-59; U. Bosco, San Francesco, in " Cultura e Scuola " 13-14 (1965) 603; poi in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 316 ss. ...
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Architetto, artista e scenografo, nato a Milano il 15 maggio 1913, morto a Roma l'8 giugno 1993. Diplomatosi a Milano al Liceo artistico di Brera (1931), studiò poi architettura a Roma, dove fu in contatto [...] , Fabrizio Clerici o i fiori di cenere, Reggio Emilia 1976.
Scritti su Fabrizio Clerici, a cura di I. Millesimi, Caltanissetta 1988.
I. Millesimi, Fabrizio Clerici, in Flash Art, febbr.-marzo 1990, 154.
F. Mancini, Fabrizio Clerici al Teatro alla ...
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NASI, Nunzio
Gian Luca Fruci
– Nacque a Trapani il 2 aprile 1850 da Rosario, farmacista, e da Anna Virgilio.
Appartenente a una famiglia della borghesia urbana, frequentò il liceo classico nella città [...] lo riportò alla ribalta della scena nazionale e gli valse una triplice elezione nei collegi di Trapani, Palermo I e Caltanissetta, oltre che un buon successo a Modica e Castroreale, nelle consultazioni a suffragio quasi universale (maschile) del 1913 ...
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giovare
Antonio Lanci
Ricorre con una discreta frequenza nel Convivio e nella Commedia; una sola volta nelle Rime. Ha generalmente il significato originario di " aiutare ", quindi " arrecare vantaggio [...] la suddetta interpretazione di g., è accolta, ira i moderni, dal Torraca, dal Sapegno, dal Bosco (cfr. D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 123). Lo stesso significato di " piacere " Si attribuisce al verbo, intendendo che come pronome relativo neutro ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...