Lucano, Anneo
Ettore Paratore
Il poeta latino è in If IV 90, collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Ovidio e, implicitamente, a Virgilio; in Cv IV XXVIII 13 è definito quello grande poeta Lucano. [...] G. Martellotti, D. e i classici, in " Cultura e Scuola " 13-14 (1965) 125-137; E. Paratore, L. e D., in Antico e nuovo, Caltanissetta-Roma 1965, 165-210; ID., D. e il mondo classico, in Dante, a c. di U. Parricchi, Roma 1965, 109-129; ID., L'eredità ...
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solo
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (e pronome) di media frequenza nell'opera dantesca (quasi centocinquanta presenze, escludendo i casi di dubbia attribuzione all'aggettivo o all'avverbio), con attestazioni [...] ] e pur testé formata, / non sofferse di star sotto alcun velo, è stata risolta da U. Bosco (D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 280) che spiega: " Eva... ha disobbedito... la creatura che meno avrebbe dovuto presumere di sé, essendo donna; essendo ...
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ORSI, Paolo
Irene Calloud
ORSI, Paolo (Pietro Paolo Giorgio). – Nacque il 17 ottobre 1859 a Rovereto – allora appartenente all’Austria, oggi in provincia di Trento – settimo di otto fratelli, da Pietro [...] affidati tre uffici: la Soprintendenza agli scavi e ai musei archeologici per le province di Siracusa, Catania e Caltanissetta (comprensiva allora di Enna), la Soprintendenza ai monumenti per le province di Siracusa e Catania e la Soprintendenza ...
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BASSINI, Angelo
Teodolfo Tessari
Nato a Pavia da Giacomo, possidente, e da Luigia Pozzi, vi fu battezzato il 29 luglio 1815Cadetto per leva nel 1836 nell'I.R. reggimento ussari "Imp. Alessandro delle [...] nelle vicende di quelle formazioni con le quali prima fu attraversata la Sicilia, (da Palermo a Misilmeri, Roccapalumba, Caltanissetta, Catania), e poi la penisola fino al Volturno. A Prizzi prima ed a Resuttano poi venne impegnato ad impedire ...
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BIVONA BERNARDI, Antonio
Francesco Brancato
Nacque a Messina il 24 ott. 1778 da Andrea Bernardi e da Maddalena Chiocciola, romani. Perduti ancor piccolo i genitori, fu adottato dal barone Antonino Bivona [...] di una nuova specie di cavallette che, proprio in quell'anno, avevano infestato i territori di Piazza Armerina, Caltanissetta e Caltagirone.
Per la carica che copriva influì notevolmente sulla regolamentazione del nuovo servizio forestale e sulla ...
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guerra
Vincenzo Valente
La parola, assente nella Vita Nuova, tocca la sfera dei riferimenti amorosi solo due volte: ne la mia guerra / la sua venuta mi sarebbe danno (Rime L 62); io de la mia guerra [...] la tradizione biografica (per l'insistenza sui termini bellici nel canto XI e nel XII, cfr. U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 334-335).
Gli esempi di g. nel Fiore ripresentano il significato generico già riscontrato di " contesa ": LXIX 2 ...
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dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] poesia dugentesca secondo D., in Medioevo e Rinascimento. Miscellanea B. Nardi, I, Firenze 1955, 79-101 (rist. in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 29-54); S. Pellegrini, Quando Amor mi spira, in Saggi di filologia italiana, Bari 1962, 113-124; A ...
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Pasifae (Pasife)
Antonio Martina
Moglie di Minosse re di Creta, figlia di Elio e della ninfa Perseide, sorella di Perse e di Eeta, re della Colchide, e della maga Circe, madre di Androgeo, Arianna, Fedra [...] . d. " VIII (1900) 472-480; U. Bosco, Il canto dei centauri (XII dell'Inferno), Roma 1937, ora in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 237 ss.; G. Mazzoni, Almae luces, malae cruces, in Studi danteschi, Bologna 1941; P. Renucci, D. disciple et juge du ...
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serafico
Dal latino seraphicus, vale " proprio dei Serafini " e qualifica tutto ciò che appartiene al coro dei Serafini e lo caratterizza. Secondo l'interpretazione tradizionale, seraphim vale " ardentes [...] l'importanza e il valore storico e religioso della figura di Francesco per D. non sono qui in discussione.
Bibl. - B. Nardi, Il canto di s. Francesco, in " L'Alighieri " V (1964) fasc. 2, 10-11; U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 319-320. ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] elezioni generali fatte con lo scrutinio di lista, sono nelle province mafiose dell'isola (Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta) una prova importante; non lo è meno, negli anni di Codronchi e del Commissariato Civile, il ricorso generalizzato ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...