LA VALLE
Luciano Buono
Famiglia di organari palermitani attivi in Sicilia nei secoli XVI e XVII, in stretti rapporti con l'ambiente musicale isolano che proprio nel tardo Rinascimento vide il fiorire [...] di S. Martino delle Scale); "otto bassi spezzati con soi canni per lo cromatico" (1638, organo di 8 piedi della matrice di Caltanissetta) di cui in seguito all'intervento di E. Marotta se ne realizzarono sette (ibid., pp. 139, 141, 151).
Riguardo la ...
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COBELLI, Giuseppina
Maurizio Tiberi
Nacque a Maderno (prov. di Brescia) l'11 agosto 1898 da Giuseppe, proprietario di un forno, e da Maria Bazzani, che in Germania era stata al servizio di Cosima Wagner, [...] e in Tosca di G. Puccini da un capo all'altro della penisola (Piacenza, Prato, Firenze, Terni, Caltanissetta, Vicenza) con echi immediati da parte della critica: quelle caratteristiche già evidenti e riconosciute ad Amsterdam come fondamentali della ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] , IX (1962), pp. 68 ss.; G. Macchia, Gli oscuri antenati del Don Giovanni di Mozart e D.,in La scuola dei sentimenti, Caltanissetta-Roma 1963, pp. 213-253; G. Natali, Il Settecento, I,2, Milano 1964, ad Indicem; G. Mazzoni, L'Ottocento, I,2, Milano ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] 31; A. Balduino, Letteratura romantica dal Prati al Carducci, Bologna 1967, pp. 121-122; G. Mariani, Storia della Scapigliatura, Caltanissetta-Roma 1967, ad Indicem; C. Orselli, A. B.: un riesame, in Chigiana. Rass. annuale di studi musicologici, n.s ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della...
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...