Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] cristiani di adorare un asino crocifisso (v. asino; IV, p. 951 seg.), erano tutti motivi per non offrire in pascolo alla calunnia dei pagani il segno della passione del Salvatore. Ma la pace data da Costantino alla Chiesa, l'apparizione della croce a ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] decisero ancora del destino della vecchia gloriosa capitale. È attribuito a Cambise un altro spogliamento dei templi tebani, ma è pura calunnia. Con i Lagidi Tebe tenne alta la testa e si ribellò la prima volta a Filopatore ed Epifane, sostenendo per ...
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Nacque in Firenze il 21 luglio 1515, nel popolo di San Pier Gattolini, da Lucrezia di Mosciano e da ser Francesco Neri notaio, oriundo da famiglia nobile, di mediocre fortuna, passata nel sec. XV da Castelfranco [...] F. venne accusato di "far setta", quasicché favorisse segretamente idee protestanti. Ma egli vinse, soffocò la calunnia, continuò a tenere in venerazione il Savonarola, contribuendo efficacemente a impedirne la condanna delle opere e seguitando a ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] afferma che il Medin (ch'egli chiama Medini) morì a Londra nel 1787 in prigione per debiti: ma dev'essere una calunnia, perché negli archivî criminali di Londra non s'è trovata traccia di lui. Il Medin era un valente letterato: il Burney, che ...
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INTERROGATORIO (fr. interrogatoire; sp. interrogatorio; ted. Verhör; ingl. examination)
Vincenzo MANZINI
Questo termine, nel suo senso giuridico-penale, serve a designare quel particolare rapporto che [...] , o a mentire nel merito, ma dà false generalità o accusa persone innocenti, risponde di falsità o di calunnia.
L'interrogatorio di polizia giudiziaria e quello reso nell'istruzione debbono essere raccolti esattamente e dettagliatamente in apposito ...
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MAZZA, Angelo
Marco Catucci
– Nacque a Parma il 16 nov. 1741, ultimo dei ventiquattro figli di Orazio e di Rosa Benelani. Nel 1753, alla morte del padre, entrò nel collegio di Reggio Emilia, dove ebbe [...] . Il M. denunciò i suoi assalitori a du Tillot, che non gli credette, cosicché da accusatore si ritrovò accusato di calunnia. Fu costretto agli arresti per due mesi e in luglio fu invitato ad allontanarsi dalla città. In attesa del richiamo si ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] di Genova: circolò allora la voce - plausibile, malgrado la successiva smentita dello stesso L. che la definì una "vera calunnia" (La mia nunziatura, ed. Pirri, p. 5) - che la sua promozione fosse da attribuire alla volontà del segretario di ...
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antimachiavellismo
Alessandro Campi
Tra il giudizio che si legge nell’Apologia ad Carolum V del cardinale Reginald Pole (→), che nel 1539 definiva il Principe un libro «scritto dal dito di Satana» e [...] modo d’essere e vivere considerato dissacrante, immorale e incline alla blasfemia, sino a scivolare per questa via nella calunnia e nel discredito personali travestiti da dissenso intellettuale. Almeno sino alla metà del 18° secolo, quando un nuovo ...
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Guicciardini, Luigi
Francesco Ronco
Figlio primogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, e fratello di Francesco (→), nacque a Firenze nel 1478 e ivi morì nel 1551. Quasi nulla [...] sul verso l’autografo del Canto de’ ciurmadori e sul recto, di mano di G. e forse sua, una Canzona della calunnia (cfr. M. Martelli, Un nuovo autografo di Niccolò Machiavelli, «Studi di filolologia italiana», 1978, 36, pp. 407-17; → Rime sparse).
A ...
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CAPRIS, Gaspare
Angela Dillon Bussi
Nacque quasi certamente nell'ultimo ventennio del sec. XV, da Stefano e da Ginevra (o Valenza) Balbiano, secondo alcuni a Torino; ma più probabilmente a Vercelli, [...] anche il C. accenni a disordini, a sopraffazioni, alla povertà dei gentiluomini rimasti fedeli alla causa sabauda, alla calunnia che spesso li perseguita, motivi ricorrenti in tutta la corrispondenza dell'epoca, i termini non sono mai drammatici.
Con ...
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calunnia
calùnnia s. f. [dal lat. calumnia]. – Diceria, imputazione o denuncia, coscientemente falsa, con cui si attribuisce a una persona una colpa, un reato o comunque un fatto che ne offenda la reputazione: inventare, spargere, diffondere...