Cambridge, platonici di
Denominazione sotto cui si comprende un gruppo di filosofi, teologi e moralisti inglesi del sec. 17°. Ispirandosi in parte al De veritate di Herbert di Cherbury e in parte alle [...] dottrine dell’Accademia platonica di Firenze (soprattutto a Ficino e Pico della Mirandola), in polemica con il calvinismo oltre che con il materialismo (particolarmente di Hobbes), i platonici di C. riaffermavano l’innatismo in campo gnoseologico e ...
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Figlio (Simmern 1515 - Heidelberg 1576) del duca Giovanni II di Simmern, educato cattolicamente, sposò (1537) Maria di Brandeburgo-Kulmbach, che influì sulla sua conversione al luteranesimo. Succeduto [...] ) all'elettore Ottone Enrico, nel Palatinato, ebbe vivo interesse per i problemi religiosi; dopo un profondo studio del calvinismo, ne divenne seguace e fece redigere (1562) il noto catechismo di Heidelberg. Si trovò pertanto in Germania in contrasto ...
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Scrittore politico (Torino 1698 - L'Aia 1737). Entrato nella corte di Vittorio Amedeo II fin dal 1707, fu suo consigliere nella politica ecclesiastica durante il periodo di aspra tensione del re con la [...] Santa Sede; migliorati i rapporti tra le due corti, andò esule a Londra (1726), anche a causa della conversione al calvinismo che lo aveva reso isolato in patria. Ufficialmente bandito dagli stati sardi (1728), dopo aver visto fallire il suo ...
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Avventuriero, diplomatico e storico del sec. XVII. Figlio illegittimo di un Arconati, della nobile famiglia milanese, e di una Lamberti, dopo una giovinezza tempestosa, riparò nel 1674 a Ginevra, inseguito [...] dall'accusa di avere, in Roma, tirato un'archibugiata a un alto prelato. A Ginevra passò al calvinismo, e visse pubblicando libelli anticattolici e servendo a un tempo, come spia segreta, due nazioni nemiche: la Francia e la Spagna. Espulso dall' ...
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MELISSUS, Paul Schede detto
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato a Mellrichstadt (Baviera) nel 1539, morto a Heidelberg nel 1602. Giunto, dopo compiuti gli studî, a Vienna, vi fu incoronato poeta e [...] (1564) grazie alle sue poesie celebratorie. Nel 1667 viaggiò in Francia, si fermò indi due anni a Ginevra, passando al calvinismo. Dal 1571 fu a Heidelberg, che lasciò nel 1377 per un soggiorno triennale in Italia; a Padova fu nominato comes ...
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Poeta tedesco (Melrichstadt, Baviera, 1539 - Heidelberg 1602). Negli anni 1560-64 fu a Vienna, dove cantò in latino le lodi dell'imperatore Ferdinando e del suo successore Massimiliano II, ricevendone [...] . Diede poi inizio a una vita errabonda, che fra l'altro lo portò negli anni 1568-70 a Ginevra, dove aderì al calvinismo. In Italia negli anni 1577-80 e quindi ancora in Francia e in Inghilterra, dal 1586 fino alla morte diresse la biblioteca ducale ...
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Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] deposto l'abito ecclesiastico, andò peregrinando di città in città; fu a Ginevra (1579), dove per alcuni mesi abbracciò il calvinismo, a Tolosa, a Parigi (dove pubblicò nel 1582 il De umbris idearum e la commedia il Candelaio), in Inghilterra (1583- ...
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Teologo e riformatore religioso della Nuova Inghilterra, nato a Newport (Rhode Island) il 7 aprile 1780, morto a Bennington (Vermont) il 2 ottobre 1842. Fu educato nella sua famiglia ai principî dell'ortodossia [...] congregazionalistica di Boston.
Era il tempo nel quale l'unitarianesimo stava sviluppando il suo processo di revisione del calvinismo; e nell'interno del congregazionalismo la divisione fra la tradizione ortodossa e la corrente liberale si faceva più ...
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Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530 - Jarnac 1569); figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme e di Françoise d'Alenqon, si diede alla carriera delle armi e combatté in Piemonte [...] ) e a San Quintino (1557). Per rivalità verso i Guisa e per influsso della prima moglie, la calvinista Éléonore de Roye, nel 1558 aderì al calvinismo. Condannato a morte nel 1560, sotto l'accusa di aver tramato la congiura di Amboise, fu salvato solo ...
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Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, staccatasi da quella cattolica nel 1533, quando Enrico VIII, fatto pronunciare dall’arcivescovo Cranmer l’annullamento del matrimonio e il divorzio da Caterina [...] la Santa Sede e sottomettevano il clero alla Corona. Sotto Edoardo VI la C.a. accolse alcuni elementi del calvinismo (1552-53), pur conservando l’episcopato e buona parte della liturgia cattolica. Dopo il tentativo di restaurazione del cattolicesimo ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...