Caracciolo, Galeazzo
Marchese di Vico (Napoli 1517-Ginevra 1586). Aristocratico napoletano, si legò al circolo di J. de Valdés e abbracciò le idee riformate. Inquisito dal Santo uffizio, nel 1551 lasciò [...] l’Italia e andò in esilio a Ginevra, dove aderì al calvinismo e assunse importanti funzioni nella comunità riformata italiana. Furono celebri la sua biografia, scritta da N. Balbani (1522-87), e un ritratto che gli dedicò B. Croce. ...
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Famiglia principesca polacca, originaria della Lituania; si imparentò con gli Iagelloni, giunse al massimo della sua potenza nel sec. 16º e rimase anche nei secoli successivi una delle maggiori famiglie [...] dei capi della sedizione di M. Zebrzydowski (1606). Janusz (1612-1655), grande etmano di Lituania, si alleò, per difendere il calvinismo e l'autonomia lituana, con Carlo Gustavo di Svezia contro la Polonia. Bogusław (1620-1669), durante la guerra di ...
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Conde, Louis I di Borbone, principe di
Condé, Louis I di Borbone, principe di
Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530-Jarnac 1569). Figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme [...] e di Françoise d’Alençon, si dedicò alla carriera militare. Convertitosi al calvinismo (1558), assunse, nel 1560, la direzione del partito ugonotto. Sconfitto nella battaglia di Jarnac (1569), fu preso prigioniero e ucciso. ...
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Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] n. 1500 circa - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere ...
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Conte palatino (Zweibrücken 1526 - Nessun, Limoges, 1569). Succedette al padre Ludovico II nel 1532, sotto la tutela dello zio Roberto, che aderì al protestantesimo. Protestante egli stesso, promulgò nel [...] suo ducato l'interim di Augusta (1548) e riformò la chiesa secondo i consigli di Melantone. Favorì anche il calvinismo e concesse appoggio militare agli Ugonotti. ...
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Conde, Henri I di Borbone, principe di
Condé, Henri I di Borbone, principe di
Nobile francese (La Ferté-sous-Jouarre 1552-Saint-Jean-d’Angély 1588). Primogenito di Louis I; capo del partito ugonotto [...] san Bartolomeo (1572), fu costretto, dopo lunga resistenza, ad abiurare il calvinismo (ott. 1572). Riuscì tuttavia nel 1575 a fuggire a Strasburgo e, tornato al calvinismo e riconosciuto governatore generale degli ugonotti del Midi, diresse ancora la ...
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Ecclesiastico e uomo politico (n. 1525 - m. Avignone 1574), figlio del duca Claudio, fu nominato (1538) arcivescovo di Reims, poi (1547) cardinale-duca di Reims, su istanza del re Enrico II. Fu in primo [...] piano nella politica col fratello Francesco, sotto Enrico II, Francesco II e Carlo IX. Fu nemico implacabile del calvinismo e (1562) guidò la delegazione francese al Concilio di Trento, ove però sostenne la superiorità del concilio sul papa. ...
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Scrittore politico (Torino 1698 - L'Aia 1737). Entrato nella corte di Vittorio Amedeo II fin dal 1707, fu suo consigliere nella politica ecclesiastica durante il periodo di aspra tensione del re con la [...] Santa Sede; migliorati i rapporti tra le due corti, andò esule a Londra (1726), anche a causa della conversione al calvinismo che lo aveva reso isolato in patria. Ufficialmente bandito dagli stati sardi (1728), dopo aver visto fallire il suo ...
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Figlio (Simmern 1515 - Heidelberg 1576) del duca Giovanni II di Simmern, educato cattolicamente, sposò (1537) Maria di Brandeburgo-Kulmbach, che influì sulla sua conversione al luteranesimo. Succeduto [...] ) all'elettore Ottone Enrico, nel Palatinato, ebbe vivo interesse per i problemi religiosi; dopo un profondo studio del calvinismo, ne divenne seguace e fece redigere (1562) il noto catechismo di Heidelberg. Si trovò pertanto in Germania in contrasto ...
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Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530 - Jarnac 1569); figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme e di Françoise d'Alenqon, si diede alla carriera delle armi e combatté in Piemonte [...] ) e a San Quintino (1557). Per rivalità verso i Guisa e per influsso della prima moglie, la calvinista Éléonore de Roye, nel 1558 aderì al calvinismo. Condannato a morte nel 1560, sotto l'accusa di aver tramato la congiura di Amboise, fu salvato solo ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...