Teologo (Eaux-Vives, Ginevra, 1794 - Ginevra 1872). Resse la chiesa protestante francese di Amburgo (1818-22), poi quella franco-tedesca di Bruxelles (1823-31), quindi, tornato a Ginevra, divenne il rappresentante [...] ricordano: Histoire de la réformation au XVIe siècle (5 voll., 1835-53); Histoire de la réformation en Europe aux temps de Calvin (8 voll., 1862-78); Le Protecteur ou la République d'Angleterre aux jours de Cromwell (1848); Trois siècles de luttes en ...
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. Castello nella Bretagna, i cui signori cominciano a essere ricordati dall'inizio del sec. XIII. La loro famiglia è stata illustrata specialmente, nel sec. XIV, da Giovanni maresciallo di Bretagna; e [...] (1551-1614), signore, poi marchese, di Lavardin, che prese parte attivissima alle guerre di religione del sec. XVI. Dapprima calvinista, passò dopo la notte di S. Bartolomeo nei ranghi cattolici, poi in quelli della Lega; ma all'avvento al trono di ...
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Architetto e pittore ungherese. Nato il 1° febbraio 1868 a Temesvár (ora TimiŞoara), studiò a Budapest, a Parigi e a Vienna, e viaggiò molto in Italia. Con M. Kallina edificò il Ridotto di Budapest (1896) [...] europea con gli esempî dell'architettura paesana. I suoi ultimi lavori sono la nuova chiesa cattolica di Győr e quella calvinista di Rákosszentmihály, tutt'e due del 1928. Come pittore, è stato allievo a Budapest dello Székely, del Lotz e del ...
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BRUTO, Giacomo
Anne Jacobson Schutte
La vita del B. può essere ricostruita soltanto sulla base degli atti del processo da lui subito come eretico recidivo davanti al tribunale dell'Inquisizione di Palermo [...] quali il B., ricordando l'esempio di un "luterano" bruciato a Roma, avrebbe affermato che morire per la fede luterana e calvinista era un martirio. Il B. ammise soltanto di aver potuto fare una o due di queste ridicole affermazioni, quando, però, il ...
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Chiesa cristiana organizzata sulla base di una gerarchia ecclesiastica che ha al vertice il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo dei vescovi. L'attributo [...] suo distacco dal papato cattolico, ma la differenzia anche, per la rigorosa fisionomia gerarchica, dal protestantesimo luterano e calvinista. Dall'anglicanesimo sono nate tre principali C.e.: quella metodista, quella di Scozia e la Chiesa protestante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nel 1555, il principio del cuius regio, eius et religio, vale a dire la possibilità, [...] è compreso tra la riflessione sul suo destino futuro e l’occupazione del ruolo che gli è stato assegnato nel mondo. Calvino riconosce che l’uomo è sospeso tra due mondi, ma proprio la consapevolezza della sua condizione gli impedisce di scivolare in ...
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Teologo puritano (n. nello Hertfordshire 1535 circa - m. Warwick 1603). Prof. di teologia a Cambridge (1569), ebbe vivaci polemiche con il vicecancelliere John Whitgift, che gli tolse il posto. C. andò [...] poi in patria, fu imprigionato più volte e (1591) processato; liberato, si ritirò a Guernsey (1595-98) e passò a Warwick gli ultimi anni di vita. Le sue opere di apologetica calvinista furono tra i testi fondamentali del puritanesimo inglese. ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] si diedero alla pirateria (gueux del mare). Il duca d'Alba istituì un tribunale dei torbidi e mandò a morte centinaia di calvinisti. Il principe d'Orange dalla Germania invase il paese nel 1568; lo stesso fece suo fratello Ludovico conte di Nassau (v ...
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TRISSINO, Alessandro
Chiara Quaranta
– Figlio naturale di Giovanni, nacque intorno al 1523, secondo le indicazioni desumibili dal fascicolo processuale conservato a Venezia (Archivio di Stato, Sant’Ufficio, [...] -99); P. Geisendorf, Livre des habitants de Genève, II, Ginevra 1963, p. 100; A. Olivieri, A. T. e il movimento calvinista vicentino del Cinquecento, in Rivista di storia della Chiesa in Italia, XXI (1967), pp. 54-117; A. Stella, Dall’anabattismo al ...
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Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547 - Lovanio 1606). Animato da un atteggiamento sincretistico, fu influenzato soprattutto da Tacito e da Seneca nell'elaborazione delle sue teorie sulla politica [...] di peregrinazione da Colonia ad Anversa a Lovanio, dove insegnò per breve tempo (1576); passò quindi all'università calvinista di Leida (1578). Questo fece pensare a una adesione al protestantesimo, ma si trattò invece di un esteriore accomodamento ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...