Figlia (Bar 1515 - Edimburgo 1560) di Claudio duca di Guisa, vedova di Luigi II di Borbone, duca di Longueville, sposò (1538) Giacomo V di Scozia; rimasta vedova, fu reggente per la figlia Maria Stuarda [...] riuscì a rompere il fidanzamento della figlia con il principe di Galles (Edoardo VI), promettendola al delfino di Francia (Francesco II). Avendo il calvinista J. Knox preso il sopravvento in Scozia, Maria ricorse (1560) alle armi francesi mentre i ...
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ZUIDERZEE (vol. XXxV, p. 1050)
Nella primavera del 1941 furono compiuti i lavori per il prosciugamento del polder Nord-Est che ha aggiunto al territorio olandese 47.700 ettari di ottima terra coltivabile. [...] che in parte si recano ancora sul mare del Nord, e finora anche i suoi tradizionali costumi e la sua tenace fede calvinista. Delle terre nuove finora 27.000 ettari sono dissodati e vi erano stabiliti 2300 ab. (1942). Il dissodamento è stato assai ...
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Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio [...] le lettere e per la filosofia, seppe formarsi una cultura letteraria, grazie anche alla complicità del precettore, il calvinista francese Duhan de Jandun. L'insofferenza per la rozzezza e il formalismo militaresco dell'ambiente prussiano maturò, nel ...
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Alfònso II d'Este duca di Ferrara, Modena e Reggio. - Combatté contro i turchi al fianco dell'imperatore Ferdinando I d'Austria per la riconquista dell'Ungheria, ma non riuscì a ottenere in cambio il [...] alla corte francese, salì al trono il 26 nov. 1559. Rimandata per volontà di Pio IV in Francia la madre, calvinista (1560), tenne corte fastosa, presso cui trovarono appoggio letterati ed artisti quali G. B. Guarini, G. B. Pigna, Francesco Patrizi ...
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USHER (anche Ussher), James
Teologo anglicano nato a Dublino il 4 gennaio 1581, morto a Reigate il 21 marzo 1656. Nel 1605 parroco a Fingals, quindi cancelliere della cattedrale di S. Patrizio a Dublino [...] sua politica ecclesiastica una tendenza conciliatorista, nel senso di rianicinare l'alta chiesa anglicana al clero calvinista irlandese. Ma tutti i suoi tentativi fallirono sistematimmente (i suoi cosiddetti 104 "articoli irlandesi" furono respinti ...
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Umanista e pedagogista francese (Nîmes 1491 - Ginevra 1561). Direttore dalla fondazione (1540) del Collegio e università delle arti di Nîmes, ne espose nel discorso inaugurale, pubblicato lo stesso anno, [...] la direzione nel 1547 ma dovette ben presto lasciarla definitivamente per un'accusa d'eresia dovuta alla sua fede calvinista; lasciò allora Nîmes (1551) stabilendosi a Ginevra, nella cui accademia fu nominato professore di filosofia nel 1560. Tra i ...
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PARUTA, Niccolo
Martin Rothkegel
PARUTA, Niccolò. – Nacque probabilmente negli anni Venti o all’inizio degli anni Trenta del Cinquecento dal ricco cittadino veneziano Gian Giacomo Paruta, che a quanto [...] proprio nel centro dell’ortodossia riformata suggerisce piuttosto che in un primo momento egli facesse propria la fede calvinista e che maturasse orientamenti più radicali solo in Svizzera, dove tra gli esuli italiani religionis causa fervevano i ...
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Città dei Paesi Bassi (1.131.690 ab. nel 2018), nella provincia dell’Olanda Settentrionale, situata sull’estremo tronco del fiume Amstel canalizzato. È capitale dei Paesi Bassi (l’Aia è la sede del governo [...] fu interrotta né dal dominio spagnolo né dalla concorrenza di Anversa. Dal 1530 si andò accentuando l’infiltrazione calvinista (in particolare tra la borghesia), finché nel 1578 una rivolta appoggiata dalle truppe di Guglielmo il Taciturno rovesciò ...
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TISZA Kálmán (Colomanno)
Giulio de Miskolczy
Statista ungherese, nato il 10 dicembre 1830 a Geszt, morto il 23 marzo 1902 a Budapest. Impiegato del Ministero della pubblica istruzione negli anni 1848-1849, [...] studiare le istituzioni economiche e politiche dei paesi occidentali. Nel 1855 venne eletto sostituto-tutore della diocesi dei calvinisti di Nagyszalonta. Il nome di T. divenne popolare in tutto il paese allorquando, nella riunione di Debrecen, egli ...
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Primo tipografo romeno. Era diacono a TargoviŞte, capitale allora del principato di Valacchia. Verso l'anno 1557 passò in Transilvania, assumendo la direzione della tipografia, con lettere cirilliche, [...] a stampare una collana di libri scritti in romeno necessarî alla propaganda luterana, e, più tardi - dopo il 1564 - anche calvinista, tra i Romeni di Transilvania. Sotto l'influsso del protestantesimo e sostenuto dai sindaci sassoni di BraŞov e della ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...