Scenografo svizzero, nato a Ginevra nel 1862, morto nel 1928. La sua attività s'inizia col primo opuscolo da lui pubblicato, La mise en scène du drame wagnérien, nel 1895. Trionfava allora generalmente [...] lineare scenografia del ginevrino uno spirito di rinuncia e di gelidità più volte definito, dai nostri critici, quale protestante e calvinista.
Opere: La mise en scène du drame wagnérien, Parigi 1895; Die Mu.'ik und die Inscenierung, Monaco 1899. ...
Leggi Tutto
Filologo, nato a Ginevra il 18 febbraio 1559, morto a Londra il 14 luglio 1614. Era di famiglia francese protestante. A Ginevra compì gli studî classici, che estese anche alla teologia, alla giurisprudenza [...] riguardato quale una gloria della filologia classica francese. Da non dimenticare è un'opera di suo figlio Merico, teologo calvinista: Vindicatio patris adversus impostores (1624).
Bibl.: F. Hoffmann, I. C., Lipsia 1880; L. J. Nazelle, I. C., sa vie ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] pagine degli statuti municipali e mercantili delle città italiane, le quali hanno generato prima di Martino Lutero, di Giovanni Calvino, di Bernard de Mandeville, di Adam Smith, di John Locke e di Benjamin Franklin, la nascita dell’homo oeconomicus ...
Leggi Tutto
CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] nel C., ma anche, ad esempio, nel suo collega di Chiavenna Scipione Lentulo: entrambi italiani e passati attraverso l'esperienza calvinista, dalle porte d'Italia, dalla Valtellina, tentarono, fra i pochi, di riportare all'Italia quel vangelo per cui ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà del Seicento, dopo decenni di contrasti fra corona e Parlamento, l’Inghilterra [...] della società locale –, appartengono alla Chiesa nazionale irlandese, modellata su quella anglicana anche se più vicina al modello calvinista.
Da parte sua Giacomo I è un fervente assertore dell’assolutismo monarchico e governa senza tener conto del ...
Leggi Tutto
DA PORTO, Iseppo
Mauro Scremin
Fu figlio di Girolamo di Giovanni di Francesco e della nobile vicentina Angela Barbaran, nipote di Francesco Da Porto, collaterale generale delle milizie della Repubblica [...] altri cinque o sei non identificati. Non sono noti gli esiti del processo del 1547, tuttavia rimane il fatto che il calvinismo negli anni seguenti riusciva a diffondersi maggiormente e a crearsi una vera e propria struttura interna. Il D. non sembrò ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Ottocento è stato chiamato il secolo protestante per la vitalità dimostrata dalle [...] e tanto salda da svolgere, ad esempio, un importante ruolo in Germania nel resistere alla teologia sincretistica tra calvinismo e luteranesimo, voluta dal re di Prussia Federico Guglielmo III (Unione prussiana, 1817-1835). La seconda grande corrente ...
Leggi Tutto
FILIARCHI, Cosimo
Dario Busolini
Nacque a Pistoia nel 1520, figlio del capitano Piero di Daniele e di Lucrezia Gheri, una nipote del vescovo di Fano, Goro Gheri. Avviato presto al sacerdozio e allo [...] 'essa al papa), una difesa della dottrina cattolica del battesimo, il libero arbitrio e il peccato originale contro quella calvinista della predestinazione. Di nuovo a Roma, nel 1577 pubblicò presso G. De Angelis l'Enchiridion sive manuale sacerdotum ...
Leggi Tutto
TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
*
. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] caso erano limitate ai contraenti, quella di Augusta (1555) a cattolici e luterani, nell'esclusione dei riformati seguaci di Calvino e Zuinglio, la successiva di Vestfalia (1648) a queste tre confessioni, a parte poi che i contraenti erano i principi ...
Leggi Tutto
Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] i Boemi, ora pretenderanno i sudditi d'Austria, di Slesia, di Stiria.
Anni di attesa nervosa, fra il 1598 e il 1610. L'ex calvinista, che è ora re di Francia, attira su di sé gli sguardi dell'Europa: e guardano a lui come a segnacolo Olandesi, e ...
Leggi Tutto
calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...