FRANCIOTTI (Franchetti, Franciotto) Nicolao (Niccolò,Nicolas)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Lucca, probabilmente nel 1493, da Stefano di Gian Piero e da Angela di Battista di Poggio.
La famiglia [...] pour eux vers des plus grands princes de l'Europe" (L'histoire de France, II, p. 181).
Nel frattempo l'adesione al calvinismo aveva procurato al F., l'8 maggio 1569, una denuncia dell'Inquisizione romana all'Offizio sopra la religione di Lucca, ma a ...
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GUERRIERI, Basilio
Mario De Gregorio
Nacque a Chiusdino, presso Siena, da Tommaso, probabilmente all'inizio del XVI secolo. Fu a lungo al servizio della Balia senese come barbiere (barbitonsor). Testimonianze [...] , ma la sua azione non aveva mancato di esplicitarsi anche in precedenza, quando aveva favorito l'azione di penetrazione calvinista nei monasteri femminili agostiniani sostenuta, nel 1545, da Dionisia Rocchi, e verso i domenicani del convento di S ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] i propri privilegi sul trasporto di merci (ibid. 179, c. 234). Infine la Francia presentava la minaccia di "contagio" calvinista, specie a partire dalla vicina Montpellier.
Sul piano esterno il D. fu coinvolto in tutti gli aspetti della guerra: suo ...
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La musica come artigianato, scienza e lode a Dio
Johann Sebastian Bach operò nella Germania del nord tra Seicento e Settecento. Il severo ambiente culturale di religione luterana richiedeva musica organistica [...] Leopold invitò il compositore a Cöthen con il ruolo di maestro di cappella. La corte di Cöthen era di religione calvinista e dunque non richiedeva musica sacra al maestro di cappella, bensì musica strumentale destinata ad allietare la vita di corte ...
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DIOTALLEVI, Francesco
Matteo Sanfilippo
Nacque a Rimini nel 1580 da nobile famiglia locale. Si sa ben poco della sua infanzia ed adolescenza. Inviato a studiare filosofia e teologia al Collegio Romano [...] controllo della Chiesa polacca. Nel 1615 il D. si trovò a fronteggiare uno scandalo di una certa entità a Danzica: il fratello calvinista di un cattolico che in punto di morte aveva chiesto l'estrema unzione aveva gettato giù per le scale di casa il ...
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FANCELLI, Gian Pietro
Carlo Fantappiè
Nacque a Siena nel luglio 1682 da Girolamo, cancelliere del magistrato dei Conservatori, e da Nobilia Bigelli, secondo di quattro figli. Fu inviato nel seminario [...] dello stile, la pronta memoria e la delicata pronuncia. Nei suoi corsi si occupò della confutazione delle teorie del pastore calvinista J. Daillé e di quelle del giurista Y. de Barbeyrac circa la morale dei padri della Chiesa.
Nel 1727 Giulio ...
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Boulainvilliers, Henri de
Vincenzo Lavenia
Conte di Saint-Saire, nacque nel 1658 e si formò come Montesquieu a Juilly, dove ebbe per maestro Richard Simon. A causa del dissesto del suo casato visse [...] -italiano che finì per mescolare la polemica contro i gesuiti e il papato, il gallicanesimo, la dottrina di resistenza calvinista, l’antiromanesimo giuridico e la reazione nobiliare contro le reggenti e la loro ragion di Stato estranea alla Francia ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] S.: nel sec. XVI l'avevano riproposto i protestanti nelle regioni nelle quali erano perseguitati: famosa al proposito l'apologia di Calvino al re di Francia: ma qui il concetto non aveva avuto sviluppi. L'esperienza che è a base delle riflessioni di ...
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GROOT, Huig van (Grotius)
Gioele Solari
Nacque il 16 aprile 1583 a Delft (Olanda). Avuta la prima educazione da un pastore riformato, nel 1594 s'immatricolava nell'università di Leida, dove ebbe a maestri [...] .
Il C. fu avverso al dogma luterano della giustificazione per la fede senza le opere, al dogma più propriamente calvinista della predestinazione e della grazia; egli vedeva in tali dogmi il disconoscimento dei valori umani, specialmente di quelli ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] il V. dall'Inghilterra. Dopo altri tre anni passati a Strasburgo, dove però gli mancò la tolleranza reciproca (fra luterani e calvinisti) di prima, il V. si recò a Zurigo e vi divenne professore di teologia e di ebraico, occupandosi anch'egli della ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...