Calvinista (n. Tournai 1530). Avvocato, passato al calvinismo, redasse (1565) la petizione a Margherita di Parma, reggente dei Paesi Bassi, per la cessazione delle persecuzioni contro i gueux. Tentò di [...] ottenere l'appoggio dei principi luterani tedeschi, vagheggiando anche una più ampia alleanza politica con i cattolici, contro Filippo II di Spagna. Ma gli insuccessi lo persuasero della necessità della ...
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Calvinista (La Margelle, Borgogna, 1534 - Montrichet, Vaud, 1613). Con altri tredici ginevrini partecipò al tentativo francese di N. Villegagnon di fondare una colonia ugonotta nell'attuale baia di Rio [...] de Janeiro (1556); ritornò (1558) in Europa e, divenuto pastore calvinista al Montrichet, trasse dalla sua esperienza americana una Histoire d'un voyage fait en la terre du Brésil (1577), che è una delle prime esaltazioni del "buon selvaggio". ...
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Calvinista francese (Nîmes 1647 - Montpellier 1698); avvocato a Castres, dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) si rifugiò in Svizzera, donde cercò di provocare, con scritti, appelli e trattative, [...] l'unione dei riformati di tutta Europa contro Luigi XIV. Fu anche a Stoccarda, Lipsia, Berlino, ecc. Promosse (1689-91) l'insurrezione delle Cevenne. Rientrato segretamente in Francia nel 1697, fu arrestato, ...
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Calvinista francese (n. Castres 1709 - m. 1777). Accusato (1762) di aver ucciso la figlia, suicidatasi invece per le persecuzioni dei cattolici, fu condannato in contumacia a morte dal Tribunale di Tolosa. [...] Come già per J. Calas, Voltaire si fece difensore dell'innocenza di S. e (1769) ottenne l'annullamento della sentenza ...
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Calvinista belga (n. forse Bruxelles 1532 circa - m. Austruweel, Anversa, 1576), fratello di Philippe. Fu uno dei firmatarî del compromesso dei nobili a Breda (1566) con il quale si chiedeva a Filippo [...] II l'abolizione dell'Inquisizione; seguì il fratello nella lotta contro la Spagna e morì in combattimento ...
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Calvinista (Caraglio, Cuneo, 1482 - Chiavenna 1563). Agostiniano, resosi sospetto per alcuni suoi sermoni, fuggì (1541) e riparò nel cantone dei Grigioni; poi, a Chiavenna, fu il capo di una comunità zwingliano-calvinistica. [...] Sostenne molte polemiche contro gli anabattisti e in particolare con Camillo Renato sul problema della Cena ...
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Calvinista (Villeneuvede-Berg, Ardèche, 1695 - Losanna 1760); fu l'organizzatore delle "chiese nel deserto" (gruppi riformati che praticavano il culto in luoghi disabitati) e di una scuola teologica per [...] i riformati francesi, a Losanna, e il restauratore del calvinismo francese. ...
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Signore di Beauval (Rouen 1657 - Aia 1710), fratello di Jacques, fu calvinista e avvocato al parlamento di Parigi. La revoca dell'editto di Nantes lo costrinse a fuggire in Olanda (1687), ove con l'Histoire [...] des ouvrages des sçavans (25 voll., 1687-1709) continuò le Nouvelles de la République des lettres di Bayle e fu tra i primi a propugnare il principio della tolleranza religiosa (Tolérance des religions, ...
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Ebraista (Heidelberg 1618 - Groninga 1679), calvinista, figlio del teologo Jonann Heinrich (Emden 1583 - Groninga 1644) del quale pubblicò le opere; professore di lingue orientali a Groninga (1643), fondatore [...] della scuola grammaticale (continuata da Danz e da Schultens); seguace di Cocceio, fu in continua polemica col Maresio (Samuel des Marets). È autore, tra l'altro, di varî commenti biblici (a Geremia, ai ...
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Scrittore francese (Metz 1659 - Berlino 1715); calvinista e costretto a rifugiarsi in Prussia, nelle sue Réflexions politiques (1685) sostenne i diritti dei riformati di Francia, colpiti dalla revoca dell'Editto [...] di Nantes, questione sulla quale ritornò poi con un dottissimo Mémoire (1688). Scrisse anche opere di erudizione storico-letteraria ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...