guèrre di religióne Conflitti a sfondo religioso, tra protestanti e cattolici, che lacerarono l'Europa tra il 16° e il 17° secolo. Scoppiarono in Germania, in Francia, nei Paesi Bassi e nei paesi dell'Europa [...] clamoroso fu il massacro della notte di San Bartolomeo (23-24 ag. 1572), quando a Parigi vennero uccisi tremila ugonotti (i calvinisti francesi). Le guerre si conclusero con l'ascesa al trono di Enrico IV e la concessione dell'Editto di Nantes che ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] estremismo religioso. Cacciato via di casa dal padre adirato, viaggiò all'estero per due anni, studiando sotto il teologo calvinista Moïse Amryaut a Saumur e visitando Torino nel 1664, in compagnia di Roberto Spencer, poi duca di Sunderland. Questa ...
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Farel, Guillaume
Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489-Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l’influenza dell’umanesimo religioso di Lefèvre d’Étaples; deciso e conseguente, [...] ; abile e impetuoso ebbe successo e nel 1537 ottenne persino, per sé e i fratelli, il diritto di cittadinanza. Poi comparve Calvino, che F. sostenne nelle prime lotte e col quale fu anche esiliato; poi, poco a poco, accanto alla personalità del nuovo ...
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Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] nella gerarchia tendenze cattolicizzanti. Durante la Rivoluzione di O. Cromwell i puritani trionfarono: la Chiesa anglicana fu calvinista e presbiteriana. La restaurazione ristabilì poi il vecchio anglicanesimo. All’inizio del sec. 18° si delineavano ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] attuò una rigida organizzazione teocratica e codificò le tesi riformate, accentuando il tema della predestinazione. La dottrina calvinista (o riformata) si diffuse in Europa e nelle colonie inglesi in America. In Inghilterra, a seguito della politica ...
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GHIRLANDA, Gerolamo (Girolamo)
Guido Dall'Olio
Nacque a Carrara, dal notaio Pandolfo, dopo il 1495. Nel ristretto ambiente del marchesato di Massa il padre doveva essere un personaggio di una certa rilevanza, [...] molti altri eterodossi italiani dell'età sua, era passato da un iniziale valdesianesimo a dottrine più radicali, di tipo calvinista e sacramentario. L'amicizia con Virginio ebbe forse origine da un soggiorno di quest'ultimo a Bagni di Lucca, avvenuto ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] nazionalismi, ha rappresentato un atto di autoalienazione. Si è voluto vedere in Lutero l'apostolo dell'autorità statale illimitata, mentre Calvino, per il quale la sovranità di Cristo era al di sopra di ogni cosa, è stato frainteso come fautore dell ...
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(lat. Helvetii) Antica popolazione celtica. Dapprima (forse dal 5° sec. a.C.) abitò fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo, alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’ Elvezia, odierna [...] elvetiche Confessioni di fede riformata elaborate ed emanate in Svizzera. Si sogliono distinguere in due gruppi, le zwingliane e le calviniste. Il primo gruppo consta delle 67 tesi di H. Zwingli (1523), delle 10 tesi di Berna (1528), della Confessio ...
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missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] Poi, soprattutto per iniziativa di missionari che facevano parte di Chiese dissenzienti da quelle anglicana e calvinista, il fenomeno s’allargò. Anglicani, calvinisti, appunto, e poi anche luterani si impegnarono a fondo e all’inizio del Novecento i ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] di concordia (1577). Con la nascita del luteranesimo (ufficialmente riconosciuto con la pace di Augusta del 1555) e del calvinismo (riconosciuto solo con la pace di Vestfalia del 1648), il cristianesimo occidentale divenne pluralista, anche se le tre ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...