Figlio ed erede (n. 1518 - m. Les Andelys 1564) di Carlo duca di Vendôme, dopo aver combattuto contro Carlo V, per il suo matrimonio con Giovanna d'Albret (1548) divenne nel 1555 re di Navarra. Avvicinatosi [...] per puro calcolo politico ai calvinisti, cercò invano di ottenere con il loro appoggio la reggenza alla morte di Enrico II (1559) e poi di Francesco II (1560). Dopo una serie di voltafaccia, sperando nell'appoggio del papa e nella riconoscenza di ...
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Figlia (Bar 1515 - Edimburgo 1560) di Claudio duca di Guisa, vedova di Luigi II di Borbone, duca di Longueville, sposò (1538) Giacomo V di Scozia; rimasta vedova, fu reggente per la figlia Maria Stuarda [...] riuscì a rompere il fidanzamento della figlia con il principe di Galles (Edoardo VI), promettendola al delfino di Francia (Francesco II). Avendo il calvinista J. Knox preso il sopravvento in Scozia, Maria ricorse (1560) alle armi francesi mentre i ...
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Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Salito al trono (1589), dovette abiurare, ma concesse, con l'editto di Nantes (1598), libertà di coscienza e di culto agli [...] di Borbone nel 1562 per la morte del padre, re di Navarra nel 1572 alla morte della madre, fu il capo dei calvinisti francesi dal 1569. Unitosi in matrimonio (1572) a Margherita, sorella di Carlo IX di Francia, fu costretto ad abiurare dopo la notte ...
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Capitano francese (n. 1530 circa - m. Parigi 1574). Ferì mortalmente per disgrazia, in un torneo, il re Enrico II (1559), e nel ritiro cui lo condannò quest'episodio, si convertì alla Riforma. Nel 1562 [...] raggiunse il principe di Condé e partecipò a molti fatti d'arme coi calvinisti (durante la terza guerra civile ne fu il capo militare più autorevole e fortunato; liberò l'intera regione di Béarn dalle truppe regie nel 1569), finché, arresosi a ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] , a partire dalla dieta del 1573, che stabilì un regime di tolleranza religiosa, si chiamarono dissidentes i luterani, i calvinisti, i sociniani e gli orientali scismatici. Nella dieta del 1767-68 furono poste limitazioni alla loro piena libertà di ...
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Maria di Guisa o di Lorena
Maria di Guisa
o di Lorena Regina di Scozia (Bar 1515-Edimburgo 1560). Figlia di Claudio duca di Guisa, vedova di Luigi II di Borbone, sposò (1538) Giacomo V di Scozia; rimasta [...] per la figlia Maria Stuarda (1542). Abile e prudente, seppe destreggiarsi tra infinite difficoltà nelle lotte tra cattolici e calvinisti e nelle contrastanti influenze inglesi e francesi. Con l’aiuto del cardinale D. Beaton riuscì a rompere il ...
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Centro della Francia (dipart. della Gironda). Antica capitale dei Vasates, città fiorente in epoca romana, fu sede di vescovato che dal 9° sec. vi esercitò giurisdizione feudale e fu soppresso dalla Rivoluzione [...] nel 12° sec., passò definitivamente alla Francia nel 1442. La notte di Natale del 1561 fu teatro di eccessi cruenti dei calvinisti e di rappresaglie cattoliche; caposaldo della Lega nelle guerre di religione, decadde in seguito alla peste del 1606. ...
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Écouen Centro della Francia, nel dipartimento di Val d’Oise; sobborgo settentrionale di Parigi, a 18 km dal centro.
Fu soggetto in un primo tempo agli abati di Saint-Denis. Nell’11° sec. era possesso [...] dei signori di Montmorency.
Editto di É. Emanato da Enrico II di Francia il 2 giugno 1559, segnò l’inizio della politica di sterminio dei calvinisti, imponendo a tutti i funzionari regi di procedere contro gli eretici. ...
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Figlio (Fontainebleau 1551 - Saint-Cloud 1589) di Enrico II e di Caterina de' Medici, ultimo re dei Valois. Insieme alla madre fu uno dei promotori della strage della notte di S. Bartolomeo contro gli [...] l'eredità francese. Nel 1575 sposò Luisa di Vaudémont, della casa di Lorena. Fallì nel suo tentativo di stroncare i calvinisti, appoggiati anche dal suo stesso fratello, il duca d'Alençon, e firmò l'editto di Beaulieu (1576) che accordava ai ...
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Uomo politico francese (Aigueperse, Puy-de-Dôme, 1505 circa - Bellebat, Seine-et-Oise, 1573). Avvocato, consigliere al parlamento di Parigi, referendario al Consiglio di stato, sovrintendente alle finanze, [...] dell'idea di tolleranza religiosa, per l'azione da lui svolta (1560-61) per sospendere le persecuzioni contro i calvinisti e per una riconciliazione dei cattolici con quelli: ma le direttive, per contingenze politiche, in realtà furono di Caterina ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...