Che fine faranno, nell’era digitale e internettiana, le tracce lasciate dagli scrittori prima e dopo la creazione delle loro opere? Avremo ancora indizi simili a quelli cartacei, ricchi di annotazioni, [...] incidere sulla creta”. Mario Soldati: “lo lavoro su due tavoli”. Piero Chiara: “Non posso portarmi dietro un 'officina”. Italo Calvino: “Scrivo a mano, poi batto a macchina”. Andrea Zanzotto: “Devo graffiare la carta”. Maria Corti: “I giovani tornano ...
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«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Si può partire da questa proposizione di Calvino per iniziare a discutere della posizione che Manzoni (e qui la metonimia è d’obbligo) [...] ha occupato, occupa, occuperà nella st ...
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Autore di centinaia di scritti, fra militanti e altamente divulgativi e accademici (insegnava Storia dell’Arte Contemporanea a Siena, dove, presso la Certosa di Pontignano aveva sede la sua Scuola di Specializzazione [...] di un artista invitato a lezione al quale chiesi timidamente perché i suoi titoli fossero così vicini a quelli di Calvino. Su questo aspetto protettivo verso i giovani, sottoscrivo quel che si tramanda (vedi qui). Noto poi, in quell’epoca in ...
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Roberto CotroneoLa cerimonia dell’addioMondadori, Milano, 2023 Sia per te la grande neve il tutto, il nulla.Gli occhi ancora pieni dell’origine,le mani aggrappate solo alla luce.Yves Bonnefoy, Quel che [...] nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata, a Otranto. Per citare alcune tessere: Beckett, Shakespeare, Dylan Thomas, Calvino, Sofocle, Sciascia, Eliot, Platone, Leonardo, Kafka, O’ Neill, Ceronetti, Montale, Omero, Szymborska, Beatles, Joe Cocker e ...
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Gianni Rodari, con le sue poesie-filastrocche sul Natale, celebrando la bellezza dell’arte, il valore della condivisione e l’incanto di questa festa, così scrisse: «Se comandasse lo zampognaro / che scende [...] con variazioni, non sempre eccellenti, rispetto all’originale.E, quando ascolteremo il suono della zampogna, ricordiamo quanto Italo Calvino ha scritto in I figli di Babbo Natale, racconto tratto dalla raccolta Marcovaldo ovvero le stagioni in città ...
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Le nuove tecnologie digitali possono censurare un contenuto ma possono anche fare qualcosa di diverso: “censurare”, secondo alcune interpretazioni, il diritto di un autore a vedersi riconosciuta la paternità [...] lessico o una serie di costruzioni sintattiche poco usate. Pochi lettori familiari con le opere di Carlo Emilio Gadda e Italo Calvino, per esempio, avrebbero dubbi nell’assegnare correttamente all’uno o all’altro un passo anche non troppo lungo della ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] (es. Giovannin senza paura o Prezzemolina, nomi diminutivi di due fantasionimi delle Fiabe italiane, curate da Italo Calvino); altri ancora sono entrati nell’uso della lingua quotidiana attraverso prestiti integrali (es. il tedesco Faust), traduzioni ...
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Alfredo Palomba, dottore di ricerca in Letterature comparate, docente nella scuola secondaria, già protagonista al Premio Calvino 2017 e al Premio Strega 2020, nonché collaboratore de «Il Foglio», ha liberato [...] in prosa nazionale voce, linguaggio, pen ...
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La canzone impegnata della musica italiana affonda le radici nella Torino di fine anni Cinquanta: il Cantacronache di Calvino, Pavese e Fortini ha come obiettivo la costruzione di testi fortemente legati [...] alla realtà, da esprimere attraverso l’interp ...
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di Lucinda Spera* Opera-mondo per eccellenza, il Furioso di Ariosto ha sollecitato nel corso dei secoli riletture (testuali, iconografiche, teatrali e cinematografiche) prestigiose e molteplici. Tra queste, in area novecentesca merita un posto d’ono ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, l'Olivetano, inclini alle idee della riforma;...