In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] la scala grande (Cesare Pavese, La luna e i falò, p. 35)
(25) libri che lei non se ne fa niente (Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, p. 124)
L’ampliamento della distribuzione del che polivalente è attestato anche in altre varietà ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] . Ma, al contempo, neppure risponde alla neutra applicazione di una gerarchia logico-sintattica, ma anzi si rivela – in ➔ Italo Calvino come in Daniele Del Giudice, in Gesualdo Bufalino come in Sandro Veronesi, in Vincenzo Consolo come in Andrea De ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] dei linguaggi scientifici) è evidente nella lingua letteraria del Novecento (Carlo Emilio Gadda, Primo Levi, ➔ Italo Calvino, Daniele Del Giudice) (Zublena 2002).
Tecnicismi (peptonizzare, peristalsi, ecc.) e pseudotecnicismi (coniati ad hoc) sono ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , e i cancelli del paese si schiusero dietro di lei, mentre le arpe e i violini cominciarono a suonare (Italo Calvino, Il visconte dimezzato, Milano, Garzanti, 1986 p. 41)
Altre caratteristiche forme di coesione tra lessico e sintassi sono i ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] dal nulla (parole totalmente di fantasia, come i nomi dei personaggi delle Cosmicomiche o di Ti con zero di Italo Calvino), o da un’onomatopea (il ciak cinematografico, ma anteriormente ciac o ciacche per il frangersi delle onde): in genere si ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] ci metterei anche le filosofie che credono di funzionare troppo bene e senza umiltà verso il reale (Italo Calvino, Lettere)
Nelle parlate giovanili e in alcune varietà regionali, troppo come intensificatore di aggettivi vale «molto»: quel film ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] di famosi intellettuali accostatisi al mondo della canzone (Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Alberto Arbasino, Italo Calvino, Franco Fortini, questi ultimi coinvolti nell’esperienza nota come Cantacronache, dal 1957, poi confluita nel milanese ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] semplice e compare solo nelle frasi temporali:
(7) dopo che lei fu partita […], mi buttai sul lavoro redazionale (Italo Calvino, Racconti, Torino, Einaudi, 1973)
Nella ➔ lingua parlata, al suo posto si trova il passato remoto (passato prossimo nell ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] andare dalla semplice interpolazione di espressioni incomprensibili, come il dialetto pseudobergamasco dei carbonai nel Barone rampante di Italo Calvino («Hanfa la Hapa Hota ’l Hoc!», «Hegn Hobet Ho de Hot!»), anche per via onomatopeica (i versi ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] male), il cui nome è spesso deformato per tabu: cribbio, Cristo (di Dio: «Cristo di Dio, non siete pronti?», Italo Calvino); diamine, diavolo; perbacco, perdiana, per Dio (o perdio: «perdio, s’è freddo! si gela!», Giovanni Verga), per Giove, per la ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...