COSTADONI, Anselmo (al secolo Giandomenico)
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 6 ott. 1714 da Francesco e Angelica Locatelli, agiati mercanti, che lo collocarono ancor giovinetto nelle scuole dei gesuiti. [...] in Borgo, gli mise generosamente a disposizione i molti documenti raccolti per l'agiologio, la biblioteca e la storia dei camaldolesi (tra cui le carte del monastero di Fonte Avellana da lui tratte dal Collegio Germanico di Roma grazie all'appoggio ...
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FANTONI, Filippo
Antonella Pagano
Figlio di Romolo, proveniente da nobile famiglia, nacque presumibilmente intorno al 1530 a Firenze, come attesta l'appellativo di "Florentinus" sempre presente accanto [...] per l'anno 1569-70 ad abate del monastero dei Ss. Giusto e Clemente di Volterra, una delle più importanti case camaldolesi toscane. Il F., pur mancando dall'insegnamento per circa quattordici anni, non interruppe né le sue ricerche né i suoi contatti ...
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Scultore senese (m. 1390), figlio dell'intagliatore Francesco (1300 circa - 1388 circa). Aiutò il padre a erigere e scolpire il coro per il duomo di Siena cui attese lungamente (1377-88). Con Andreoccio [...] di Bartolomeo eseguì il coro, perduto, dell'abbazia camaldolese dei SS. Giusto e Clemente, a Volterra (1373-74). ...
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MITTARELLI, Giovanni Benedetto
Antonella Barzazi
(al secolo Niccolò Giacomo). – Nacque a Venezia il 2 sett. 1707, nella parrocchia di S. Moisè, da Antonio, «pubblico ragionato» presso i provveditori [...] dei novizi a S. Michele, fu inviato nel 1743, per un triennio, a Treviso, in qualità di confessore ordinario delle monache camaldolesi di S. Parisio, a beneficio delle quali scrisse la sua prima opera a stampa, Ritiro spirituale di un giorno al mese ...
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BALBI, Adriano
Mario Gliozzi
Nacque il 25 apr. 1782 a Venezia, da antica famiglia patrizia. Dopo essere stato ufficiale subalterno nell'esercito francese, nel 1807, abbandonata la carriera militare, [...] andò ad insegnare matematica e francese nel collegio camaldolese di S. Michele a Murano. Qui, incoraggiato dall'abate del monastero, il futuro Gregorio XVI, e dal rettore del collegio, il futuro cardinale P. M. Zurla, si avviò allo studio della ...
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NARDI, Basilio
Roberto Fornaciari
– Nacque a Bagno di Romagna – e non, come viene anche indicato erroneamente, a Pratovecchio – intorno al 1460, da Giovanni di Biagio.
Si hanno poche notizie sulla famiglia [...] con l’accusa di aver defraudato la comunità di Camaldoli di vino, olio e altri beni. Il cardinale protettore dell’ordine camaldolese lo convocò a Roma e lo condannò a una pena pecuniaria dalla quale Delfino, convinto della sua innocenza, riuscì a ...
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TORRICELLI, Jacopo
Michela Catto
(al secolo Gian Francesco). – Nacque a Faenza nel 1567, quartogenito di Raffele della Torricella, fornaio, e di Lucrezia Balbi.
Nelle fonti è indicato talvolta con il [...] , p. 350). Il 25 febbraio 1584 fece professione presso i teatini di S. Mattia di Murano. Poi passò al monastero camaldolese di S. Maria delle Carceri presso Padova dove, dal 1589 al 1593, frequentò lo Studio universitario di Padova addottorandosi nel ...
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RAZZI, Girolamo
Mario Pelaez
Letterato fiorentino, vissuto nella seconda metà del sec. XVI. Nella sua gioventù scrisse alcune commedie, la Cecca (Venezia 1556; cfr. l'ediz. di Padova 1933); la Balia [...] 1560); la Gostanza (ivi 1565), la Gismonda (ivi 1569); qualche altra gli è attribuita dubitativamente. Entrato nell'ordine camaldolese col nome di Silvano, si dedicò a comporre opere di soggetto religioso: narrazione di miracoli della Vergine, vite ...
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GIUSTINIAN, Paolo
Stefano Tabacchi
Nacque a Venezia il 15 giugno 1476, ultimo figlio di Francesco e Paola Malipiero, nobili veneziani, che gli diedero il nome di Tommaso. La sua giovinezza resta in [...] e lo convinse ad abbracciare la vita eremitica. Così, dopo un nuovo, breve soggiorno a Venezia, il G. vestì l'abito camaldolese con il nome di Paolo nel giorno di Natale del 1510. Nella sua corrispondenza egli attribuì la decisione a un grave ...
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fòro
Vincenzo Valente
È il luogo in cui si esercita una giurisdizione, sia essa civile o religiosa, sancita in un diritto - ius o iudicium - che ne costituisce l'autorità; le leggi (leges et iura) fonte [...] civile, e le decretali o testi delle costituzioni pontificie, fondamento del diritto canonico, del quale fu teorizzatore il camaldolese Graziano, che introdusse per primo la distinzione tra le leggi naturali o divine e le leggi umane. A questa ...
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camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...
eremo
èremo (poet. érmo o èrmo) s. m. [dal lat. tardo erēmus s. m. o f., gr. ἔρημος o ἐρῆμος agg. «solitario, deserto»]. – 1. Luogo solitario, dove una o più persone si ritirano a far vita religiosa (v. eremita); il termine, riferito con questo...