Il gruppo di favoriti (il nunzio Gravina, il canonico Ostolaza, l’arcidiacono Escóiquiz, il duca dell’Infantado, il duca di Aragona Ramírez de Arellano, don A. Ugarte e P. Collado detto Chamorro) i quali, dopo il 1814, ebbero una grande influenza sul re di Spagna Ferdinando VII, determinandone in gran parte l’assolutismo esagerato e l’accanimento contro i liberali ...
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superprivilegiato
(super-privilegiato), s. m. e agg. Chi o che gode di privilegi eccezionali.
• In fondo ha ragione il Presidente onorario della Federazione, Franco Piccinelli, quando alcuni anni fa [...] giorni lo sciopero del calcio minacciato da gente superprivilegiata, l’avvio di un Campionato mediaticamente obeso con interessi, camarille e partite truccate fa apparire il mondo del balun, anche quello delle scommesse, molto più bello, più vero ...
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WILSON, Thomas Woodrow
Augusto Torre
Presidente degli Stati Uniti d'America dal 1913 al 1921. Nacque a Staunton (Virginia) il 28 dicembre 1856, da famiglia originaria scozzese. Questa circostanza, insieme [...] : e anche qui si distinse per l'inflessibilità nel seguire il suo programma di sradicare vecchi abusi e rompere i privilegi delle camarille.
In tal modo si acquistò la fama di accorto e rigido riformatore, e il suo nome figurò fra i primi alla ...
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CARACCIOLO, Enrico
Luisa Miglio
Figlio di Giovanni e Antizia Tomacelli nacque, verosimilmente, a Napoli, città d'origine della sua famiglia, all'inizio del XIV secolo. Appartenente ad uno dei due rami [...] nella macabra meccanica, ma non altrettanto nei giochi di potere che l'avevano determinata, portò allo scoperto le varie camarille che agivano nel Regno e che si identificavano essenzialmente nei due rami cadetti di casa d'Angiò: i Durazzo e ...
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ARCHINTO, Giuseppe
Elvira Gencarelli
Nacque a Milano, il 7 maggio 1651, da Carlo e da Caterina Arese. Compì i suoi studi nel Collegio di Brera, ove vestì anche l'abito ecclesiastico, e nel Seminario [...] politici tra i fautori degli Asburgo e dei Borbone. Seguendo le direttive della politica papale e abilmente destreggiandosi fra le "camarille", riuscì aguadagnarsi la fiducia di Carlo II e ad avere in tal modo un peso notevole nella decisione del re ...
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NICOLA II Romanov, ultimo zar di tutte le Russie
Ettore LO GATTO
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Figlio dello zar Alessandro III e dell'imperatrice Maria Fedorovna, nacque a Carskoe Selo il 6 maggio (v. s.) 1868 e ricevette la [...] riverbero, dello zar, e il malcontento nel seno dell'aristocrazia e dello stesso ambiente dei granduchi contro la "camarilla" dei consiglieri dello zar, diedero un colpo decisivo all'autorità imperiale e spianarono la via al trionfo della rivoluzione ...
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Nacque a Belgrado il 14 agosto (2 agosto vecchio stile) 1876, vi morì il 10 giugno (29 maggio v. s.) 1903. Era figlio unico di re Milan e della regina Natalia, figlia a sua volta di un colonnello russo, [...] gli affari dello stato andavano sempre peggio; liberali e radicali, austrofili e russofili, approfittando del disordine e delle camarille di corte, si combattevano, si perseguitavano e si susseguivano al governo. Il 23 giugno 1898 avvenne contro l ...
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Nacque il 14 aprile 1578 a Madrid, da Anna d'Austria e da Filippo II. Successo ventenne al padre (13 settembre 1598), lasciò subito le redini del governo a Francesco Sandoval y Rojas duca di Lerma (v.), [...] alle difficili circostanze dei tempi e contribuì a spingere la Spagna verso la rovina, iniziandovi l'epoca infelice delle camarille e del governo dei favoriti.
Bibl.: G. Baguenault de Puchesse, Negotiations relatives au mariage de Louis XIII, in ...
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FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] in quel territorio per oltre 200 ducati di rendita. In quella carica si distinse per i suoi costumi austeri, alieni dalle camarille, e per la passione che dedicava al lavoro e agli studi. Comunque già da allora aveva dato inizio a quella che diverrà ...
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LA MASA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
Elena Sodini
Nacque a Trabia, presso Palermo, il 30 nov. 1819, da Andrea e da Anastasia Pitissi. Crebbe in una famiglia di tradizioni liberali e, rimasto orfano [...] personali, ma molto documentato.
Vi erano espresse posizioni condivise dalla gran parte dei democratici siciliani, che attribuivano alle camarille moderate la responsabilità dell'insuccesso. Con R. Pilo e altri, il L. si collocò in posizione mediana ...
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camarilla
s. f. [dallo spagn. camarilla ‹kamarìl’a›, dim. di cámara «camera», propr. l’antisala della camera reale, e per estens. i favoriti del re (soprattutto di Ferdinando VII di Spagna)]. – Gruppo di persone che, senza meriti e senza riconoscimento...
ultimarie
(Ultimarie) loc. s.le f. pl. (iron.) Le elezioni primarie viste come un fenomeno politico antiquato, improvvisato o residuale. ◆ Per trovare un buon candidato, l'Ulivo ha fatto le Primarie. Il Polo invece ha fatto le Ultimarie:...