CARACCIOLO, Enrico
Luisa Miglio
Figlio di Giovanni e Antizia Tomacelli nacque, verosimilmente, a Napoli, città d'origine della sua famiglia, all'inizio del XIV secolo. Appartenente ad uno dei due rami [...] nella macabra meccanica, ma non altrettanto nei giochi di potere che l'avevano determinata, portò allo scoperto le varie camarille che agivano nel Regno e che si identificavano essenzialmente nei due rami cadetti di casa d'Angiò: i Durazzo e ...
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ARCHINTO, Giuseppe
Elvira Gencarelli
Nacque a Milano, il 7 maggio 1651, da Carlo e da Caterina Arese. Compì i suoi studi nel Collegio di Brera, ove vestì anche l'abito ecclesiastico, e nel Seminario [...] politici tra i fautori degli Asburgo e dei Borbone. Seguendo le direttive della politica papale e abilmente destreggiandosi fra le "camarille", riuscì aguadagnarsi la fiducia di Carlo II e ad avere in tal modo un peso notevole nella decisione del re ...
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FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] in quel territorio per oltre 200 ducati di rendita. In quella carica si distinse per i suoi costumi austeri, alieni dalle camarille, e per la passione che dedicava al lavoro e agli studi. Comunque già da allora aveva dato inizio a quella che diverrà ...
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LA MASA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
Elena Sodini
Nacque a Trabia, presso Palermo, il 30 nov. 1819, da Andrea e da Anastasia Pitissi. Crebbe in una famiglia di tradizioni liberali e, rimasto orfano [...] personali, ma molto documentato.
Vi erano espresse posizioni condivise dalla gran parte dei democratici siciliani, che attribuivano alle camarille moderate la responsabilità dell'insuccesso. Con R. Pilo e altri, il L. si collocò in posizione mediana ...
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LIGNANA, Giacomo
Francesca Dovetto
, Nacque a Tronzano Vercellese il 19 dic. 1827 da Giuseppe e da Margherita Lebbole. La famiglia, nobile e agiata, gli consentì di completare gli studi a Torino, dove [...] il ministro C. Correnti, che il L. accusava di non ostacolare con efficacia l'ingerenza nel Collegio asiatico delle camarille legate a gruppi ecclesiastici e reazionari. Amareggiato, il L. si allontanò dalla direzione della scuola laica annessa al ...
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MEZZACAPO, Carlo
Nicola Labanca
– Nacque a Capua il 9 nov. 1817, terzogenito di quattro fratelli, da Amalia Del Re e Gaetano, di famiglia dal passato ragguardevole ma a quel momento di modeste condizioni.
Il [...] , facendo uscire la politica militare dall’ambito ristretto degli alti comandi e cercò di ridurre il peso delle camarille interne al ministero; pur mirando in sostanza a completare l’ordinamento militare impostato dalla Destra, ampliandolo nonostante ...
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ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] Spagna per agire su Elisabetta, numerosi furono i tentativi per ridurre il potere e l'ascendente dell'Alberoni. Tra le due camarille di corte, una delle quali tendeva ad esaltare le forze spagnole, mentre l'altra era disposta ad accettare l'influenza ...
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DE BONO, Emilio
Elvira Valleri Scaffei
Nacque a Cassano d'Adda, in provincia di Milano, il 19 marzo 1866 da Giovanni ed Emilia Bazzi. La sua famiglia, di origine lombarda, aveva "penato sotto il giogo [...] riguardo gli autori o i ritenuti responsabili. Quando poi con la bandiera fascista si coprono beghe personali o camarille si colpiscano senza indugio i responsabili, specialmente se capi" (Arch. centr. dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] che gli appaiono politica grigia, senza lo splendore di una grande idea, risultato di giochi parlamentari tessuti da meschine camarille. Le crisi ministeriali succedutesi nella primavera del 1881, ad esempio, gli destano un malumore profondo, che si ...
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camarilla
s. f. [dallo spagn. camarilla ‹kamarìl’a›, dim. di cámara «camera», propr. l’antisala della camera reale, e per estens. i favoriti del re (soprattutto di Ferdinando VII di Spagna)]. – Gruppo di persone che, senza meriti e senza riconoscimento...
ultimarie
(Ultimarie) loc. s.le f. pl. (iron.) Le elezioni primarie viste come un fenomeno politico antiquato, improvvisato o residuale. ◆ Per trovare un buon candidato, l'Ulivo ha fatto le Primarie. Il Polo invece ha fatto le Ultimarie:...