SISTEMA MONETARIO EUROPEO
Giuseppe Tullio
Il Sistema Monetario Europeo (SME) è un sistema monetario internazionale valido a livello regionale, cioè comprendente solo alcuni fra i principali paesi del [...] ridurre seriamente i disavanzi. Con il senno di poi si può dire che la crisi della lira del 1992 e la paura che il cambio superasse le 1000 lire rispetto al marco e che tornasse l'elevata inflazione siano state più efficaci di 13 anni di AEC e 6 anni ...
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È un veicolo stradale che ha in sé i mezzi per la sua propulsione, pur non procedendo su rotaie, come i veicoli indicati genericamente col nome di automotrici.
Storia. - Nel sec. XIII, e precisamente intorno [...] di leve e tiranti fanno agire il freno. È molto in uso per la sua semplicità.
Il telaio. - Il motore e il cambio di velocità, spesso riuniti in un solo blocco, debbono essere sostenuti da un telaio. La trasmissione vi poggerà sopra per una estremità ...
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Swan, diagramma di
Grafico che descrive il trade off (➔), per un’economia aperta agli scambi con l’estero in regime di tasso di cambio fisso, tra l’obiettivo interno, di piena occupazione, e quello esterno, [...] un asse il livello della spesa, dipendente dalla politica fiscale, ma non da quella monetaria, inefficace se il tasso di cambio è fisso e i movimenti di capitale sono liberi; e sull’altro asse la composizione della spesa, funzione della competitività ...
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listino
Nel linguaggio di borsa, elenco delle quotazioni ufficiali dei corsi dei titoli contrattati sul mercato (l. di borsa) o dei tassi di cambio delle valute negoziate (l. dei cambi). Il l. viene [...] l. si divide in 4 parti, relative ai titoli di Stato, alle obbligazioni, alle azioni di società e al corso dei cambi. Vi sono specificate le quotazioni ufficiali (basate sulla media dei prezzi negoziati nella giornata, ponderata in base ai volumi) a ...
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Moralista gesuita (Siena 1566 - Roma 1622); insegnò filosofia a Siena, teologia morale nel Collegio Romano; importanti, per i problemi dell'usura e del cambio e per una teoria della determinazione del [...] prezzo, i Moralium quaestionum ... tomi duo (1622), combattuti da B. Pascal e condannati da parlamenti francesi ...
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AMISOS (᾿Αμισόσ)
L. Rocchetti
Fiorentissimo porto sulla costa meridionale del Ponto Eusino. Fu colonizzata dagli Ateniesi nel V sec. a. C., quando cambiò il nome in Πειραιεύς, che mantenne fino all'epoca [...] di Alessandro Magno. Fu poi città principale del regno di Mitridate Eupatore. Lucullo la occupò con le sue legioni e, dopo varie vicende occorse alla città sotto la repubblica romana, Augusto rese la libertà ...
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Samaritano dell'età apostolica. Secondo gli Atti degli apostoli (8,9-24) fu battezzato da Filippo e chiese a Pietro e Giovanni in cambio di denaro il privilegio di conferire lo Spirito Santo. Secondo Giustino, [...] S., nativo di Gitton (Nābulus), sarebbe venuto a Roma al tempo di Claudio, in compagnia di una certa Elena di Tiro. Sembra si presentasse come incarnazione della "Potenza di Dio"; le testimonianze riportate ...
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trapezita Nell’antica Grecia, banchiere. I t. erano privati che, in parte con capitale proprio, ma soprattutto con il denaro loro affidato, esercitavano il cambio, facevano prestiti ecc. ...
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MEYERBEER, Giacomo
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Berlino il 23 settembre 1791, e morto a Parigi il 2 maggio 1864. Il M. cambiò il suo nome di Jakob Liebmann Beer in quello di Giacomo Meyerbeer, col [...] quale è passato alla storia, durante la sua permanenza in Italia. M. visse gli anni d'infanzia in un ambiente eminentemente intellettuale e mostrò precoci attitudini alla musica: a 9 anni, allievo di pianoforte ...
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KÓLLYBOS (gr. κόλλυβος)
È un termine generico per indicare in greco una moneta spicciola (λεπτὸν νόμισμα). Perciò κολλυβίζειν significò cambiare in moneta spicciola, e poi, in generale, fare il cambio [...] della moneta; e κόλλυβος fu usato in greco e anche in latino (collybus) per indicare l'aggio che si riscoteva nel cambio. Per il cambio della moneta d'oro e d'argento in spiccioli, v. dramma. ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...