xiloporosi In patologia vegetale, malattia caratterizzata da alterazione del legno adiacente al cambio, con formazione di pori che presentano all’interno ciuffi di elementi corticali. ...
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lavoratore del sesso
loc. s.le m. Chi offre prestazioni sessuali in cambio di un compenso in denaro.
• In buona sostanza sia in Italia che in Gran Bretagna dove i comitati di quartiere si sono attivati [...] per ripristinare la quiete cittadina, si è rimasti a un nulla di fatto e le leggi non sono cambiate. Tuttavia neanche nella vicina Austria, dove la prostituzione legale è regolamentata e con un ticket di dieci euro a cliente le lavoratrici e i ...
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Grammatico latino di Taranto (n. sec. 1º a. C. - m. 1º d. C.); cambiò il suo cognomen greco Pasicle in Pansa; scrisse un commento al poemetto Zmyrna di Cinna e fu famoso maestro di grammatica; in filosofia [...] fu seguace dei neopitagorici Sestî ...
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Nobile fiorentino (Firenze 1436 - ivi 1497), figlio di Giovanni; esercitò l'arte del cambio, fu console della zecca e scrisse un Trattato dei cambi e del Monte comune, pregevole saggio di tecnica bancaria, [...] che dedicò a G. Savonarola; partecipò altresì alla vita politica e fu ambasciatore a Ferrara e presso Carlo VIII; espulsi i Medici, fu a capo della Magistratura dei dieci di libertà e di pace; nel 1495 ...
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relais
relais 〈rëlè〉 [s.fr. "ricambio, cavalli da posta freschi, pronti per dare il cambio", da relayer "dare il cambio"] [FTC] [ELT] Termine fr. equiv. al-l'it. relè. ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] e di Teodoro IIPorfirogenito; arcivescovo di Nicea nel 1437, partecipò al concilio di Ferrara-Firenze (1438-39) per l'unione della Chiesa greca con quella latina, in qualità di oratore principale dei Greci; ...
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successione a segno alterno
successione a segno alterno successione {an} caratterizzata dal continuo cambio di segno di due termini consecutivi. Quindi, il prodotto di due qualsiasi termini consecutivi [...] ak ⋅ ak+1 è negativo. Per esempio la successione
è a segno alterno, essendo i suoi termini
In alcuni testi, una successione di questo tipo è anche detta oscillante (→ successione numerica) ...
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. Villaggio della Palestina, ove Gesù assistendo a un festino nuziale cambiò l'acqua in vino (Giov. II, 1-11) e risanò a distanza il figlio del centurione degente in Cafarnao (Giov., IV, 46). Fin dal sec. [...] IV questi prodigi furono ricordati con monumenti sacri. Fu patria dell'apostolo S. Bartolomeo (Giov., XXI, 2). Le indicazioni topografiche degli antichi itinerarî convengono al villaggio di Kefr-Kenna, ...
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paulette
Diritto annuale versato allo Stato francese da chi ricopriva cariche pubbliche in cambio della possibilità di trasmettere la carica ai propri eredi. Introdotta nel 1604 durante il regno di Enrico [...] IV dal ministro Sully, la p. assicurò allo Stato un’entrata periodica e regolare, e, rendendo ereditarie le cariche, accentuò l’indipendenza degli alti funzionari nei confronti del sovrano e rafforzò altresì ...
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notabilizzare
v. tr. (iron.) Invitare a lasciare un incarico di responsabilità, dando in cambio l’opportunità di essere riconosciuto notabile.
• la tesi dell’«accompagnamento morbido» fuori dalle stanze [...] del potere, quel «blocco dei processi penali» ventilato da Rocco Buttiglione, viene letta non come una concessione di tregua offerta graziosamente al capo del governo dagli avversari. Il Pdl si sforza ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...