MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] di disordini, determinati dalla crisi del Vespro (1282), M. sposò la causa aragonese e ne ricevette in cambio franchigie e ampi poteri giurisdizionali. Sul piano delle manifestazioni figurative emergono nelle tendenze ufficiali, dovute all'iniziativa ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] la loro effettiva condizione di membri, anche se con funzioni diverse, della realtà della comunità monastica - quello che cambiò radicalmente fu proprio il modo di pensare l'architettura.
All'insegna della ratio e di un pensiero astratto - perché ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] di costoro con le loro elargizioni, che accrescono i meriti spirituali ma anche il prestigio sociale dei donatori. In cambio i religiosi dispensano insegnamenti e consigli, tanto più preziosi in quanto i laici sono tenuti anch'essi a riservare parte ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] forte fu quello della produzione libraria, che non soltanto crebbe numericamente rispetto ai livelli piuttosto bassi del sec. 8°, ma cambiò di modelli e migliorò come livello esecutivo. Ciò è dovuto a vari fattori: la committenza di libri di lusso da ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] si manifesta negli atti di culto che consistono in fatti materiali, come la pulizia fisica della sua statua, il cambio dei vestiti e il nutrimento quotidiano realizzato con le offerte che venivano deposte nei cortili. Così si entra dapprima in ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] o l'episcopio, ma altre magistrature convenivano in alcune chiese o addirittura in palazzi privati, e la situazione non cambiò con il governo podestarile (1217), finché Guglielmo Boccanegra, divenuto capitano del popolo, nel quadro di una svolta ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] ), i due palazzi sui quali a partire dal sec. 14° si sarebbe innalzato l'od. Palazzo Ducale. Con Sebastiano Ziani dunque cambiò lo scenario fuori e dentro S. Marco: il centro del potere veneziano, rinnovato o in via di rinnovamento, divenne nel 1177 ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] di Notre-Dame a Malay, dove è arduo definire il lasso di tempo intercorso tra i due cantieri. Spesso soltanto i cambiamenti nel tipo delle modanature o l'adozione di archi acuti possono offrire qualche indicazione. Ma fu comunque altrove, nei grandi ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] vantaggi di uno già noto e di essere disposti a sacrificare ad esso la certezza tranquillizzante della tradizione, in cambio di una flessibilità strutturale amplissima e piena di implicazioni estetiche assolutamente nuove. È per questo che non ha ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] deferiti alle strutture di molti dialetti della penisola. Per di più, anche l'apporto lessicale non è certo tale da cambiare l'aspetto generale del lessico italiano, anche perché di solito le parole dialettali sono di ambito e di uso assai ristretto ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...