CIARAFFONI, Francesco Maria
Tommaso Scalesse
Nato a Fano l'11 maggio 1720, a quindici anni si trasferì ad Ancona dove in seguito sposò una certa Margherita senza averne figli. Nel 1801 risulta, vedovo, [...] pendenza del terreno. In pianta modificò, dilatandola, l'ellisse della sala ed il profilo del palcoscenico e dell'orchestra; cambiò anche il tipo di scale di accesso ai palchi. In alzato riorganizzò i livelli di impianto degli ingressi, della cavea ...
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DELLA TORRE, Giulio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova il 27 maggio 1584 da Battista e da Pellina Invrea. Il padre, esponente della nobiltà "nuova", fu posto nel primo bussolo del Seminario (da cui venivano [...] la strada venisse devoluta una nuova gabella sulla vendita del tabacco, o, addirittura, che si ascrivesse alla nobiltà una famiglia in cambio di 20.000 scudi d'argento.
La "strada Giulia" (così venne chiamata quella che sarà poi via XX Settembre) non ...
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LONGHENA, Melchisedech (Melchisedec)
Andrew Hopkins
Figlio di Baldassare e di Lucia, nacque nel territorio di Brescia nel 1566; la famiglia risulta essere originaria di Longhena, un piccolo villaggio [...] il L. fu ingaggiato dai cavalieri gerosolimitani per lavorare nella loro chiesa di S. Giovanni dei Furlani, avendo in cambio la possibilità di erigere una tomba di famiglia. Questo dovette essere il secondo tentativo di costruirne una, visto quanto ...
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MONTEORU, Civiltà di
E. Zaharia
Cultura dell'Età del Bronzo caratteristica per le regioni subcarpatiche della Romania. Il nome deriva da quello della località Sărata-Monteoru, situata sulla riva sinistra [...] ansa lunata. Nell'ultima fase il manico è disposto sotto la bocca del vaso, l'ansa sopraelevata scompare; appare in cambio il manico con una cresta mediana. Altrettanto caratteristici per questa cultura sono i vasi globulari con la bocca svasata come ...
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GATTI, Annibale
Rossella Agresti
Figlio di Damiano, nacque a Forlì il 16 sett. 1827. Il padre, decoratore e freschista, intorno agli anni Trenta si trasferì a Firenze con la famiglia nella speranza [...] e di effetti chiaroscurali, attenta agli affetti naturalistici. Il G. non mantenne sempre questa cifra stilistica, ma la cambiò a seconda del contesto per il quale era destinata l'opera. Adottò un registro neoquattrocentesco nell'Incoronazione della ...
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(fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud [...] , non acconsentì a disarmare, perciò Genova, per non perdere la C. senza compensi, cedette i propri diritti in cambio di sussidi finanziari (trattato di Versailles, 1768). La successiva guerra franco-corsa si concluse con la giornata di Pontenuovo ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] tessuti di seta, ma i mercanti che esportano drappi si faranno importatori, cambieranno prodotti dei generi più diversi, fonderanno, al pari di altri Italiani, case di cambio e banche e rappresentanze, venendo così a partecipare alla vita dei paesi ...
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fotografia
Nicola Nosengo
L'arte di scrivere con la luce
La fotografia è una tecnica che permette di registrare un'immagine sfruttando le proprietà della luce. La parola, che fu usata per la prima volta [...] del 19° secolo. L'invenzione della fotografia si basa sulla scoperta di alcuni materiali fotosensibili ‒ ossia sostanze che cambiano le loro proprietà quando vengono colpite dalla luce ‒ in particolare di alcuni composti dell'argento. Già all'inizio ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] dalle idee degli esecutori e dei committenti, dalle loro letture, dagli spettacoli teatrali, dagli dei in cui credevano. I cambiamenti di questi temi e di questi motivi simbolici si possono seguire attraverso i tempi, come pure i mutamenti stilistici ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] (templi, luoghi di spettacolo, terme) che segnavano il paesaggio urbano, ma che erano divenuti ormai desueti per il radicale cambiamento di credo religioso, mentalità e costumi.Tuttavia fino alla metà del sec. 6° le c., almeno nell'Italia annonaria ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...