SISTEMA MONETARIO EUROPEO
Giuseppe Tullio
Il Sistema Monetario Europeo (SME) è un sistema monetario internazionale valido a livello regionale, cioè comprendente solo alcuni fra i principali paesi del [...] ridurre seriamente i disavanzi. Con il senno di poi si può dire che la crisi della lira del 1992 e la paura che il cambio superasse le 1000 lire rispetto al marco e che tornasse l'elevata inflazione siano state più efficaci di 13 anni di AEC e 6 anni ...
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Banchiere e uomo politico fiorentino (n. 1360 - m. 1429). Figlio di Averardo detto Bicci, fu il vero preparatore della potenza politica della sua casa. Dedito alla mercatura e al cambio, curando come banchiere [...] gli interessi della Chiesa, costituì un'immensa fortuna; più volte priore e gonfaloniere nel 1421, prese parte alla discussione per l'istituzione del catasto (1427), procurando di apparire sempre il protettore ...
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In economia, operazione con la quale, in un regime a cambi fissi, le autorità monetarie di un singolo paese, spesso di concerto con le autorità monetarie di altri paesi, fissano un nuovo tasso di cambio [...] tra la propria moneta e una moneta di riferimento (per es., il dollaro), a seguito della variazione del cambio tra una terza moneta e la stessa moneta di riferimento. ...
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Economia
Importi (o montanti) c. monetari (ICM) Somme trasferite fra i paesi della UE e con paesi terzi tutte le volte che si determinava un divario fra i tassi di cambio normali e i cosiddetti tassi [...] verdi, cioè quelli convenzionali applicati per lo scambio dei prodotti agricoli regolamentati. Con l’attuazione del mercato unico del 1993 è stato introdotto un regime di «smantellamento» automatico progressivo ...
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Economista statunitense di origine tedesca, nato a Krefeld (Renania) nel 1942; professore di Economia al Massachusetts Institute of Technology dal 1978. I suoi principali contributi hanno riguardato la [...] macroeconomia di notevole diffusione. Tra i suoi lavori particolare rilievo hanno quelli sulla volatilità dei tassi di cambio in regime di cambi flessibili e quelli sull'inflazione tedesca negli anni Venti. Negli anni più recenti la sua attenzione si ...
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svalutazione In economia, la riduzione del valore della moneta di un paese in relazione a una prefissata parità, che può essere espressa in termini di valuta di altri paesi o di oro. La s. esprime quindi [...] o fluttuanti si parla impropriamente di s. per indicare gli interventi delle autorità monetarie volti a stabilire la diminuzione del cambio, per es., allo scopo di far fronte a un deficit della bilancia dei pagamenti. In questo caso però, in assenza ...
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Sistema, elaborato e proposto dopo la Prima guerra mondiale da A.M. Trucco, per risolvere il problema dei pagamenti internazionali mediante la creazione di una valuta unica di conto (hallis), a cambio [...] dei singoli paesi, in cui stilare vaglia e cartelle per pagamenti e investimenti. Il sistema avrebbe dovuto funzionare attraverso una Camera mondiale del commercio e 4 borse mondiali dipendenti (prodotti, cambi, depositi bancari, valori e titoli). ...
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Finanziere francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1894. Direttore della Banca d'Indocina, il suo ostruzionismo tecnico come esperto nel comitato di gestione dei fondi per il cambio contribuì non poco alla [...] crisi governativa del giugno 1937. Per quanto durante le trattative Laval-Mussolini per l'Etiopia si fosse palesata una sua connivenza col fascismo, Reynaud lo nominò (30 marzo 1940) segretario generale ...
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DE SANTIS, Marc'Antonio
Anna Casella
Nacque, secondo il Toppi, a Nocera de' Pagani nel Principato Ultra (ora Nocera Inferiore, prov. di Salerno). Per quanto non del tutto attendibile - lo stesso Toppi [...] , edito a Napoli nel 1605 - vale a dire mentre svolgeva la sua consulenza - il D. attribuì a due cause il disordine del cambio di quegli anni: la prima era proprio la venuta del Belmosto a Napoli con la massiccia immissione di ducati d'argento che ...
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Nel linguaggio di banca e commerciale, trasmissione di fondi, titoli, valori da una persona all’altra; in particolare, la divisa che il debitore invia al creditore a regolamento del suo debito in moneta [...] una piazza operante all’altra e così di seguito fino alla piazza calcolata, allo scopo di speculare sulle differenze dei cambi o per regolare nel modo più conveniente un debito o credito in moneta estera; nel linguaggio commerciale, r. finanziaria è ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...