Figlio (n. Firenze - m. 1395) di Cambio; fautore d'un indirizzo antioligarchico e democratico, coerentemente alla politica seguita dagli altri della sua casa, e in special modo da Salvestro (v.), fu il [...] saggio e lungimirante pacificatore del popolo nella sommossa del 1393. Era stato ambasciatore del comune fiorentino alla corte papale nel 1378 ...
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Storico (Londra 1788 - ivi 1861); figlio dell'agente di cambio ebreo Meyer Cohen, si convertì (1823) al cristianesimo assumendo il nome P. della famiglia della suocera. Avvocato (1827), collaborò con articoli [...] di letteratura a diverse riviste. Fu editore di importanti raccolte di documenti come i Parlamentary writs e autore di The rise and progress of the English Commonwealth (1832) e di The history of Normandy ...
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Nell’economia feudale, tassa detta anche ghiandatico, corrisposta al signore in cambio della facoltà di raccogliere nel bosco le ghiande o di condurvi i porci. ...
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Re degli Zulu (sec. 19º). Successo nel 1828 al fratellastro Chaka, cambiò il tradizionale atteggiamento pacifico degli Zulu verso gli Europei, opponendosi tenacemente all'avanzata boera verso il Natal. [...] Sconfitto nel 1838 da A. W. Pretorius presso il Blood River, continuò ancora la guerra, finché non fu deposto nel 1840 dal fratello Mpande, contrappostogli dai Boeri ...
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Nobile fiorentino (Firenze 1436 - ivi 1497), figlio di Giovanni; esercitò l'arte del cambio, fu console della zecca e scrisse un Trattato dei cambi e del Monte comune, pregevole saggio di tecnica bancaria, [...] che dedicò a G. Savonarola; partecipò altresì alla vita politica e fu ambasciatore a Ferrara e presso Carlo VIII; espulsi i Medici, fu a capo della Magistratura dei dieci di libertà e di pace; nel 1495 ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] e di Teodoro IIPorfirogenito; arcivescovo di Nicea nel 1437, partecipò al concilio di Ferrara-Firenze (1438-39) per l'unione della Chiesa greca con quella latina, in qualità di oratore principale dei Greci; ...
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paulette
Diritto annuale versato allo Stato francese da chi ricopriva cariche pubbliche in cambio della possibilità di trasmettere la carica ai propri eredi. Introdotta nel 1604 durante il regno di Enrico [...] IV dal ministro Sully, la p. assicurò allo Stato un’entrata periodica e regolare, e, rendendo ereditarie le cariche, accentuò l’indipendenza degli alti funzionari nei confronti del sovrano e rafforzò altresì ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] con il Movimento per la vita. Ha costituito una risposta alla diffusa, sia pure non chiara e lineare, domanda di cambiamento che si è venuta esprimendo all’interno del mondo cattolico da settori significativi delle Acli, della Cisl, della stessa Fuci ...
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Amante dell'imperatore bizantino Michele III (842-867), sposò il favorito di questo, Basilio, che in cambio fu riconosciuto da Michele come suo erede e incoronato il 26 maggio dell'866. Ciò non impedì [...] a Basilio di uccidere, il 23 sett. 867, Michele III che aveva preso posizione contro di lui ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...