Famiglia valacca, nota dal 17º sec., si elevò fino al trono di Valacchia con Matteo (1633), il quale cambiò il proprio nome con quello di Basarab. Il nome B. fu portato, allora, da un altro ramo della [...] famiglia, rappresentato da Davide, poi da Preda (m. 1655) e da suo figlio Papa (m. 1658). Con la protezione dei Cantacuzeno il figlio di quest'ultimo, Costantino, salì al trono di Valacchia nel 1688 (v. ...
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ministero della Cultura popolare
Nell’Italia fascista, dicastero istituito nel 1937, quando il ministero della Stampa e della propaganda cambiò denominazione per assumere quella di m. della C.p., più [...] adeguata alle ambizioni totalitarie del fascismo nella seconda metà degli anni Trenta. La sua origine è legata a un biennio cruciale della storia del fascismo, tra il 1934 e il 1936, ed è ispirata dall’esperienza ...
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Famiglia fiorentina. Se ne ritiene capostipite un Gottifredo (sec. 12º); ma il primo del quale si abbia notizia certa è Cambio di Salvi, gonfaloniere di giustizia (1335). I S. occuparono ripetutamente [...] le più alte cariche della repubblica. Fra i più notevoli si ricordano: Iacopo di Francesco, commissario nella guerra di Pisa (1405); Francesco (v.); Iacopo di Giovanni (v.); Giovanni (v.); Bernardo (v.); ...
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Storia
Armatura difensiva del guerriero costituita da un vestimento di cuoio e di metallo. Nota già presso i popoli primitivi, cambiò materiali nel corso del tempo. Il solo continente dove non sia mai [...] stata usata è l’Australia. Fino a tutto il 16° sec. costituì, insieme con l’elmo e lo scudo, l’armamento difensivo individuale; in seguito fu gradualmente abbandonata perché poco efficace contro le armi ...
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sceriffo
Nell’Inghilterra medievale il termine indicava l’addetto all’amministrazione della giustizia. Nella monarchia normanna tale ufficio venne appaltato in cambio di un censo pagato con i proventi [...] della giurisdizione. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti è un funzionario con compiti amministrativi e giudiziari. Negli Stati Uniti d’America, in particolare, il capo della polizia locale ...
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tangentopoli Nel linguaggio giornalistico, città in cui è diffuso il malcostume di pretendere e incassare tangenti, ossia somme di denaro richieste in cambio di favori, concessioni o altre forme d’intermediazione [...] illecite da parte di chi è in grado d’influenzare la buona riuscita di tali affari o pratiche. Per estensione, il fenomeno, lo scandalo delle tangenti nella pubblica amministrazione e in ambienti politici. ...
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Abahai (propr. Hong Taiji)
Abahai
(propr. Hong Taiji) Sovrano mancese (n. 1592-m. 1643). Ottavo figlio di Nurhaci, gli successe nel 1626. Nel 1635 cambiò il nome del suo popolo da jurchen in manciù [...] e l’anno successivo si proclamò imperatore cambiando il nome dinastico da Hou Jin («Jin posteriori») in Qing. Condusse campagne vittoriose in Cina, in Corea e contro i mongoli, ponendo le basi per la conquista della Cina. ...
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barone
Il termine, che originariamente indicava l’uomo libero, venne a designare dal sec. 11° i signori dotati direttamente dal re di un dominio in cambio del supporto militare al sovrano in caso di [...] guerra e, più in generale, i maggiori signori di un regno. Nel regno di Napoli i b. conservarono vasti poteri fino al 17° secolo ...
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Fu creato (1545) da papa Paolo III a favore del figlio Pier Luigi Farnese: le due città furono separate dallo Stato della Chiesa che in cambio ottenne la restituzione di Nepi e Camerino. Ma l’ostilità [...] della nobiltà verso Pier Luigi e le mire del governatore di Milano Ferrante Gonzaga provocarono la congiura del 1547 e l’assassinio del duca. Il ducato restò tuttavia alla famiglia Farnese fino al 1731. ...
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La più importante delle grandi famiglie fiorentine: di origini oscure, cominciò nel sec. 13º a elevarsi, dapprima economicamente con la pratica della mercatura e del cambio, poi rivestendo incarichi pubblici [...] nel Comune. Furono guelfi neri, al tempo della divisione tra Cerchi e Donati. Si fecero sempre più potenti nel sec. 14º con Salvestro (v.) e Vieri (v.), e Giovanni di Bicci (v.) nel sec. 15º divenne il ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...