La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] si sovrappone gradatamente al l. morto; questo nuovo l. non contiene fibre ed è molto irregolare nella struttura; più tardi il cambio origina, come di norma, verso l’esterno un libro secondario e verso l’interno un l. simile a quello ordinario; in ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide [...] anche scorza) s’intende il complesso della c. viva e della morta; essa si stacca facilmente in corrispondenza del cambio (➔ decorticazione). Le c. di molte piante, più spesso quelle del fusto e dei rami, forniscono importanti prodotti utilizzati in ...
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Botanica
Massa di tessuto indifferenziato di tipo parenchimatoso che si forma in seguito ad accrescimento e proliferazione di cellule sulla superficie di una ferita di un organo, con lo scopo di cicatrizzarla. [...] ), dal quale si originano le radici. Alla formazione del c. possono concorrere vari tessuti, così, nelle talee, il cambio, il parenchima del midollo e della corteccia. C. è anche il complesso dei tessuti di concrescimento che si formano tra ...
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In botanica, complesso di tessuti caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori cribrosi; è detto anche libro, cribro, tessuto floematico o cribroso.
Il f. primario consta di cellule cribrose o, [...] .
Il f. secondario è il complesso di tessuti simili a quelli citati, prodotti verso l’esterno dall’attività del cambio nella struttura secondaria di fusti e radici: presenta, di norma, una più evidente alternanza delle porzioni conduttrici con il ...
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BALSAMO CRIVELLI, Giuseppe
Mario Gliozzi
Nacque a Milano il 10 sett. 18000, dal marchese Anselmo e da Ottavia Tosi. Compiuti gli studi liceali a Venezia, nel 1824 conseguiva la laurea in medicina nell'università [...] S. Alessandro di Milano, passò nel 1852 alla cattedra di mineralogia e zoologia nell'università di Pavia, che nel 1863 cambiò con quella di zoologia e anatomia comparata; per molti anni fu preside della facoltà di farmacia. Nominato nel 1840 Socio ...
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Organo assiale epigeo delle piante legnose, che collega l’apparato radicale agli apparati fotosintetici e riproduttivi. Può variare in altezza da pochi cm in alcuni arbusti nani, a più di 100 m in alcuni [...] senza ordine; nelle Pteridofite si hanno altre disposizioni. Soltanto nella stele dei due primi gruppi, dove è presente il cambio, si sviluppa una struttura secondaria con formazione di libro (o corteccia) secondario verso l’esterno e di legno ...
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Parte più esterna e quindi più giovane del legno degli alberi e degli arbusti; è chiara, più leggera e più umida della parte interna, che è detta durame. Soltanto nell’a., che di norma comprende parecchie [...] : tale difetto si attribuisce al gelo, che non permette alle cellule dell’a. di trasformarsi in durame ma non ostacola il cambio, così negli anni successivi si formano altri strati di a. che si trasformano in durame e avvolgono il primo alburno. Il ...
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Tradizionalmente considerate come una delle due classi di piante della divisione Angiosperme, le D. non sembrano costituire un gruppo naturale da un punto di vista filogenetico. L’analisi cladistica condotta [...] per la persistenza della radice primaria, per il fusto a struttura eustelica (con conseguente accrescimento secondario del cambio), per le foglie in prevalenza retinervie, per i fiori solitamente provvisti di calice e corolla, prevalentemente ...
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Tessuto di guarigione delle soluzioni di continuo e delle perdite di sostanza di tessuti sia vegetali sia animali.
Botanica
Nei tessuti vegetali, i tipi di cicatrice variano a seconda della natura dell’organo, [...] , per es. il ‘sughero di ferita’ che si forma dal cambio e dai tessuti parenchimatici (corteccia, midollo, parenchimi fogliari) e isola sia stata colpita la parte corticale ma non il cambio, prolifera la corteccia dando origine a un vistoso ammasso ...
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Gruppo di piante fossili Gimnosperme (dette anche Cicadofilicali o Cicadofilicine), rappresentanti le prime Fanerogame apparse sulla superficie terrestre; da alcuni autori sono state considerate come Crittogame [...] secondo il tipo pennato e i fusti, a ramificazione ascellare, presentano un accrescimento secondario per opera di un cambio che generava internamente una zona di floema. Anche le radici hanno un ispessimento secondario. Il legno primario, ben ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...